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La denuncia.Distretto sanitario di base di Roseto, inaccessibile ai disabili...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

La CGIL Teramo denuncia la gravissima situazione di inaccessibilità del distretto sanitario ASL di Roseto, dove le barriere architettoniche impediscono alle persone con disabilità di accedere ai servizi sanitari pubblici.
È inaccettabile che nel 2025 un cittadino in carrozzina non possa accedere liberamente ai servizi sanitari pubblici. Parliamo di diritti fondamentali, non di favori o concessioni. La ASL di Teramo a Roseto nega la dignità e la libertà delle persone con disabilità, violando la Costituzione, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e il Decreto Ministeriale 236/89.
L’ingresso principale del distretto, situato in via Adriatica, presenta gradini, marciapiede inaccessibile e assenza di servoscala. Persino il citofono per le informazioni risulta irraggiungibile, essendo collocato troppo in alto e su un marciapiede senza rampa.
L’unica alternativa è l’accesso da Vicolo Monte Grappa, ma per raggiungerlo è necessario transitare su una strada carrabile senza marciapiedi accessibili, con pendenze superiori ai limiti consentiti dalla normativa e rischio concreto per la sicurezza.
La situazione diventa paradossale per chi si reca al distretto con la propria auto: una sbarra elettrica impedisce l’ingresso e può essere aperta solo tramite un telecomando custodito all’interno della struttura. Nessun cartello informativo, nessuna segnalazione di accesso alternativo.
Una persona con disabilità si trova così davanti a una scelta assurda e umiliante: tornare a casa senza poter usufruire dei servizi sanitari o chiamare a voce un operatore sperando che arrivi ad aprire.

È una situazione indegna di un Paese civile. Il distretto ASL è totalmente fuori legge, perché non rispetta le norme sull’accessibilità e discrimina apertamente i cittadini con disabilità. È una ferita alla democrazia, una violazione dei diritti umani e del diritto costituzionale alla salute.

La CGIL chiede un intervento urgente al Direttore Generale della ASL di Teramo Maurizio Di Giosia e al Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes, affinché vengano immediatamente eliminate le barriere architettoniche e ripristinate le condizioni minime di accessibilità, sicurezza e pari dignità per tutte le persone.
Non si accetteranno silenzi o giustificazioni. La salute è un diritto universale, non un privilegio.

il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità
Claudio Ferrante

Il Segretario della CGIL Teramo
Pancrazio Cordone

La Risposta asl.

Difficoltà di accesso alle persone con disabilità nel distretto sanitario di base di Roseto, la direzione generale della Asl ha immediatamente disposto un sopralluogo dell’ufficio tecnico dopo la segnalazione della Cgil.

Dal sopralluogo, che si è svolto stamattina, è emerso che le difficoltà di accesso sono collegate alla posizione dell’edificio, situato su due strade in pendenza. Nell’ingresso su via Adriatica, inoltre, è impossibile, per questioni di spazio, installare un servoscala in modo da superare la scalinata. L’entrata posteriore è posta su vicolo Montegrappa, anch’esso in pendenza. L’ingresso al distretto, in questo caso, è possibile dal pianterreno da cui si può accedere a un ascensore per arrivare ai piani superiori. Il problema, però, è una sbarra che impedisce l’accesso a chi arriva in auto. La Asl ha disposto l’installazione a stretto giro di un videocitofono tramite cui richiedere l’accesso in auto. Oltre a questo è stato disposto di implementare la segnaletica.

“Il sopralluogo ci ha confermato che l’edificio in cui è sistemato il distretto sanitario ha problemi insormontabili proprio per la posizione in cui sorge”, dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia, “non è un caso se abbiamo deciso di costruire a Roseto una Casa della comunità hub, i cui lavori stanno andando avanti speditamente. Abbiamo voluto evitare di delocalizzare il distretto in altri centri per mantenerlo a Roseto, dove appunto sarà ospitato nel moderno edificio in costruzione, che oltre ad essere a norma su tutti i livelli, sarà anche all’avanguardia in tema di accessibilità e privo di barriere architettoniche. La Casa della comunità sarà pronta al massimo per giugno 2026, tutti i cittadini si possono rendere conto dello stato avanzato dei lavori. Ci scusiamo dei disagi che ancora per un po’ dovranno subire le persone con disabilità e i loro caregiver ma l’edificio che attualmente ospita il Dsb è collocato in una posizione orografica che non ci consente di risolvere in toto il problema dell’accessibilità. Abbiamo disposto però immediatamente interventi-tampone, in modo da migliorare l’accesso posteriore, per quanto possibile”.

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