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L'asl di Teramo accende i termosifoni negli ospedali e annuncia la nuova Pet...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Ordinanza del sindaco D'Alberto sull'accensione dei termosifoni negli uffici comunali, interlocuzione con il direttore generale Maurizio Di Giosia e gli impianti di riscaldamento nei presidi ospedalieri della provincia di Teramo hanno iniziato il loro funzionamento nella tarda mattinata.
Il direttore generale Maurizio Di Giosia, da noi intervistato ha dettato i tempi del montaggio della nuova Pet costata 3 milioni e 400 mila euro.
Tutto sarà pronto al massimo per il mese di Febbraio 2022.
La procedura si è rallentata di tre mesi dai tempi previsti in precedenza ma la notizia rimane per tutta la collettività un ottimo miglioramento sanitario nella lotta contro le malattie oncologiche.


#Prima di un ospedale nuovo, ci vuole una nuova sanità.

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Qualcuno non avrà il suo premio a fine anno, che peccato non prendersi dei soldi oltre al suo stipendio, ma non preoccuparti si fa un po' di lavoro nero a casa e si va subito in pari giusto o altre vie a noi sconosciute

Sono un coniuge di una paziente oncologica, da sempre impegnato a difesa della sanità pubblica e dell'Ospedale di Atri. I privati facciano i privati ed il pubblico il pubblico, cioè si deve garantire il proprio funzionamento e le proprie strutture al meglio sia l'uno che l'altro. Dei 4 Ospedali dell'ASL n°2 di Teramo, tutti debbono avere una TAC degna, alcuni anche due, la dove c'è una situazione di importanza tale, come il Mazzini, e quelli che hanno dovuto dedicare tutto l'Ospedale al Covid (Atri), quindi compromettendo l'utilizzo normale della TAC unica per le attività normali previste ai 4 Ospedali. La dove è necessario anche la Risonanza Magnetica, come in Atri, già deliberata da qualche anno, ma non si vede, forse si è fermato in qualche bivio, ed ha preso altre direzioni. Vero Direttore? Direttori? In merito alla PET, sono d'accordo per Teramo, vista una Medicina Nucleare oggi di notevole grado. (Ricordo, che ad Atri, c'era una Medicina Nucleare ed un Laboratorio Ray, dal 1975, a norma, e faceva la PET (Mobile) già 24 anni fa). Quindi possiamo parlare eccome di quanto male è stato fatto alla sanità pubblica, all'Ospedale di Atri, al suo territorio di Area Vasta, quasi 150 mila ab, 15 Comuni, e di interesse oltre all'ASL di Teramo, anche verso i territori di Pescara e Chieti. Altro che mobilità passiva..... Certo, tanto per continuare il discorso, se continuate così, sia l'ASL, che il S. Liberatore avranno grossi problemi finanziari nel prossimo futuro. Atri è stato sempre dignitosamente un Ospedale di frontiera che ha assolto benissimo il suo compito di produttività e di assistenza qualificata, fino a che non è intervenuta la politica becera ed interessata a farle male e far male alla salute ed efficienza pubblica. Ricordo, che Atri dista da Teramo 45, 55 minuti, per altri Ospedali, ad appena 5 minuti, quindi richieste di Ospedali di 1° Livello fanno solo male ad Atri, che non pretende questo, ma di lavorare in santa pace, e non essere il serbatoio di professionisti del Presidio di Teramo (vedi Chirurghi, Senologi, Gastroenterologi, Oculisti, Pediatri, Urologi , Cardiologi etc. etc.). Se qualcuno ascolta e legge potrebbe fare ammenda di tante nefandezze fatte a danno del S. Liberatore (l'elenco sarebbe lungo).