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Taglia sulla Sanità Abruzzese...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Gent.mo Direttore

Vi ringrazio per l’attenzione che dedicate alle problematiche della città di Teramo, così come alle questioni relative alla sanità teramana e regionale.

Resto tuttavia profondamente colpito dal silenzio assordante che continua a gravare sulla situazione sanitaria, sia a livello provinciale che regionale.

Accolgo con sollievo la notizia che il Dipartimento della Sanità abbia scelto di non rinnovare l’incarico al Direttore Generale dell’ASL dell’Aquila — una figura responsabile di decisioni discutibili, la cui gestione si è contraddistinta per un aumento incontrollato della spesa sanitaria regionale, senza risultati concreti, e con pesanti ricadute anche sul sistema sanitario teramano.

Poi L'ennesima inchiesta della magistratura pescarese (piena fiducia nell'operato) , dimostra come si sia creato e si stia creando una malsana sanità regionale dal punto di vista delle varie aziende che di sicuro non vede al centro la salute pubblica e cittadina.

Oggi, per esempio, la sanità teramana tra prospettive a lungo termine si trova in pieno piano di rientro, ma le uniche operazioni messe un campo  sembrano essere continui tagli ai servizi. Ma a quale scopo?
Trovo davvero incomprensibile che si continui con lo spostamento dei servizi — basti pensare all’UCCP e agli accorpamenti di reparti  come la psichiatria ed altri— mentre l’assenza di una seria programmazione lascia presagire un’estate particolarmente difficile.

Riflettevo, ad esempio, su come a soli 30 km di distanza, Ascoli ma soprattutto nella cittadina rivierasca di San Benedetto del Tronto, il neo Direttore Generale, Dott. Antonello Maraldo, abbia già potenziato i servizi di emergenza e urgenza in vista dell’aumento stagionale dei flussi turistici.

Da noi, invece, dopo periodi di immobilismo e dopo continue sollecitazioni che ormai tutti conoscono da parte dello scrivente, l’unico segnale è stato l’incremento del personale infermieristico presso il Pronto Soccorso di Giulianova, mentre i tanto decantati medici per il 118 (a partita iva. Ricordiamo che ne abbiamo uno da maggio 2024 a Sant'Omero e non ancora oggi né sappiamo la funzione ed il costo) e per i vari pronto soccorso, saranno in grado di tenere botta ai numerosi turisti che si spera possano invadere la costa teramana?

In attesa del tanto atteso incontro richiesto dalla UGL, che mi auguro che avverrà entro breve tempo rivolgo a tutti un augurio sincero: buona salute, ma non fatta di tagli.

F.to il segretario Ugl salute Abruzzo 
Stefano Matteucci

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Commenti

A ridateci l'AUTONOMIA delle UULLSS....con al centro il proprio Presidio Ospedaliero.. Dove funziona, funziona, dove no, le responsabilità sono dirette, delle comunità interessate, dei Sindaci. Così invece, le responsabilità vengono scaricate a destra ed a manca, alla Regione amica o nemica, a seconda, al Direttore Generale capace, o incapace, a seconda le convenienze territoriali, di Presidio, oppure dove potrebbe abitare il medesimo. Insomma le famose controriforme, hanno combinato solo danni, e sperperi in un mare di accreditamenti che ciucciano risorse pubbliche che potrebbero essere appannaggio delle strutture pubbliche, ed invece non avviene. C'è una domanda indotta di prestazioni, tanto paga pantalone, che nelle strutture pubbliche, di per se, sarebbero a costo zero, ovvero con il personale già in servizio, che ovviamente dovrebbero essere in numero dovuto, e le attrezzature all'altezza, in numero e qualità dovuta. Nel pubblico basterebbero incentivare gli addetti, in orario di fine servizio, direi dopo le 20.00, o/e nei gg festivi, per quasi azzerare la domanda. Invece, si scarica sul privato le competenze, e questi, ovviamente, vogliono essere accreditati e pagati per fare questo. Così aumenta la la spesa sanitaria, e dove si va tagliare per ripianare, nelle strutture pubbliche, con soppressioni, accorpamenti, accreditamenti di prestazioni presso privati, e così, le strutture pubbliche annaspano, e l'utente si rivolge sempre di più o fuori regione (mobilità passiva), o verso privati con mobilità passiva da accreditamenti) oppure a proprie spese, (impoverimento o rinunce dei soggetti interessati). Comprendo, che non è facile rinchiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, ma se non si inizia mai, mai si risolve il problema. E chiamare AZIENDA, un Ospedale, o più Ospedali, è veramente il segno nefasto a cui i politici (tutti) ci hanno relegato per accettare il malfatto, la mala gestione, gli sprechi e gli sperperi. Mario Marchese-Comitato Difesa Ospedale Atri Ad Atri ci hanno soppresso: La Chirurgia Maxillo Facciale , la Medicina Nucleare e Laboratorio Ray (nel 2000 si faceva la PET in Atri); la Psichiatria (la 1° ad aver applicato la Legge Basaglia in Regione), la Pediatria, l'Otorino, l'UTIC (la più a norma delle tre in provincia, anche con un Primario (Ciampini); il Punto Nascite, la Ostetricia e Ginecologia, oltre che alcune competenze Distrettuali . Siamo stati la 1° ad applicare con progetto regionale, la prevenzione dei tumori mammari con SenoSano, e della Cervice uterina, nonchè con la ricerca del sangue occulto nelle feci, anche dei tumori al Colon. A che punto siamo oggi? Non lo sappiamo ..... Cosa voglio toglierci ancora? Se non una già mobilità di professionisti da Atri a Teramo? (Su questo c'è qualche risveglio di merito, alla buonora...). Altro che le prediche di qualche Ospedale di frontiera-Atri ha tutt'ora la funzione di attrarre dall'ASL di Pescara e di Chieti, oltre che garantire i Comuni della Vallata Fino-Val Vomano, da Roseto a Montesilvano, Città SA ed Elice compresi...(il sopprimerci il Punto nascita, e la Ostetricia e Ginecologia, fu da criminali), tanto è, che i parti sono dirottati, per il 90% circa presso l'ASL di Chieti e Pescara, e non vanno a S. Omero o Teramo, rimasti, più o meno alle percentuali del tempo che fu.. Parlare del passato? Non si può, non conta, già!!! Ma, ed è per questo che chiedo l'autonomia Ospedaliera su di una spesa storica di 10 anni addietro, gestita da un Comitato di Sindaci, locali, un cda, con controllo dei vari rappresentanti Professionisti interni e di Distretto, di Consulto, e di pareri. Bisogna cambiare le leggi? E cambiamole.....

Ma noi abbiamo fenomeni dappertutto mica siamo marchigiani?