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Teramo. Padre fa fuggire i due spacciatori di suo figlio e dei suoi amici...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Siamo amici. Io e questo padre della mia generazione. Tanto amici che abbiamo passeggiato parecchio per riuscire a calmare il fuoco di delusione e protezione. Aveva visto suo figlio strano. Dopo, prima e durante gli esami di maturità. Tutto bene dal punto di vista del profitto, un probabile voto altissimo e la programmata Università. L'aveva visto strano perchè tanto taciturno negli ultimi mesi ma si pensava in famiglia per la tensione dell'imminente esame. E poi la scoperta di un paio di canne in terrazzo e una compagnia che cambiava con l'entrata di nuovi amici non proprio rispettosi ed educati. Il sospetto? La richiesta di soldi e di uscire la sera senza dover rispettare i soliti orari rigidi. Siamo amici e non abbiamo impiegato molto tempo. Piccolo controllo tra viale Mazzini e piazza Garibaldi, piazza Dante e piazzetta del Sole e la scoperta di una compravendita. La reazione di Luca ( nome fantasia) ha superato ogni attesa ed è stata immediata. Fuggi, fuggi dei due magrebini che stavano per cedere della sostanza stupefacente e il ritorno a casa con il figlio dopo aver avvisato tutti gli altri genitori. Coinvolti una decina di ragazzi di Teramo. Ora il confronto in famiglia e con le Forze dell'Ordine. Una lezione di vita che aiuterà tutti a crescere, genitori compresi. Un consiglio? Parlate con i vostri figli. Sempre. 

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