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Il Tordino fa paura. Intanto frana la strada di Carapollo...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Una strada senza messa in sicurezza.
Una litania.
La solita italietta senza prevenzione, senza cura e con le porte aperte alle tragedie.
Lacrime di coccodrillo.

La cura del comune di Teramo?
Una protezione dai tempi del mitico assessore Di Giovangiacomo.
Il fiume avanzava e la transenna arretrava di qualche centimetro.
Fino ad oggi.
Fino all'ennesimo spostamento.
La strada sta per finire e il fiume piano piano a divorare ogni deficenza amministrativa.
Di chi è la responsabilità?
Di chi ha deciso di vivere o lavorare a Carapollo o di un'Amministrazone inesistente?

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Commenti

Caro Giornalista, la colpa non è di nessuno; il punto è che non si costruiscono case e strade sui letti dei fiumi perché bene che vada ci sarà sempre uno smottamento e male che vada una tragedia perché i fiumi hanno una magra ma spesso una piena quanto meno te lo aspetti. Domenica transitavo lungo il lotto zero e ammiravo con sconcerto le costruzioni che ci sono ma anche alcune in fase di costruzione intorno a quello che si chiamava il ponte a catene sotto porta madonna per intenderci, praticamente fabbricati proprio sul letto del fiume che seppur sfigato e quasi sempre in magra, talvolta si incazza e scarica tutta l'acqua del bacino montano Ma secondo lei se si allagano le case che si sono costruite lì, se si smottano le strade, i muri di contenimento, o una tragedia di chi è la colpa? Di chi non fa manutenzione? Macché il problema è che ci vuole rispetto per la natura e costruire le opere rispettando gli eventi che seppure storici o eccezionali, a Volte ritornano e fanno danni. Gli antichi romani insegnano, ci sono ponti in Italia grandiosi su fiumicciattoli che portano qualche litro di acqua....lo sa perché? Perché i nostri antenati prevedevano le potenziali piene dei torrenti Allora il sindaco inizi a non concedere più autorizzazioni a costruire nelle zone a rischio e aumenti la vivibilità del centro cittadino con recupero edilizio e aumento degli alloggi lasciando in pace la periferia, la collina argillosa tipo Colleparco, e gli alveoli dei fiumi.
Quando iniziò a franare, qualche tempo fa, segnalai di persona il problema al "mitico assessore Di Giovangiacomo". Fece una telefonata davanti a me (non so a chi), ma poi ... è iniziato il balletto delle transenne ... a volte arretrano, a volte cadono, poi si rialzano... la strada sempre più stretta, il guado della Te.Am. sempre più chiuso. Mi sto attrezzando con un elicottero. Abitare a Carapollo è diventato funambolico. Giancarlo, grazie a te, viviamo di segnalazioni che non ci stancheremo mai di fare, anche perchè se aspettiamo la nostra penosa amministrazione... Ora aspettiamo che crolli totalmente perchè ci sono altre priorità, giusto?? Questa però è roba vecchia. Approfitto per dire che nella stessa zona ci sono altri due movimenti franosi a qualche centinaio di metri l'uno dall'altro. Speriamo che almeno loro aspettino i tempi di intervento del comune. Per l'elicottero devo aspettare un pò...
Giancarlo, il problema non è lì, ma 50 metri più avanti, in corrispondenza del secondo pilone del lotto 0 che sta per Finire in mezzo al Tordino....
Come è bello parlare di cose che non si conoscono! Il problema di quella strada,( oltre che della strada stessa che non doveva essere fatta in quel modo), sta a monte. Sono secoli che in quei punti, dopo neve e pioggia, si creano smottamenti.