
In Nepal una valanga ha travolto un gruppo di alpinisti sul monte Dolma Khang, una vetta di 6.300 metri, al confine settentrionale. Da accertare se tra le sette vittime ci sono due abruzzesi, che risultano scomparsi da lunedì mattina. Si tratta di Paolo Cocco e Marco Di Marcello. Fotografo nonché ex vicesindaco di Fara San Martino il primo, che ha effettivamente annunciato sul suo Instagram una spedizione sul Dolma Khang. Appassionato di vette e guida esperta il secondo, Di Marcello, 37 anni, originario di Villa Zaccheo di Teramo. Ed è proprio la famiglia di quest’ultimo a dichiarare che il “segnale satellitare risulta attivo il che significa che Marco si muove”.
“Per me è un fratello piccolo spero solo possiamo trovarlo. Speriamo in un miracolo. Paolo era partito il 24 ottobre e il 20 novembre doveva rientrare. Da quello che sappiamo era quasi sulla vetta ed è stato travolto da una valanga. Da qualche anno lavorava in Austria come grafico ma stava spessissimo in paese. L’ho visto l’ultima volta il 10 ottobre scorso quando in paese abbiamo fatto una bella festa per i 100 anni della nonna. Paolo aveva perso un fratello di 18 anni venti anni fa. Una famiglia segnata”. Queste le parole del sindaco di Fara San Martino, Antonio Tavani, che parla di Paolo Cocco l’abruzzese di Fara disperso nel tentativo di scalata del Dolma Khang, in Nepal.
“Il segnale del radiosatellitare in possesso di Marco, che viene poi triangolato a Londra, dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, Tenjing Phurba, è ancora attivo. La traccia del segnale (che si aggiorna ogni 4 ore) in questi due ultimi giorni, sarebbe chiara: il ‘puntino’ che corrisponde alla sua posizione, due giorni fa era in discesa e ieri in salita, segno evidente che Marco si muove e quindi ancora in vita”. Ad affermarlo è Gianni Di Marcello, il fratello di Marco, la guida teramana dispersa nel tentativo di scalata al Dolma Khang, in Nepal.
Attesa e ansia a Teramo tra la famiglia della guida, biologo 37enne esperto ed appassionato alpinista. I genitori Antonietta e Francesco (già comandante della Polizia stradale di Teramo), seguono con grande apprensione l’evolversi della vicenda, assistiti dagli ex colleghi della Polizia di Stato. L’Associazione nazionale dei poliziotti (Anps), infatti, figura tra gli sponsor che sostengono la spedizione.
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