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La Libreria Ipotesi in un documentario....

di Anonimo
3 minuti

Ci sono dei negozi che caratterizzano un territorio, che entrano a far parte della sua storia. A Teramo, dal 1974, c’è la libreria Ipotesi, luogo di incontro di intellettuali, pensatori, flâneur in cerca di idee da trovare nei libri, ma anche negli avventori.
Da quasi quarant’anni chiunque abbia voglia di evasione o esigenze di approfondimento sa che può recarsi alla Ipotesi, anche la sera dopo la chiusura dei negozi, quando il Sig. Fernando dispensa consigli di lettura e apre a dotte conversazioni.

L’Ipotesi chiuderà a fine marzo
. Teramo non sarà solo più povera di storia e di cultura, come se avesse perso un esercizio commerciale qualunque, ma sarà anche più triste.
Il poeta Ignazio Buttitta diceva che “una casa senza libri è una stalla”, allo stesso modo una città senza librerie è il deserto dell’anima.
Purtroppo è difficile sopravvivere a una crisi economica profondissima. Ma diceva Edoardo Sanguineti: “Chi ha resistito, gli è fiorito il cuore”, e noi dobbiamo aiutare Anna e Fernando a resistere.

A volte ho sognato che nel giorno del Giudizio,
quando i grandi condottieri, i grandi avvocati e statisti si faranno avanti per ricevere le loro ricompense – le corone, gli allori, i nomi indelebilmente incisi su marmi imperituri – l’Onnipotente si rivolgerà a Pietro e gli dirà, non senza una certa invidia nel vederci arrivare con i nostri libri sotto il braccio: “Vedi, questi non hanno bisogno di nessuna ricompensa. Qui non abbiamo niente da offrire loro. Hanno amato leggere”, così Virginia Woolf descriveva il potere della lettura.
Aiutiamo la libreria Ipotesi a vivere ancora a lungo. Ci opporremo a qualsiasi “ipotesi” diversa.

Maria Cristina Marroni
 

La pagina di un libro si sfiora, si sente, si puttana, si stronza, si odora, si sesso, si muore, si annulla, si angoscia, si inconscia, si profuma, si umida, si cuce, si eccita, si odia, si tende, si ama, si nutre, si cura, si orecchia, si piega, si stende, si legge, si rilegge, si racconta, si recita, si piange, si rimpiange, si copia, si sogna, si filma, si cita, si scrive, si riscrive, si insegue, si cresce, si uomo, si donna, si eroe, si pavida, si letteratura, si ruba, si fotografa, si anima, si leggenda, si appartiene, s'intima, si fantasia, si vive...respira...un libro è fatto di pagine per tanti libri. Ecco la libreria Ipotesi.
Un teatro di fantasmi rilegati. Burattini senza pupi. Cuori leggeri. Clochard della parole mancate.
Il cimitero degli autori smarriti, chiude.
Ecco la nostra civiltà. Ci vorrebbe un'ordinanza del Prefetto. Luogo sacro. Quando muore una libreria, il mondo esala di balbuzia, di stonature, di afasie.
Quando chiude una libreria, anzi, la libreria, muore un'intera città.
Teramo era moribonda. Fatta di alcool e poche speranze. Di teste chine e velate ignoranze. Panze.
Ipotesi era la nostra dieta. Uno stile di vita....che veste l'anima di pochi. La nostra, la vostra. Nudi...in miseria.

Giancarlo Falconi

La piccola libreria Ipotesi nel centro storico di Teramo, a pochi passi dal Duomo, è il luogo di Fernando: un posto denso di significati e piccole cose che rischia di scomparire. Ideazione, riprese e montaggio del documentario sono realizzati da Martina Di Paolonicola, Valentina Di Quinzio, Federica Lanciotti e Michela Saltarin.
Progetto organizzato nell'ambito del laboratorio di Montaggio Audiovisivo tenuto dal filmaker Mattia Soranzo presso l'Università degli Studi di Teramo.

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Commenti

Se fosse veramente così, sarebbe vergognoso lo scenario teramano, più del solito. Mi auguro sia solo un amaro scherzo, non è possibile che certe "certezze" crollino di ora in ora, negli ultimi giorni.
"C'est pas possible, c'est incroyable", Teramo sta morendo e i politici fingono di non accorgersene. Ma dove vivono? Ah, dimenticavo, metà tempo a Roma...
Non possiamo permettere/ci la chiusura della libreria Ipotesi.Da domani andiamo tutti a comprare un libro per leggerlo o per regalarlo
Adoro questa libreria... ci trovo libri sulla fotografia francese e la collana Adelphi... Ed ottimi libri di linguistica italiana. E' una delle poche librerie a commesso e non self-service... Chissà...
Sig,ra Anna lei e' troppo generosa a chiamare politici quelli che amministrano la nostra città io direi politicanti senza idee. Teramo sempre più' grigia.
Proporrei la campagna:"Compra un libro da Ipotesi o vacci ad ascoltare la musica di Anna" da domani a fine marzo. È una delle poche librerie ad avere ancora la figura dei librai, Anna e Fernando, persone che scelgono quali libri proporre, secondo gusto e "naso". Negli ultimi anni le librerie propongono soltanto libri commerciali o espongono scelte spinte dalle case editrici. Le attività chiudono se non vendono, la chiusura di Ipotesi rappresenterebbe l'ennesima perdita di alterità culturale per Teramo.
E vogliamo aggiungere che i titolari amano leggere e si capisce quando vai a cercare quel tal libro che gli altri non hanno e non avranno mentre loro due riescono a trovarlo?... E ti chiedono di che parla, chi è l'autore, dicono che lo leggeranno anche loro.... Io non ci voglio credere
Ciao, ....tenere ancora aperto un bar oppure un alimentari in alta montagna, una bottega artigiana........una libreria storica in città........a tutte queste attività bisognerebbe riconoscere il " Valore Sociale d'Esercizio" , .....avere il coraggio di esentarle da tasse e balzelli vari ed aiutarle ad esistere con orgoglio ed onore....per loro ma anche per tutti noi. ciao bruno
Scusate, ma c'è la certezza che Fernando e Anna chiudono perché non ce la fanno più a sostenerla economicamente? Non si spiegano le motivazioni della chiusura e io cerco di non dare mai nulla per scontato, se qualcun* sa qualcosa me lo dice? Grazie!
Per Annalisa: ma non sai leggere? "Purtroppo è difficile sopravvivere a una crisi economica profondissima". Vuoi il dettaglio? Si vendono pochi libri e l'affitto è assai gravoso. Magari vai a comprare un libro.
Quando fu chiusa la Libreria "La Scolastica" ebbi un grandissimo dispiacere: era un riferimento per tutti gli studenti, anche universitari da una certa data in poi. I riferimenti culturali di Teramo sono il Liceo Musicale "G. Braga", l'Università degli Studi, la Biblioteca "M. Delfico", l'Osservatorio Astronomico, il Museo civico... e la Librerira Ipotesi. Capisco le difficoltà dei proprietari in relazione alla crisi economica, ma il mio augurio è che la Libreria Ipotesi continui a vivere, con il contributo di tutti: ACQUISTIAMO LIBRI, NON AL SUPERMERCATO, MA ALLA LIBRERIA IPOTESI DI TERAMO!
è un posto magico, dove i libri ti scelgono. la politica teramana non capirebbe, in realtà sono pochi quelli (tra gli amministratori) che abbiano mai letto un libro, non c'è da aspettarsi capiscano. ma non dimenticate che li abbiamo votati noi.
Per Valerio: Se Ipotesi chiude non si stacca il cuore solo a te... avevo chiesto a diversi teramani e teramane che hanno condiviso il link se avevano fonti di prima mano riguardo la chiusura, ma nessun* di loro mi ha saputo dire con esattezza cosa era successo. Sul web rimbalza di tutto e sotto mille forme, le notizie vengono gonfiate,deviate, se non inventate. Personalmente prima di farmi prendere dal web-panico cerco sempre di capire cosa è successo davvero. Un'amara considerazione come quella che citi, per quanto mi riguarda, non è un'esposizione dei fatti che mi aiuta davvero a capire;resta un' amara considerazione appunto. Se li hai visti, ci hai parlato e sai qualcosa di più preciso potevi semplicemente riferire quello che sai, oppure dire:" guarda visto che c'è scritto cosi è molto probabile che non ce la facciano..." ,anziché uscirtene con un commento così aggressivo. Io voglio capire tutto: la rabbia, la frustrazione, il senso d'impotenza...ma vedere trattare a pesci in faccia una persona che semplicemente sta cercando di capire fino in fondo (e che probabilmente condivide gli stessi sentimenti), sinceramente mi addolora e mi fa sperare sempre meno nella possibilità che gli esseri umani siano portati a collaborare tra loro. In ogni caso grazie per l'attenzione.
La Libreria Ipotesi chiude perchè la crisi non consente economicamente di continuare a tenerla aperta, considerati gli esigui introiti e le spese ingenti (affitto compreso), oltre alla fatica dell'impegno lavorativo. Ogni "ipotesi" di salvezza passa attraverso la creazione di una cooperativa che salvaguardi l'esistenza della libreria ed il patrimonio storico e culturale che rappresenta. Salviamo l'Ipotesi!
dopo l'affascinante libreria indipendente la scolastica un'altra libreria ci sta per lasciare, si, sta per morire nell'indifferenza dell'opinione pubblica. l'ipotesi forse muore perchè oggi i libri si comprano al supermercato come i detersivi o forse perchè si comprano via internet a prezzi scontatissimi. i tempi cambiano vertiginosamente. una volta mio padre andava dal libraio che gli faceva trovare un bel pacco di libri con le novità, quelli che gradiva li teneva e pagava, il resto lo restituiva al libraio.. oggi tutto questo non esiste più. oggi si pubblicano oltre 200.000 titoli e almeno 30.000 novità. c'è una democratizzazione della cultura con i suoi pro e contro. in libreria spesso e volentieri incontriamo commessi e non librai, che nulla sanno, spesso e volentieri sono incompetenti senza passione. sommessamente ritengo che queste sono le cause endogene della chiusura delle librerie indipendenti.con la chiusura dell'ipotesi - nei cui locali potrebbe entrare, ainoi, un' agenzia di scommesse!?!-la città si sveglierà più povera.......un vero peccato.
Questo documentario mi ha ferito profondamente! Mi fermavo a guardare la vetrina di Ipotesi gia' quando, da bambina, frequentavo la scuola di musica nei locali sovrastanti la libreria....nasceva allora il mio grande amore per la lettura. Anche se non vivo piu' a Teramo da diversi anni, mi permetto l'ardire di chiedermi: l'Assessorato Comunale alla CULTURA eroga fondi per le sagre paesane -belle per carita'- e poi in citta' chiudono le librerie???? Ma e' concepibile un fatto del genere??? ....il caro signor Fernardo dice che non e' passato neanche un politico a rivolgergli una parola solidale....allora e' vero che ci vogliono "utili ignoranti", perche' gli ignoranti sono piu' facili da manipolare!!!!! Quanto mi dispiace!!!!
In Italia la colpa è sempre di qualcun altro.
I teramani dopo aver a suo tempo abbattuto il Teatro Comunale costringono la Libreria Ipotesi a chiudere i battenti!
Per i non lettori,tra i quali molti nostri politici, anzi politicanti,le librerie sono luoghi che inquietano,destabilizzano,creano un profondo spaesamento. L' ipotesi chiuderà anche a causa della grande distribuzione,ma non solo. In realtà la ragione principale e' l'affermazione conclamata di un altro tipo di "Societa' ". Prima i non lettori avevano soggezione e invidia di coloro che leggevano,ora li guardano con disprezzo,perché si può ottenere tutto e subito,si può praticare il mestiere del politicante anche senza sapere nulla( vedi la nostra classe " politica "). Soldi,escort ,fuoriserie ,barche,e' tutto a portata di mano,non occorre leggere i libri,basta essere furbi e intraprendenti e anche schiavetti dei potenti. Questa triste chiusura mi fa l'effetto di un palazzo storico che un po' la volta cede sotto il peso dell'indifferenza e dell'incuria: cade dunque un grande prezioso mattone della nostra cultura,già malferma. A Teramo l' ipotesi chiude, e ,si, hai perso un pezzo di te.
Dispiace, certo sarebbe bello poter salvaguardare alcune attività storiche....però è anche vero che ormai, certe attività sono anacronistiche, almeno in Italia....figuriamoci a Teramo. L'ultimo libro che ho comprato da ipotesi risale al 2008, poi è diventato molto più semplice comprare libri online. Diciamo la verità, Ipotesi, per quanto piena di ricordi o storia, non può competere nè con i prezzi nè con la scelta di amazon o ibs o qualunque altro grosso distributore, che a costi minori te lo spedisce anche a casa. Dispiace, ma anche la feltrinelli a bologna non se la passa bene. In svezia, o islanda o in altri paesi dove si legge ancora, probabilmente questo problema non si porrebbe... ma da noi a TERAMO, anche la biblioteca provinciale rischia la chiusura!! quindi non stupiamoci. E se dovessi scegliere sceglierei di salvare 1000 volte la biblioteca, piuttosto che un locale commerciale privato.
Propongo coi tutti che avete linkato dispiaciuti e rancorosi di unirvi e prendetevela a carico con tutto le spese invece di dire cazzate !!!