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Grande Manifestazione Studentesca a Teramo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il decreto Aprea, i tagli alla scuola, l'edilizia scolastica, le tasse universitarie, varie ed eventuali. Professori e Studenti.
Un pò tutti noi. Ragazzi maturi cori e preparazione, ragazzi immaturi vino e birra, ragazzi protagonisti perchè davanti allo striscione?
Bellezza, gioventù, forza, freschezza, da tutta la Provincia di Teramo.
Un linguaggio vero, diretto, senza il politichese ma che sa di Politica.
"Nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso..." amava ripetere Alexis de Tocqueville, quando ci si dimentica di ascoltare i nostri figli.
Lunedì l'occupazione delle scuole.
Gli studenti anticipano la crisi perchè hanno la sensibilità di indignarsi.
La foto del giorno non è uno striscione, ma una signora anziana che aspettava il pullman lungo viale Mazzini.
I Tigli.
Sorrideva al corteo. Meravigliata come una bambina. Stupita. Ecco per noi c'è ancora speranza. Basta essere come lei.
Giovane.

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Commenti

Bravissimi i ragazzi del collettivo Stella Rossa che si sono messi avani per organizzare tutto ciò. Siete dei grandi e lasciate perdere gli universitari che sono dei piombi
lo sguardo della signora verso il corteo di giovani dovrebbe essere contrapposto alle cariche, ed a volte al comportamento delle forze dell'ordine nel gestire determinate situazioni, arrivando subito al "dunque" e metterci "anche di loro"... guardando in televisione gli ultimi fatti...considerando lo "sdegno formale" dell'attuale "ministro" Sig.ra Cancellieri... mi chiedo... ma essere pagato per andare a garantire la sicurezza e manganellare facilmente e gratuitamente purtroppo a volte ANCHE adolescenti, è garantire la legalità, o reprimere e basta lo sfogo dato dal malcontento comune per l'attuale situazione al fine di "mettere a tacere" per immagine verso il mondo che ci guarda? perchè a questo punto 2 sono le cose: arrivando subito al manganello facile, o questi signori che dovrebbero essere professionisti e non certo mercenari, hanno la guerra in capa, oppure non è vero che prendono solo 1000 € al mese...anzi, vengono incentivati a compiere certe "missioni" per arrotondare ad uso e consumo di servizio privato di vigilanza "ditta monti"...sinceramente sapere che i soldi delle nostre tasse vengono investiti per il poliziotto che deve correre dietro ai delinquenti con punto da 500 € che viaggiano spensierati in tutta Italia in mercedes rubata e fuggono strafottenti sperando che sbaglino strada per essere presi, o essere pronti per andare a manganellare chiunque ci capiti anche con uso di lacrimogeni buttati dall'alto dall'ufficio del ministero della giustizia di una nazione...bè io sono per L'ORDINE e la LEGALITA' ma a quanto pare a qualcuno fa comodo la CONFUSIONE... a partire da chi l'esempio lo dovrebbe dare...specialmente ai ragazzini!
Bello il vostro commento sulla manifestazione. Incisivo. Anche noi docenti ci stiamo muovendo per far capire che ci siamo anche noi, che non siamo la proverbiale "ultima ruota del carro", che non siamo i privilegiati che lavorano solo 18 ore e prendono pure troppo per quello che fanno, che c'è tanto lavoro sommerso, che abbiamo una grande responsabilità, quella di far crescere i ragazzi educandoli alla cultura, alla curiosità, alla civiltà, all'apertura mentale, al dialogo. La nostra iniziativa di protesta consiste, come quella di altre scuole teramane, nella sospensione di tutte le attività aggiuntive, ovvero laboratori, viaggi d'istruzione, visite guidate, orientamento, sportello didattico, certificazioni linguistiche, gare sportive. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che tutto ciò non è indispensabile, che l'importante è fare scuola di mattina, ma questa è l'unica strada che possiamo percorrere proprio per cercare di far comprendere il valore ed il ruolo dei docenti e soprattutto la loro professionalità, spesso non adeguatamente considerata. La prossima settimana inviteremo a scuola le famiglie per spiegare loro le motivazioni delle nostre scelte, in modo da renderli più consapevoli della situazione, facendo scoprire loro un nuovo profilo della figura dell'insegnante. Monica Casaccia, insegnante dell'Istituto liceale G.Milli di Teramo
Primavera d'autunno , di un lungo autunno grigio .Ieri mattina e' tornata ,inattesa ma sperata , dirompente, vociante e colorata. Nella rabbia della misura colma . Senza steccati, senza padrini , senza vessilli ,tutti sotto la stessa bandiera,quella dell'indignazione . Forse forse "L'ospite inquietante" ha finalmente deciso di lasciarsi la porta alle spalle,chiudendo dentro rassegnazione e indifferenza . Vi osservavamo ieri, felici, commossi , fieri ,uniti da una grande forza che non e' di nessun governo, di nessuna forza politica . Andate avanti ,ragazzi, perché siete la nostra speranza . Gabriella Liberatore
Profumo di fogli bianchi, profumo d' inchiostro, profumo di conoscenza. questa è la scuola. Mi hanno insegnato che lo studio è sinonimo di libertà e di autonomia, mi hanno insegnato che la scuola è spirito critico. Leggo il decreto Aprea e rabbrividisco,leggo parole come privatizzazione, tagli e crisi e sento l'eco flebile del celebre Dante che sussurra:<> Poi guardo Teramo gremita di studenti, di speranza e non ho più paura di crescere. Leggo le frasi laconiche degli striscioni e non ho più paura del futuro...Sento calore, uguaglianza, senso civico...
A chi giova la violenza in una grande manifestazione? Non certo ai contenuti sociali e politici che vengono subordinati, oscurati dalla violenza stessa. La partecipazione viene scoraggiata. Ricordate una recente grande manifestazione in Spagna, quando hanno pizzicato con video e audio un poliziotto in borghese nella parte di un contestatore violento? Si "confessava" sotto i colpi delle manganellate ricevute dalla polizia in uniforme che era riuscita ad immobilizzarlo: "...sono uno di voi... sono un poliziotto... fermatevi..." In Italia non succede? Guardando al passato... L'infiltrazione nei gruppi più estremisti da parte dei cosiddetti "servizi deviati" al fine di incentivare e provocare violenza, non è avvenuta solo in occasione di grandi manifestazioni, ma anche nella strategia del terrorismo rosso e nero. Ai giovani che ritengono utile partecipare con casco o passamontagna ad un corteo, vorrei solo ricordare che il potere ingiusto teme la democrazia, la partecipazione passionale, ma pacifica. Non diventate i migliori alleati dei mandanti di un manipolo di professionisti, in divisa o travestiti da rivoluzionari, pagati per rovinare sacrosante manifestazioni contro politiche arroganti e classiste. Contate sulla forza delle idee e della giustizia. I violenti sono funzionali al potere, alla reazione, vanno isolati e sconfitti.