Questa è la storia di una bambina della provincia di Teramo che per una diagnosi errata è nata con una gravissima malattia genetica totalmente invalidante L’Agenesia del corpo calloso è un disordine congenito, per il cui vengono a mancare i ponti di collegamento fra i due emisferi dell'encefalo dell'individuo.
Il consulente tecnico di ufficio nominato dal Tribunale di Teramo, giudice Giansaverio Cappa, ha riconosciuto la responsabilità del medico ginecologo della Asl di Teramo per non averla diagnosticata in un esame prenatale.
Si legge” il non aver identificato l’assenza del cavo del setto pellucido – indicatore indiretto dell’agenesia del corpo calloso – all’ecografia del II trimestre, effettuata dal Dott. xxxxxxx in data xxxxxx presso il Presidio Ospedaliero di xxxxxxxx ha consentito di porre il sospetto della presenza di una malformazione cerebrale del feto, qualora questa fosse stata anche solo sospettata si sarebbe potuto procedere ad effettuare indagini ulteriori e più specifiche che avrebbero con certezza consentito una precoce diagnosi della malformazione cerebrale”… il Dott xxxxxxx che ha effettuato l’esame ecografico del II trimestre avrebbe dovuto e potuto osservare l’assenza del cavo del setto pellucido che è un segno indiretto dell’agenesia del corpo calloso” ha determinato l’omessa informativa alla madre che, ignara, non ha potuto abortire.
La famiglia rappresentata dall’avv. Gianni Falconi ha formalizzato nei confronti della Asl di Teramo una richiesta di risarcimento danni di €. 3 milioni di euro complessivi.
La bambina avrà bisogno di un'assistenza specialistica per ogni attimo del suo presente e futuro.
Intanto, cresce nei genitori, quel moto di impotenza, di angoscia, di frustrazione che ruba battiti alla propria vita.
La Redazione de I Due Punti
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