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In attesa del segnale di Marco dal Nepal. Tutti con la famiglia e gli amici. In silenzio. Le scuse di Marsilio...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Abbiamo continuato a rispettare il sentimento della famiglia e a pubblicare solo le notizie verificate e verificabili.
Il primo e unico pensiero è sempre stato rivolto ai famigliari.
Al dolore. Alla Pietas umana. Alla speranza.
Aver letto il comunicato stampa del Presidente Marsilio e le sue condoglianze alla famiglia è stato mortificante. 
Lo Stato non può sbagliare. Chi ha fatto commettere un simile errore al vertice della Regione Abruzzo non deve essere licenziato ma deve dimettere il suo incarico. Immediatamente. Non deve rimanere senza lavoro ma aiutare con il caffè. E imparare a rispettare le miscele della vita. 
Lo Stato è la Farnesina e la Regione Abruzzo è il nostro Stato più vicino.
Aver letto alcuni commenti degli odiatori, degli esperti di valanghe, di certi, degli intramontabili alpinisti da salotto, da lettori di Gps ha trasformato la nostra angoscia in disperazione.
La famiglia ha il diritto di pretendere rispetto e ascolto del silenzio.
Marco ha dato il suo segnale. Lotta fino alla fine. Noi con lui perchè non è una questione giornalistica, del primo che pubblica, di clickbait ma di professionalità e di controllo della notizia. Si chiama responsabilità e colpisce una intera comunità.
 

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