È necessario fare chiarezza rispetto al polverone alzato ad arte dalle forze della maggioranza di destra per non far comprendere ai cittadini.
I fatti veri sono questi:
1) Ieri c’è stato da parte della maggioranza nel Consiglio Comunale di Giulianova un comportamento gravemente scorretto, dal sapore fortemente autoritario, mai accaduto prima nella massima assise civica cittadina!!
2) La seduta del consiglio comunale era stata convocata per le ore 13 per iniziare come da prassi consolidata un’ora dopo, quindi alle 14. Si è sempre fatto così nella storia dei consigli comunali di Giulianova!
3) Nella conferenza dei capigruppo (ove sono presenti il presidente del consiglio e tutti i capigruppo di maggioranza e di opposizione) che si è tenuta qualche giorno prima la maggioranza ha voluto imporre una seduta zeppa, come al solito, di tanti punti oltre al Rendiconto 2024. Per questo si è concordato che la seduta sarebbe iniziata alle 14, rispetto all’orario tradizionale di metà pomeriggio. In forza della prassi consolidata di iniziare un’ora dopo la convocazione è stata disposta per le ore 13, proprio per iniziare alle 14. Anche perché sarebbe ben strano iniziare un consiglio alle 13.
4) Il giorno prima del consiglio sono stati inviati punti aggiuntivi propedeutici all’approvazione del Rendiconto 2024 in seguito ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti il 4 dicembre 2024 (ben 5 mesi fa!). Dopo averli esaminati i gruppi consiliari di opposizione hanno riscontrato delle evidenti irregolarità nell’iter procedurale per cui nella mattinata di ieri hanno inviato al presidente del consiglio comunale Roberto Mastrilli la richiesta motivata di rinviare il consigliokk.
5) In una normale prassi di reciproco rispetto istituzionale (e di buona educazione) il presidente del consiglio avrebbe dovuto comunicare ai capigruppo delle forze di opposizione che la maggioranza non accettava la richiesta di rinvio e che il consiglio si sarebbe tenuto. Non è stato fatto.
6) Ad ogni buon conto i 5 consiglieri di opposizione alle 14 erano tutti giunti in sala consiliare intendendo comunque partecipare alla seduta ed esprimere nella discussione consiliare il loro punto di vista.
7) Ma la sorpresa è stata grande quando, al loro arrivo, hanno dovuto constatare che il consiglio era già iniziato: l’orologio della ripresa dice che alle 13.33 si stava già facendo l’appello.
8) Nella ripresa del consiglio si vede che subito dopo i consiglieri di maggioranza hanno cominciato ad esaminare i punti e per le ore 14 avevano già approvato - senza la presenza dell’opposizione che non ha potuto dire la propria – le rettifiche e l’emendamento al Rendiconto 2024 che erano proprio l’oggetto della nostra contestazione. Ora naturalmente noi faremo ricorso al TAR e siamo convinti che ci darà ragione e l’approvazione del Rendiconto 2024 verrà annullato.
9) Ma quello che di grave emerge nel comportamento della maggioranza e del presidente del consiglio (che viene pagato per essere super partes ma è sempre supinamente schierato dalla parte della maggioranza) è che ieri si è trattato di un vero e proprio agguato nei confronti dell’opposizione, un premeditato colpo di mano, scorretto e spregiudicato, per poter approvare alla chetichella, senza consentire la libera espressione del punto di vista dei consiglieri di opposizione. In poche parole un attacco alla democrazia giuliese senza precedenti di stampo fortemente autoritario da parte di una destra che nella massima istituzione cittadina ha mostrato il suo vero volto, quello che evidentemente si richiama alla fiamma missina del simbolo di Fratelli d’Italia.
10) A confermarci la necessità di dover esprimere questo giudizio c’è un altro fatto grave che si è verificato ieri nel prosieguo della seduta che noi, dopo quanto accaduto in apertura, abbiamo abbandonato per protesta indicendo una conferenza stampa urgente per denunciare i gravi fatti antidemocratici avvenuti: la maggioranza istigata dal sindaco Costantini ha fatto discutere le mozioni, le interrogazioni e gli ordini del giorno che mesi prima avevano presentato i gruppi consiliari di opposizione nonostante la loro assenza. Va da sé che questi documenti vanno illustrati dai consiglieri che li hanno presentati per poi dar vita alle risposte e al dibattito. Anche questi passaggi consiliari di ieri sono inquietanti perché sono tipici delle dittature.
Oggettivamente i fatti accaduti ieri sono veramente gravi e non sappiamo nemmeno se tutti i consiglieri abbiano la consapevolezza di questa gravità.
Il Cittadino Governante Alberta Ortolani
Franco Arboretti
Partito Democratico Alessandra Matone
Oreste Marchionni
Coltura Politica/NOS-NOI Daniele Di Massimantonio
L'altra Verità.
L’ultima seduta del Consiglio Comunale ha purtroppo mostrato quanto l’opposizione possa essere distante dal senso autentico delle istituzioni che siamo chiamati a rappresentare. Le accuse di “autoritarismo” e “colpi di mano” sono affermazioni gravi, ma anche strumentali, che cercano di mascherare un dato semplice e inequivocabile: chi ha scelto di sottrarsi al confronto democratico è stata proprio l’opposizione.
Il Consiglio era convocato ufficialmente per le ore 13:00, con un ordine del giorno particolarmente ampio e importante.
La puntualità era stata richiesta e condivisa nella conferenza dei capigruppo, proprio per affrontare con serietà e responsabilità un ordine del giorno articolato, composto da ben 16 punti, tra cui l’approvazione del Rendiconto 2024, atto fondamentale per la vita amministrativa della città.
Nonostante ciò, l’opposizione si è presentata in ritardo, pretendendo addirittura di essere avvisata telefonicamente dell’inizio dei lavori.
Una pretesa surreale, che lascia trasparire più la volontà di costruire un pretesto che una reale esigenza.
Alcune dichiarazioni registrate in aula lo confermano: c’è chi, vicino all’opposizione, si è sorpreso dell’assenza, esclamando “Già se ne sono andati!”. A rafforzare l’ipotesi di una strategia premeditata, c’è anche la PEC inviata solo un’ora prima dell’inizio della seduta per richiederne il rinvio.
Forse i consiglieri di opposizione dimenticano che il Rendiconto 2024 doveva essere approvato per legge entro il 31 maggio. Senza quell’approvazione, non sarebbe stato possibile assicurare continuità all’azione amministrativa e risposte concrete ai cittadini. Davvero si voleva compromettere mesi di lavoro degli uffici e mettere a rischio i servizi per Giulianova?
Ma c’è di più. Entrati in aula, invece di assumersi le proprie responsabilità, pur essendo stati più volte invitati a partecipare alla seduta, i consiglieri di minoranza hanno preferito restare tra il pubblico, interrompendo i lavori con interventi non autorizzati e affermazioni offensive verso alcuni membri della maggioranza.
Un comportamento grave, lesivo del decoro istituzionale, tanto più in un momento in cui il rispetto reciproco e il senso del dovere dovrebbero guidare ogni rappresentante della città.
Come gruppo Giulianova Turismo, sentiamo il dovere per conto loro di chiedere scusa ai cittadini per il tempo perso, per il clima teso, per lo spettacolo indecoroso cui sono stati costretti ad assistere.
Esprimiamo piena solidarietà al Presidente del Consiglio, al Segretario generale e ai Consiglieri di maggioranza, che sono stati attaccati con toni inaccettabili e atteggiamenti aggressivi, lontani da ogni principio di confronto civile.
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Avranno parecchio da nascondere sul conti del comune di Giulianova soprattutto se c'erano dei rilievi della Corte dei Conti.