Una buona notizia. Teramo apre le porte a una manifestazione dai temi duri, la sentenza di condanna per Davide Rosci e altri teramani per i disordini romani, lo fa assistendo a piccoli e improvvisati discorsi, slogan, urla di democrazia e giustizia.
La legalità uguale per tutti. Si ricordano le mani dure degli organi di polizia dalla scuola Diaz di Genova fino alla Capitale.
Provocazioni e violenza. L'Immagine di quel blindato dei carabinieri in fiamme, continua a rimanere nella mia realtà di cronista, un'offesa.
Il primo autoadesivo attaccato è degli antifa di Roma. La prima scritta antifa è sulla serranda dell'edicola di via Pannella. Il discorso più sentito, quello della mamma di Davide.
Le mamme hanno sempre ragione, perchè parlano con il cuore e il dolore. Il sentimento della testa, della generazione che si chiama vita.
Jessica, la ragazza di Davide, legge una lettera aperta di Rosci sotto il comune di Teramo. Contro il codice Rocco, il fascismo e i fascismi quotidiani. L'attenzione verso gli altri e il senso di unità per una lotta contro un potere anti democratico. Un serpentone di almeno duemila anime giovani, che vogliono un altro futuro. Lottano per un mondo che non c'è, attraverso gli occhi tra gli occhi.
Pasolini avrebbe sorriso d'intenti.
Il servizio d'ordine delle forze di Polizia è stato perfetto. Educato e professionale.
Ombre attente ma pur sempre ombre. Mai invadenti. Una Teramo blindata e chiusa per una decisione fuori luogo. Quasi da zona rossa.
L'equilibrio non si è spezzato perchè unito dal rispetto dei ruoli. Le urla che non si sentivano. I fumogeni che non si vedevano. Teramo in strada ad assistere. Senza paura.
Si cresce tutti insieme con il confronto civile. Un lungo attimo di riflessione. Ciao Davide. Ciao Ragazzi.
Bravi.

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Commenti
Per me ogni manifestazione pacifica è un segno di civiltà. Un passo avanti. Ho scritto cosa pensavo del blindato in fiamme, dei disordini di Roma e di Davide che rideva. Ritengo la sentenza esagerata.
Questi ragazzi hanno dentro qualcosa di vivo. Io ho solo paura dei cattivi maestri e degli omologati.