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Scusa amore mio...se ti ho fatto soffrire

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Alle due con il vento caldo e il sole. La bicicletta come compagna fedele.  Due ruote che girano veloci e avvolgono il nastro di una vita in salita e in discesa. Il piano è un forte desiderio. Un'amica romantica. Due ragazze. Un telo per pittare l'amore. Topolina e topolino. Lei che si diverte a giocare con lui. Lui che questa volta non l'insegue. " Scusami se ti ho fatto soffrire. Non volevo, io non voglio perderti. Non buttiamo 1 anno e mezzo così. Risolviamoli i problemi. Siamo ancora in tempo. Li abbiamo sempre risolti. Guarda ke non si cancella una vita così. Che te lo dico a fare. Questo tempo difficile. Va male lo so. Ma abbiamo ancora tanto da inventare. Ti amo".
L'amore come fantasia. Come invenzione. Come litigio. Come scusami. Come perdonami. Come inseguimento. Come l'anti crisi. L'amore come ai tempi dei teramani, dove bastava un cartello per sentire tutta l'umanità perduta. Io ci credo nel mio presente, nella spontaneità dei ragazzi, nella voglia di giocare, di guardarsi, di sentire, di sperare, chiamala se vuoi amicizia, amore, antipatia, empatia....quel soffio di vento, che parla di mal d'africa e racconta di una passione umana. Il finale è lieto. C'è ancora tempo per le delusioni, le illusioni...forse riusciremo ad evitarle. Basta amare....remare contro corrente.

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Commenti

Solo un poeta può vederne un altro e capirlo, grande sensibilità Giancarlo, pochi si sarebbero accorti perfino del cartello. Un saluto!
Stateme a sentì bene: E' mejo ar monno perde ner faticà quadrini e pegno, tirà lo schioppo e mai nun coje a segno, mettese a galla e calà sempre a fonno. E' mejo lavorà senza un ordegno, tenè un turaccio quadro e un bùcio tonno, giucà p' er prim' estratto e uscì er ziconno, avè cortel de cera e pan de legno. E' mejo d'annà a letto quann'hai fame, magnà er presciutto pe smorzà la sete, cucinà in batterie cor verderame. E' mejo sbatte er muso a le colonne, dormì co un frate e liticà co un prete che innamorasse de vojantre donne. (G. G. Belli 3 novembre 1835)
bello, anche se la tua non sarebbe propriamente una bicicletta... ha il motore !
...ma non gli poteva mandare un sms?
La frase più bella è proprio quella che hai evidenziato: " Abbiamo ancora tanto da inventare". Il potere dell'amore e delle sue varie forme d'espressione... Ci credo, condivido, mi piace, sogno...invento!
o Romantica, e meno male che sei romantica, sennò gli consigliavi direttamente di usare un bazooka! :D
o sibi': che devo fa'? m'è rimasta solo l'ironia a forza d'esse romantica :( mo' basta però noi due: non rubiamo la scena all'amore ;)
Giancà, non smetterò mai di credere che sei un GRANDE. Ciao!!!
E così il bravo Falconi, con la sua bicicletta, un po' come Troisi ne Il Postino, ci consegna questa lettera d'amore, sull'amore e, magari augurandoglielo, per amore. Ammettiamolo. Abbiamo desiderato tutti che qualcuno, in un'età imprecisata, trovasse  il coraggio e la voglia di far sapere agli altri, qualsiasi altro, che ci stava amando così tanto da non poter tacere: invidio Chicca amata da Nico al buio del sottopassaggio, ammiro la passione che non muore sul tombino scritta da Lù, mi confonde il senso di possesso di Kevin per Libera davanti alla scuola. Li leggo e penso che per amore perdonerei anche l'atto vandalico e se fossi un giudice chiederei " Perché ? Quanto? Come?".  E se ad ogni risposta l'imputato trovasse la risposta che disarma, come l'amore che lo avrebbe dovuto ispirare, lo assolverei. Per sufficienza di prove. Sì. Perché l'amore dovrebbe corrompere tutto, anche la città e chi vi abita. Allora i cittadini attenti potrebbero dire: "so che nel mio quartiere qualcuno ama al punto da compiere un piccolo reato; bene, vivo in un quartiere sicuro. Ci sono giovani che scelgono di rischiare per amore". Non è così. Non trasmettiamo ai giovani che l'amore, ed ogni cosa che a buon diritto somigli confondendosi con lui, è davvero la cosa più importante. E se Falconi ha deciso di dirlo allora no, non posso esimermi dal commentarlo. Tutto il resto può aspettare o solo spostarsi per un attimo. O nulla sarà più  autentico. Invidiando Topolina e Topolino auguro una notte da sogno. Anche riciclato va bene.
Cara Sibilla e cara romantica, perchè una frase scritta su un lenzuolo o su un manifesto sa di romantico, mentre la stessa frase, se inviata con un sms non lo è? In ogni caso la sofferenza "restituita" può diventare un prezioso insegnamento per il giovane innamorato, che forse aveva sottovalutato la sua ragazza... Una brava, bravissima maestra.
Caro Gnurand, un sms è molto meno romantico, considerata la privatezza del mezzo. Vuoi mettere, invece, il gesto di inginocchiarsi, seppur simbolicamente, davanti al mondo intero per dichiarare il tuo amore? Dai, su, non c'è paragone! :D
Peripatetico sei un genio
@Sibilla Essendo una persona piuttosto riservata nei sentimenti, una dichiarazione pubblica mi metterebbe a disagio e preferisco la via privata. Ma io non faccio testo e non corro questo rischio. Comunque ti ringrazio... Da oggi mi sento un tantino meno gnurand.
Io non ci crederei manco se mi arrivasse per raccomandata con avviso di ricevimento ;)
Al di là di poesia e romanticismo... sentimenti e buoni propositi vanno dimostrati con i fatti. E' banale lo so, ma chissenefrega!!
Quel "che te lo dico a fare" lo poteva risparmiare... A me personalmente quando una persona mi anche solo dice: ti amo, mi mette in difficoltà. Ma una difficoltà.......
IN tutti questi commenti , non c'è proprio nessuno che ha conosciuto l'amore, che tristezza!
O Mì... Già che c'eri, potevi illuminarmi!...
Hai ragione mina, e poi non esistono più le mezze stagioni.
no, non esistono più le mezze stagioni, ma anche rosso di sera bel tempo si spera... :D p.s. Giancà hai messo su un blog di cinici bastardi :)))
Siiiiiii... l'Amore, Mina... come no... ma anche tutto il resto :D
Non vorrei fare la parte del maschilista, penso che nessuno possa tacciarmi di questo, ma nella mia vita ne ho viste di donne innamorate di uomini di cui non sopportavano nulla e che "avrebbero cambiato prima o poi", ho visto mille crocerossine innamorate di un uomo senz'anima e tutta carenza, ho visto anche mille donne sfidanzarsi con un poliziotto per mettersi con un ladro, lasciare un comunista per mettersi con un fascista, amare il prete e sognare il pornodivo. Domande: di cosa vi innamorate voi donne? Siete certe di poter indicare cos'è l'amore?
C'è bisogno d'amore a giudicare da alcuni commenti, ma tantoooooo A furia di parlare di politica e mala amministrazione e tasse e Imu ci siamo persi un po' di cose belle. Mi permetto allora di pubblicare 4 righe di Garcia Lorca che per me è il poeta dell'amore per eccellenza, sperando di fare cosa gradita: "Il tuo sguardo ha acceso nel mio cuore quel raggio pieno di presentimenti, per ammonirmi ogni ora che sono in tuo possesso." GARCIA LORCA. Ciao, fate l'amore e non la guerra!!! Peace & Love!
Visto che Sibilla mi ha citato, vorrei dire la mia sul commento di "veritas". Non vorrei passare per femminista perchè sono per la parità fra i sessi, ma... Ne ho visti di uomini che strisciano e strusciano ai piedi di una femmina sculettante... E altri uomini che abbandonano moglie e figli per correre dietro alla superdotata che mira al suo conto in banca... Caro veritas, non si può generalizzare, ma facendo un'eccezione mi sento di affermare che i cretini e i presuntuosi siamo proprio noi maschietti.
I soliti esibizionisti che vivono pensando che agli altri freghi qualcosa di loro anzi addirittura con la presunzione che gli altri li considerino più importante della loro stessa vita. Ma mandagli un sms se vuoi scrivere una poesia alla tua amata invece di riempire la città con sparoni sporchi
Posso capire che Scipione, con il suo caldo avvolgerci, turbi anche le menti più lucide eppure questo post, con i suoi 23 , 24 commenti, testimonia invece una certa afasia sul tema dell'amore. " La via che conduce in città sembra fatta apposta per conversare strada facendo "( Simposio, Platone). Falconi ha indicato una direzione che, forse, non si è in grado di seguire. Si resta fermi davanti alla propria abitazione dimenticando l'importanza e la bellezza del confronto. Questi ragazzi non sono riusciti nemmeno a provocare o a suscitare un minimo sussulto reale. Noto, senza alcun giudizio, anche una certa tendenza a minimizzare. Non sarà che l'Amore richiede pensieri e parole che mai potrebbero essere corazze o maschere se non a prezzo di un nascondimento difeso e perdente verso noi stessi? Veritas...tu che hai provato (esternalizzando però lo stimolo!)...di che cosa ci si innamora? Donne come gli uomini, in tutte le possibili combinazioni...perché è così difficile parlare in modo vero dell' Amore? Dopo Caos nacquero Terra ed Amore. Ok, che vi aspettate da un Peripatetico da 2 soldi? 2 passi senza pretese! Volentieri anche con Marco Moschetta a cui, però, devo dire che genio me lo riconosco solo scritto così: gen-io. Buona afa a tutti.
"l'Amore richiede pensieri e parole che mai potrebbero essere corazze o maschere se non a prezzo di un nascondimento difeso e perdente verso noi stessi"...sì peripatetico, è proprio così, non ho capito bene che significa :) :) ma è così...e se così è non è amore, cioè se non si è capaci di gridarlo senza maschere o corazze non è amore...mi riferisco al gridarlo alla persona amata e non a un pubblico non ben definito di potenziali passanti...cito uno scrittore che amo un pò: "Quel che di bello c’è nella vita è sempre un segreto… Per me è stato così… Le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono i segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità."
Stavo per scrivere che Peripatetico aveva definito perfettamente come dovrebbe essere l'amore, quand'eccolo comparire, in tutto il suo splendore analitico... Dal mio punto di vista, i 25 commenti a questo post, invece, sono indicativi del grande interesse che abbiamo tutti per l'amore. E anche la tendenza a minimizzare è dovuta a quel po' di pudore che è pur normale avere, prima di offrire il petto al nemico ;)
Ma che senso ha voler ingabbiare l'amore in una definizione che vada bene per tutti? Ciascuno se lo viva come vuole, sul mercato c'è di tutto: chi trova appagamento nel dare e chi nel ricevere, chi ha bisogno di apporto glicemico e chi ha raggiunto la calma insulinica. Ad amarsi sono sempre due persone, non due automi programmati secondo principi di ortodossia. Posso non apprezzare i cuoricini, le esternazioni e le poeticherie, perché magari per me vale più che il mio uomo sia interessato a ciò che penso, ma questo non vuol dire che io non conosca l'amore o che ne sia immune... E la tenerezza vera si consuma in privato, il resto è mariadefilippico. Certo c'è qualcosa che l'amore sicuramente non è: dare per scontato... soprattutto l'altro.
"guarda nello specchio e dimmi cosa vedi" http://m.youtube.com/watch?v=f7h48cdV-lY Stanco per inventare pensieri ma non per apprezzare la chiacchierata. Forse stasera posso non dire. Basta, per qualche minuto, ascoltare. E non solo con il cuore. Quindi...nessuno si senta escluso. Fatelo. Vale. Dategli ciò che merita. Non vi chiedo che di farlo.
Ammetto, mio caro Peripatetico, che - a guardarmi nello specchio - mi sono scappate due lacrimucce... Questo film non lo conoscevo. Davvero grazie.
C'è una piccola differenza tra chi si riduce a verme strisciando per due grosse tette e chi si autoinventa modificatrice delle anime e dei comportamenti per il bene del compagno. E' sottile, sottilissima ma c'è. C'è che il primo ama un (s)oggetto esterno (dove oggetto sta per punto, fuoco, essere ecc. non come dispreggiativo) la seconda invece è innamorata di un pensiero che ha al suo interno e che focalizza su un oggetto esterno. pur magari essendo questo privo di elementi adatti a soddisfare tale pensiero. Insomma: nel primo c'è una proiezione esterna nella seconda un'autoproiezione. spero di essermi spiegato. reat che, e questo è importantissimo, non avevo nessuna intenzione di dire che gli uomini possono a buon titolo definire cos'è l'amore mentre le donne non ne hanno facoltà. Al contrario, mi sembra, e i post qui lo confermano, che le donne ci indichino sempre come i meno adatti a capire e a spiegare il concetto di amore mentre loro sono unte dal signore in merito... Mi sto sbagliando?
Tra i mille errori di battitura "dispreGGiativo" nz pò auardà. Cercate di capire, ieri faceva caldo e la festa della birra a piazza Sant'Anna era ineludibile :-)
Fortemente indeciso se inviare questo commento. L'ho scritto. Lo faccio. Tanto potrei essere chiunque ma sono io. Dunque mi espongo. Come mai sento una strana sensazione se penso a tutti i ragazzi di cui Falconi ha parlato? Se Topolina e Topolino non li separo dai bulli di Sant'Anna e se li immagino vitalmente parte di una stessa città ? Come mai avverto l'istinto di tessere un collegamento fra più fatti, siano essi di cronaca, di politica e di costume, di cui la home ci suggerisce la lettura? Come mai nulla mi sembra estraneo al nostro discorso? Ciò che voglio dire è che bisognerebbe chiedersi il perché di ogni opposizione o, meglio contrapposizione. Il giusto e l'errato, il buono ed il cattivo, il facile ed il difficile, il maschile ed il femminile, l'interno e l'esterno, la minaccia e la difesa, la conservazione e la distruzione, l'amore e l'indifferenza (non l'odio ). Ed ogni binomio, che separa le nostre sistole dalle nostre diastole, altro non è, invece, che parte di una  medesima circolazione, banale ma essenziale, che inizia dal cuore. Riconoscere il "cuore" significa lasciare che non solo i sentimenti e le emozioni vadano in circolo ma anche che le idee, che su di essi noi costruiamo, ci interpellino: è vero, infatti, che sentiamo i primi ma possiamo comprendere le seconde. E se poi non concedessimo loro diritto di cittadinanza piena allora saremmo destinati ad essere abitanti  inconsapevoli ed indifferenti non solo di noi stessi ma soprattutto e, purtroppo, della realtà a cui non si riuscirà mai ad appartenere. Solo dei nomadi viandanti !privi anche del coraggio della libertà dell'averlo scelto. Per caso. Perché noi apparteniamo a chi abbiamo scelto che ci possedesse, a chi non ci ha voluto, a chi ci vorrebbe ma non vogliamo, a chi vorremmo ma, poi, noi non vogliamo. Apparteniamo ai ragazzi di Sant'anna come loro appartengono a noi. Forse più che alle loro famiglie. Apparteniamo a quella piazza perché è nostra e non soltanto loro. Apparteniamo perché è la condizione che l'Amore ci chiede per poter essere qualsiasi altra cosa vogliamo diventare: genitori, cittadini, politici, insegnanti...Apparteniamo e basta! E non diventiamo troppo superbi nel pensare che ciò che sentiamo non è ciò che siamo perché, nel tempo della distrazione, deciderà ciò che diventeremo!E nemmeno troppo vigliacchi da ritenere che siamo altro perché non saremo! Allora, c'è un sottile legame con ogni cosa.  È la vita. Con la sua dimensione più autentica a ricordarcelo: l'Amore. E siccome stasera trovo che tutto appartiene a tutto cito la frase del giorno: "Ciò che ci rende villani e violenti è la sete di tenerezza." Verso noi stessi innanzitutto, se lo ammettessimo, e verso la vita degli altri, se lo riconoscessimo. Prometto silenzio. Per un pò. Saluto tutti.