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Ipovedente in attesa da anni della pratica di invalidità dell'Inps. Pronto un esposto e una clamorosa protesta sotto la sede teramana...seconda puntata

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Era il 9 Aprile scorso. Scrivevamo e raccontavano insieme a Il Trafiletto, la storia di Sara, ipovedente per un  grave Glaucoma congenito. Sara attende la risposta per l'invalidità da quattro anni. Non può votare e non ha diritti. Dopo quasi 30 giorni c'è stato un piccolo miracolo. Dopo l'interessamento di una rappresentante regionale ( vi racconteremo a battaglia vinta) , di quella politica sociale che sembra pian piano scomparire, la pratica di Sara è comparsa miracolosamente sul sito dell'Inps in fase di elaborazione. Poi tutto è rimasto in elaborazione con i tempi estesi all'infinito. Questa è la sua storia.

"Sara ci raggiunge accompagnata da suo  marito. Braccio nel braccio. Un amore dal tempo dell'Università. Ipovedente senza alcun diritto ma soprattutto senza alcuna risposta da parte delle Istituzioni.
Raccontare questa storia apre a tanta delusione, rabbia, mortificazione.

Sara è affetta da un glaucoma congenito dalla nascita, che si è aggravato negli ultimi anni. Tutto ciò che riesce a vedere oggi sono solo sagome. Nonostante la lotta quotidiana Sara ha trovato l'amore e ha una famiglia splendida. Eppure quel che le manca è qualcosa di molto più semplice e che forse dovrebbe essere quasi scontato: la certificazione dell'inps che attesti la sua disabilità. Un'attesa che per Sara dura da ben 4 anni e che le preclude tante cose tra cui il diritto civile al voto.  

«A luglio 2021 ho presentato domanda per ciechi e ipovedenti e a novembre dello stesso anno ho fatto la visita presso la Asl di Teramo. Da lì non ho avuto più alcuna risposta», ci dice Sara. «Ho provato a contattarli e non mi ha risposto nessuno, nessuno sa niente. E questa per me è una condizione di disagio immenso: non posso iscrivermi all'associazione ciechi e ipovedenti poiché non ho una certificazione; non posso andare a votare perché da sola non posso entrare, dal momento che non vedo niente, ma non posso entrare neppure accompagnata poiché è necessaria la certificazione che giustifichi la presenza con me di una seconda persona. Non penso di chiedere molto, la visita l'ho fatta, qual è il problema?»

Sara è assistita dall'avvocato Marina Di Carlo: «La pratica è passata dalla Asl all'Inps che ha diritto di sospenderla ma per 4 anni è eccessivo. Abbiamo inviato due pec e l'inps non ha risposto. Non permetterle di votare è un danno estremamente rilevante, si tratta di un diritto civile. Parliamo tanto di uguaglianza, quell'uguaglianza sancita dalla stessa Costituzione e qui dov'è? Dov'è lo Stato che dovrebbe tutelarla? L'inps deve sbrigare la pratica. Il nostro appello è chiaro».

Ascoltate Sara e condividete la sua battaglia https://www.youtube.com/watch?v=U1Hz0v2zsb0


La settimana prossima l'avvocato Marina Di Carlo con ogni probabilità depositerà un esposto in Procura mentre si sta organizzando una clamorosa manifestazione sotto la sede dell'Inps di Teramo. 

... e non finisce qui....

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