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La nuova Stazione di Teramo e il vecchio problema sociale dei senza tetto, di chi spaccia e consuma...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Un senza tetto sfrattato dalla sala di attesa della stazione di Teramo che ogni pomeriggio, sera e notte ospita persone che non solo avrebbero bisogno di aiuto per essere socialmente recuperate ma dove si può assistere a scene di sesso, di ubriachezza molesta, di controllo del territorio da parte di alcuni piccoli spacciatori. C'è chi vive stabilmente nei bagni pubblici e chi in coppia, consuma ogni aspetto della vita in strada sulle storiche panche in legno. Il primo lotto della inaugurata Stazione ha diviso in due tra tempo e stato la Teramo "da partire o da arrivare". Da una parte la vera attesa del treno, dall'altra un camerino che racconta altre esistenze. I controlli sono aumentati ma non sono sufficienti perchè la situazione abbraccia una problematica presente e futura, sia dal punto di vista sociale, sanitario e di sicurezza pubblica. 

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Commenti

Avevo scritto “speriamo che non diventi una zona di degrado in mano ai tossici” ma teramo ormai è tutto un degrado!!!

Già si inizia! manco 1 mese dall'inaugurazione. Chiamate Alex e i Drughi di Arancia Meccanica perfavore!

Sarebbe opportuno spostare la sala di attesa presso il nuovo ingresso unitamente alle tre macchinette che fungono da distributrici automatiche di bigliettii invece di costringere i viaggiatori ad entrare prima nella vecchia sala di attesa e poi recarsi nel nuovo ingresso per prendere il treno

Ma il sindaco e l'assessore al sociale non c'entrano. È colpa dell'Unione europea, se non dell'Unione europea del governo, se non del governo della regione, se non della regione, della provincia, se non della provincia del comune limitrofo, se non del comune di limitrofo del fato avverso, se non del fato avverso, la colpa è nostra e anche un pò di Israele. In ogni caso, loro non possono assolutamente farci nulla.