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Stipendi d’oro alla Provincia: quello che i giornali non dicono

di Anonimo
5 minuti

Da decenni, con crescente stupore e sopravveniente rassegnazione, constatiamo il suicidio della classe giornalistica della provincia di Teramo, pervicacemente impegnata a non disturbare i politici al comando e ad evitare scrupolosamente di fornire notizie ai cittadini, oppure di edulcorarle rispetto alla loro reale portata.

Non si può tacere la considerazione che, ove si proseguisse di questo passo, chiuderanno tutte le testate, sia cartacee che online, per manifesta incapacità ad esercitare il proprio ruolo.

Facciamo l’esempio degli ultimi giorni.
Lunedì 20 maggio questo Blog ha pubblicato un preciso e dettagliato articolo sulla delibera di Giunta provinciale n. 183 del 15.05.2013 che stabilisce le somme del fondo dei dirigenti per l’anno 2011 (€ 683.690,68), provocando un turbine popolare di indignazione per l’entità dei soldi che Catarra e i suoi hanno attribuito ai dirigenti, tanto che la Provincia si è sentita in dovere di emettere – lo stesso giorno – un comunicato in merito, che ieri ci siamo incaricati di criticare per reticenza, inesattezze e falsità (http://www.iduepunti.it/abruzzo/21_maggio_2013/stipendi-d%E2%80%99oro-alla-provincia-quello-che-catarra-non-dice).

La sollevazione popolare ha indotto testate online e quotidiani cartacei a riprendere la questione, producendo un effetto in alcuni casi carente, in altri distorsivo, in tutti comunque gravemente incompleto ed acritico, a grave svantaggio della completezza delle informazioni di cui avrebbe disperatamente bisogno la pubblica opinione (qualcuno ricorda l’einaudiano “conoscere per deliberare”?).

Il sito www.emmelle.it ha pubblicato il comunicato della Provincia in maniera del tutto acritica, senza menzionare nemmeno il motivo per il quale l’Ente si fosse affrettato a divulgare tali notizie sul contratto integrativo della dirigenza.

Il sito www.teramonews.com ha eroicamente tentato una timidissima puntualizzazione, segnalando come l’ammontare dei compensi dirigenziali “Sarà pure inferiore, rispetto alle risorse a disposizione negli anni passati, ma resta pur sempre un bel gruzzoletto”. Per il resto viene riassunto il comunicato della Provincia.

Il sito www.cityrumors.it addirittura fa un titolo di encomio per Catarra: “Provincia Teramo: contratto integrativo per dirigenti: ridotte le spese”, fornendo ai lettori la chiave di lettura che la Provincia sia morigerata nella assegnazione delle risorse ai dirigenti.

Dello stesso tenore la locandina del quotidiano Il Messaggero, che annuncia testualmente come anche Catarra sia contrario agli stipendi d’oro, giungendo al paradosso di mistificare la realtà dei fatti.

Il quotidiano La Città ha pubblicato un articolo velatamente critico, evitando accuratamente qualsiasi approfondimento o considerazione, e naturalmente eludendo di citare la fonte che aveva sollevato la questione e dalla quale era originata la polemica.

Solo il quotidiano Il Centro si è spinto a svolgere qualche considerazione firmata Dino Venturoni: “Mentre l’ente Provincia è costretto a lottare per la propria stessa sopravvivenza con ricorsi e cause contro lo Stato centrale, mentre i servizi che dovrebbe erogare sono sempre meno e le imprese attendono da anni di essere pagate per le opere realizzate, mentre oltre cento precari sono a casa da gennaio e non si sa se e quando verranno ripresi, la giunta provinciale dà il via libera alla ripartizione, tra sette dirigenti dell’ente (…) di quasi 700mila euro. Si tratta di soldi previsti dal contratto integrativo per posizione e risultato. Potremmo, insomma, definirli dei premi extra stipendio, riferiti a due anni fa. Il contrasto tra la situazione generale dell’ente e questa pioggia di denari destinata a pochi eletti è evidente e fastidioso. Tanto più in un momento di crisi economica, penuria di lavoro e stipendi da fame come l’attuale. (…).
Sul web, ieri, la diffusione della notizia ha suscitato un’ondata di critiche, accuse e proteste che la Provincia ha fronteggiato con una nota nella quale chiarisce che il fondo in questione è diminuito rispetto al passato. Quello che Catarra non dice è che un paio di cose per diminuire la quantità dei compensi accessori destinati ai dirigenti la sua amministrazione poteva – e potrebbe ancora – farle: cambiare il regolamento, utilizzando criteri di valutazione più severi, e togliere gli incarichi ad interim
”.

Ma anche Il Centro omette deliberatamente di citare la fonte che aveva sollevato la questione e dalla quale era originata la polemica.

In una situazione generale del tenore appena descritto, nella quale sono totalmente assenti dai media locali inchieste giornalistiche, approfondimenti ed analisi della realtà politica, riesce difficile immaginare la possibilità che l’opinione pubblica possa maturare – in autonomina di giudizio e completezza di informazioni – i convincimenti più opportuni su come si conducano gli enti pubblici e su come vengano spesi i soldi dei cittadini.

Se la classe giornalistica non è autonoma e indipendente nell’analisi e nel giudizio (mancano quasi sempre sia l’una che l’altro), gli effetti perversi che ne derivano sono esattamente quelli che hanno ingessato questa città da molti decenni: l’impossibilità che si sviluppi una opposizione seria e costruttiva, l’impossibilità che vi sia un’alternanza sana e vera, l’impossibilità che si limitino i guasti che il consociativismo, il clientelismo e la corruzione non cessano di produrre ai danni dei contribuenti, costantemente e a tutti i livelli male amministrati.

La Redazione de “I Due Punti”

 

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Commenti

La verità ci farà liberi. Dobbiamo solo condividere le informazioni e gli scarafaggi fuggiranno dala luce. Andrea

Redazione sei un mito, anche se contro questi poco di buono non ci si la fà...??? comunque teniamo duri siamo tutti con te per cercare quantomeno di portare alla luce tutte queste lefantezze..!!! che dire: alla vergogna non si ha mai limiti.

Gentile Direttore, eccellente giornalismo il suo. Complimenti!
Come si sta attenti quando si parla del potere!!!
Complimenti alla redazione, ottimo articolo, sacrosante verita'. purtroppo molte altre testate sono asservite al potere politicoe, ottimo articolo. Sacrosante veri

BRAVI! Però non capisco perché nella vostra sconsolante disamina non sia stato considerato anche www.Certa Stampa e www.Emmelle. Forse perché queste ultime non hanno concesso alcuno spazio alla polemica, limitandosi a pubblicare acriticamente solo la prima "velina" della Provincia ed ignorando poi completamente la seconda "precisazione" , con la quale maldestramente la Provincia cercava di arginare la rabbia e l'indignazione montante, anch'esse beatamente ignorate dalle 2 testate? Se così fosse, ritengo che la loro ignavia, sordità ed indifferenza siano ancor più gravi e a maggior ragione meritevoli di essere segnalate nel vostro articolo. Se invece i motivi per cui non sono state citate sono altri, sarei curioso di conoscerli. Trovo estremamente interessante l'argomento "testate teramane on-line": se MOLTO PIU' SPESSO si analizzassero, si confrontassero e SI CRITICASSERO le testate, i comunicati, gli annunci, gli articoli, gli argomenti etc. si potrebbe avviare una nuova fase nella partecipazione e condivisione alle problematiche cittadine, minando alla base la sterile, ammorbante e oscena relazione tra POLITICA ARROGANTE ed INFORMAZIONE ACRITICA. Su "I DUE PUNTI" c'è molta critica (costruttiva) alla politica, fatene molto più spesso anche all' INFORMAZIONE: ci sarebbe da divertirsi e, probabilmente, da migliorarsi.

La redazione ha fatto bene a non parlare per niente di alcuni siti... Quando sono stati formulati dal pm i capi di imputazione a Catarra e compagnia (questa era LA notizia), relativamente all'indagine Teramo Lavoro, un sito in particolare ha puntato completamente la luce sull'aspetto meno importante della vicenda e questo lo ha fatto dal titolo all'articolo che relegava alla fine di esso che IL PRESIDENTE DI UNA PROVINCIA, LA NOSTRA, FOSSE INDAGATO PER VARI REATI... Il sito in questione era molto interessato su di un aspetto non solo marginale ma anche diverso rispetto all'indagine e riguardava una persona che non aveva nulla a che fare con l'ipotetica commissione dei reati attribuiti a Catarra e altri. Perché? Se l'informazione ha un valore sociale, perché non scrivere un articolo in cui si comincia dall'accusa più grave per la collettività? Perché il titolo di un articolo punta il dito sulla posizione di una persona che in molti siti si afferma probabilmente verrà stralciata? E' corretto? In un mondo normale la cosa più brutta non è quella che il massimo rappresentante dell'istituzione provinciale sia indagato? Purtroppo alcuni meccanismi non sono noti... ma un consiglio... certi siti non leggeteli... leggete direttamente i comunicati stampa della Provincia!
Quei dirigenti sono i vostri padri, fratelli, cugini. Ma nessuno mai avra il coraggio di dirgli contro e male anzi LA lingua si allungera
L'informazione locale (iduepunti.it escluso)? Basta osservare, e non soltanto guardare, la tv di famiglia.
Vi ricordate che la Teramo Lavoro è stata chiusa perché non c'erano i soldi... Vi ricordate che il centro antiviolenza La Fenice è stato chiuso perché non c'erano i soldi... Quando si vuole i soldi ci sono... Ma quale giornalismo... Il novantagradismo!

ma chi se ne frega delle altre testate giornalistiche, ma chi li legge ? Io vedo Falco e Aquila Francia.

Scusatemi ma nel mio commento delle 12.12 ci sono diversi errori: -il primo è che EMMELLE, a differenza di quanto da me scritto, E' REGOLARMENTE CITATO nel vostro articolo, anche se non in grassetto come le altre testate! -il secondo errore l'ho commesso facendo riferimento a DUE comunicati della Provincia che in realtà ne ha diramato UNO solo. Pertanto l'unica testata NON CITATA nel vostro articolo rimane www.CertaStampa.it che, se non sbaglio, nel pubblicare l'unico comunicato della Provincia si è comportata esattamente come emmelle: ACRITICITA' TOTALE. Invito @Certa delle 13.01 ad essere meno criptico nel citare un articolo ed una testata: si riferiva a www.CertaStampa.it ? Perché non scriverlo chiaramente? Se "I Due Punti" critica e ci offre la possibilità di criticare anche giornalisti, direttori e testate giornalistiche oltre ai soliti partiti, Sindaci ed Assessori, FA COSA BUONA E GIUSTA, a cui noi possiamo e dobbiamo contribuire promuovendo il confronto e la navigazione tra testate. Se in un sito commentiamo un articolo attaccando il giornalista o la testata, difficilmente il commento verrà pubblicato. Incrociando le critiche ed i commenti tra le varie testate, invece, proponendo dei link tra vari articoli e comunicati , potremmo criticare un articolo od un giornalista di Teramonews commentandolo su Emmelle, su CertaStampa potremmo criticare I Due Punti. Oppure una testata potrebbe realizzare "IL GRANDE CROCEVIA", uno spazio in cui tutte le testate locali, i giornalisti locali ed i direttori locali sono criticati, discussi e confrontati apertamente: certi ridicoli "comunicati stampa" e certi ridicoli "articoli" che formano oggi l'ossatura delle testate on-line locali si svelerebbero presto nella loro vacuità e nella loro insensatezza. Sarebbe un bene per i cittadini, per l'informazione e per la politica.
dopo aver letto l'articolo pubblicato su il messaggero ho capito che non esiste limite alla mistificazione della realtà. Catarra ne esce come un eroe, per aver fatto cosa? Non si capisce
Problemino dell’interim… Ci sono due famiglie, nella prima abbiamo sette fratelli mentre nella seconda ci sono dodici sorelle. Considerando che sono vietate le unioni incestuose, quante coppie si possono formare? (Ci sarebbe anche un ottavo fratellino ma non sembra ancora in odore di matrimonio e quindi lo escludiamo dal gioco, almeno per ora!) Soluzione: Si possono formare 7 coppie… Orbene, nella difficile riorganizzazione (chi sarà stata la grande mente?) dell’Ente Provincia si sono mantenuti in vita 12 settori (quando invece era stata inizialmente annunciata una drastica riduzione degli stessi) avendo a disposizione solo 7 dirigenti! Non sarebbe stato meglio accorpare i settori??? Oppure si voleva dare un bonus suppletivo ai dirigenti?
da Il Messaggero: "Tornando in Via Milli, la Provincia di Teramo ha anche approvato l’intesa per il contratto integrativo della dirigenza: il fondo (voci accessorie del contratto per posizione e risultato) ammonta a 683 mila euro comprensivo sia dei compensi in favore dell’avvocato dirigente (derivanti da condanna alle spese della controparte) 130 mila euro; sia dei compensi legati all’attività di progettazione di circa 16 mila euro. Una somma che ha fatto scalpore in città, soprattutto per i tempi di ristrettezze che si stanno vivendo: “I dirigenti percepiscono somme eccessive” riscontra lo stesso presidente Catarra che ammette anche di non aver un rapporto “idilliaco” con loro. Si difende dichiarando che “Via Milli ha ridotto i dirigenti da 14 a 7 e i costi della struttura dirigenziale: dal 2009 si sono dimezzati da 1,7 mln di euro a 993 mila. Abbiamo anche rimodulato il fondo di produttività” conclude Catarra." I meccanismi di retribuzione dirigenziale, così come quella per gli altri dipendenti, sono fissati dal contratto nazionale e dalle norme e dai regolamenti della contrattazione decentrata. dov'è la mistificazione quando si sono riportati i fatti? soprattutto quando il fondo è stato rideterminato sulla base delle direttive dell’Aran riguardo ai settori affidati ad interim (dirigenti incaricati di settori vacanti oltre quelli di cui si è titolari): anche questi, dice l’Aran, vanno compensati. dov'è l'eroe, quando si è riportata una dichiarazione?