Esiste la dignità delle parole?
Esiste l'umiltà di un gesto?
Può un Amministratore ben pettinato ( l'invidia del capello) cambiare la messa in piega del suo linguaggio e scusarsi per l'ennesimo scivolone dialettico?
Un balsamo può ammorbidire la bugia?
Una lampada o una polo stretta, strozzata, rendono le difficoltà politiche meno aderenti alla realtà?
Quando le accuse sono false e mirate a distrarre l'opinione pubblica, il sindaco di un'importante comunità come può uscire dal suo cul de sac?
Una lampada scurente può mascherare la fisionomia di una panzana?
Laura Ciafardoni, consigliere comunale di Giulianova, ha sottolineato il problema del centro storico, l'allarme di un commercio al collasso economico, la chiusura della biblioteca, il taglio delle ore per l'assistenza ai disabili, proponendo soluzioni e cercando di unire le migliori qualità di Giulianova.
La risposta del sindaco Mastromauro è stata offensiva e simulata.
Laura Ciafardoni avrebbe usufruito di 2000 mila euro per la ristrutturazone del suo studio legale.
Soldi pubblici.
La verità?
Una bugia.
Come ha reagito l'avv. Ciafardoni?
Come solo una donna può fare, sorridendo e quando una donna ti sorride, ti colora l'anima.
Una scommessa sociale sempre anti ludopatia ( con il permesso di Giorgio D'Ignazio).
Se il sindaco con il pinocchietto, carino, carino, dimosterà con i documenti alla mano il conflitto d'interessi di Laura Ciafardoni, duemila euro saranno versati a un'associazione di volontariato, se il primo Cittadino, rosso di imbarazzo, farà un passo indietro, come previsto, potrà finanziare tutti i tagli al sociale che la sua Amministrazione ha effettuato.
Basta scegliere.
Sempre per duemila euro.
I cittadini di Giulianova, spettatori paganti, visto le tasse comunali, avranno la possibilità di giudicare.
Chi avrà l'x Factor tra Francesco e Laura?
...vi assicuro...non finisce qui...
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Commenti
Cara Mafalda il sindaco non ha risposto.
Non è solo questione di blog ma anche di quotidiani, televisioni e siti giornalistici.
Lo sa, anche Matromauro sbaglia.