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La Storia a Teramo non vale 1500 euro

di Anonimo
2 minuti

Il 17 dicembre 2010, il Consiglio Comunale di Teramo ha approvato all’unanimità (37 voti favorevoli su 37 presenti) un ordine del giorno relativo al recupero della vecchia sirena antiaerea della Città, all’epoca conservata presso la Torre del Duomo e successivamente rimossa il 7 ottobre 2011. Tutti concordi sulla necessità di preservare un importante reperto storico del periodo bellico, attraverso il quale molti concittadini ebbero modo di salvarsi dalle incursioni aeree nemiche.

Acquistata dal Comune il 16 febbraio 1937 con una spesa di 7497 lire, la sirena venne fabbricata dalla ditta Marelli di Milano: si trattava di un dispositivo elettromeccanico, di tipo M6 e con potenza di 6kW. Ad essa vennero successivamente aggiunte altre due sirene, concesse dal Ministero dell’Interno, poi però smantellate e tornate nella Capitale. Quella di proprietà comunale, invece, è la sola rimasta a Teramo e, caso eccezionale in Italia, è ancora in grado di funzionare. Suonò per la prima volta il 19 giugno 1938 ed emise il suo ultimo suono il 14 luglio 1944.

Qualche mese fa, durante una seduta consiliare di question time, la Giunta dichiarò che avrebbe fatto in modo di recuperare la sirena e di restituirla ai teramani, facendone riascoltare il suono dopo quasi settant’anni di silenzio, in occasione della festività del 25 aprile.
Oggi siamo al 19 aprile. Restauro effettuato. Sirena pronta per la sua riconsegna alla Città. Ma l’Amministrazione, a causa della mancanza di fondi, non può pagare la somma necessaria: soltanto 1500 euro. E così questo reperto resterà ancora dimenticato in deposito.

È possibile che non si riesca a pagare un intervento di importo così irrisorio? A fronte di mille altre spese e di mille altri contributi concessi a questa o quell’associazione, per questo o quell’evento, non tutti certamente di interesse strategico… perché a rimetterci deve essere sempre la storia, deve essere sempre il nostro patrimonio, deve essere sempre ciò che resta stabilmente in Città, deve essere sempre la cultura? 1500 euro per restituire ai teramani una testimonianza storica del loro passato… sono una cifra così assurda?
 


Fabrizio Primoli

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Commenti

per l'ignorante tutta la cultura che non ha valore
Purtroppo le 1500€ per il restauro della sirena sono state investite per i lussi del nostro caro sindaco. Tipo il noleggio dell'Audi A6 costata alle casse del comune 1545€ al mese. Senza pensare quanti ne spenderanno ancora per quello scempio chiamato ipogeo. VERGOGNA.......
Teramo è ormai questa! Non ci si meraviglia più di niente e si va avanti solo ed esclusivamente con il populismo. Ricordate l'ultimo annuncio a sensazione dell'autista del camion parcheggiato su un marciapiede che dovrà accollarsi le spese per i danni arrecati? E tutte quelle persone che parcheggiano abitualmente in luoghi non consentiti, come un certo assessore? Ma tant'è!!!!!
vedrete che dopo questo articolo i nostri bolsi amministratori si daranno una mossa e non foss'altro per smentire il buon Giancarlo tireranno fuori i millecinque - o firmeranno un pagherò ! (almeno spero) e la sirena suonerà, e nell'occhio dell'animo di chi c'era allora e degli appassionati di storia scorreranno immagini in bianco e nero, suonerà maestoso e potente Rachmaninov, e qualche lacrima scenderà su visi rugosi. I più giovani avranno modo di sognare una città migliore, sperando che il vento della storia si porterà via prima o poi le Audi A6, la cagata pazzesca e i flatulenti politicanti
Potrebbero delegare Naca Arte!
Facciamo una colletta..............
Ma come siete disfattisti e pessimisti... la sirena sarà messa al suo posto giusto in tempo per l'inaugurazione del lotto zero, affinchè celebri con il suo suono l'ennesimo bombardamento di sciocchezze volte a celebrare un'Amministrazione che non è riuscita a dare alla città un solo motivo per apprezzarla... e se sarà chiamata a celebrare bombardamenti di tal genere, penso che la sentiremo suonare spesso...