Il teramano secondo uno studio dell’ INGV del 2005 non ha fonti sismogenetiche attivatesi in tempi storici (pertanto chiamate ‘silenti’)almeno non è dimostrato quindi di per se questo comporta un rischio elevato( studio INGV pag 16 e pag 20 del documento 1 (*) di attivazione di faglie con intensità di rilascio energetico(nel nostro caso medio ed alta )ed inoltre presenta ,in prossimità ,di queste faglie , edifici critici come il Laboratorio del Gran Sasso e la diga di Campotosto.
Considerazioni generali su terremoti e zone di deformazione:
Nell’Appennino ci sono molte faglie ma frastagliate e spezzettate ma vicine e quindi ‘comunicanti’,pertanto si manifestano molti sismi anche ravvicinati nello spazio e nel tempo di potenza mediamente però solo medio-alta (Mw 6-6.5) invece che un unico sisma di potenza altissima(come ad esempio avviene in Giappone o in Cile),anche se non meno pericolosi .
à cit. Marco Mucciarelli Prof. Di Sismologia Applicata presso l’Università della Basilicata
http://tersiscio.blogspot.it/2015/09/perche-un-magnitudo-8-non-uccide-1000.html
Tettonicamente e sismologicamente stiamo parlando di una zona compresa tra l’Appennino e le Alpi Dinaridi(monti dell’ex Jugoslavia ) fino alle Ellenidi (Nord della Grecia,Cefalonia,Albania) chiamata ‘placca adriatica o placca Apula ’,che si staccò nel Cretaceo dalla placca africana e che spingendo contro la placca euro-asiatica verso NNE ha causato i rilievi alpini ed appenninici(compressione e subduzione) chiamata ’migrazione verso nord dei sismi’ ed i fenomeni magmatici del Sud Italia,per approfondireà
http://www.meteoweb.eu/2014/02/terremoti-al-sud-e-sui-balcani-lesperto-ma-adesso-una-forte-scossa-e-piu-probabile-al-nord/262593/ .
A causa della pressione della sua parte occidentale verso Est tende fa restringere il mare adriatico ed allo stesso momento la placca tirrenica spinge verso N-ovest creando appunto dei gradienti di velocità da cui si genera la fagliazione origine dei terremoti di natura estensiva ,a questi fenomeni si aggiunge quello di contagio laterale della perturbazione sismica tra faglie vicine à(**)Documento 2
Il periodo di ritorno medio sismico delle faglie appenniniche cosiddette ‘silenti’ è circa 1800-2000anni in cui la faglia si ‘carica’ ed accumula energia di deformazione che poi rilascia alla sua rottura . Anche per i ritorni brevi(300anni)non potendo contare su numerosi precedenti storici e preistorici sono di fatto poco affidabili.
Non è detto che una faglia si attivi rilasciando il massimo dell’energia di cui è capace,ma può rilasciarne meno (specie se si è scaricata precedentemente).
Non è detto che l’energia rilasciata,massima possibile o meno della massima,sia rilasciata in un unico sisma o più sismi di entità minore ,anche se gli sciami sismici sono sempre pericolosi.
Faglie presenti nel teramano e in zone limitrofe.
Nel teramano e zone adiacenti(confine con l’Aquila) sono presenti le seguenti faglie principali ( come risulta dal documento 1(*) tab. 1 a pag 18 e tab. 2 a pag 20)
E come risulta per la faglia Montagna dei Fiori àdocumento 1(*) e 5 (*****)
Montagna dei Fiori –Montagna di Campli : lunghezza della faglia normale 15km con max Mw5 (anche se non è chiaro come siano collegate in profondità le molte faglie del sistema la cui attività però è stata responsabile della dislocazione di circa 900 m del substrato carbonatico ) silente quindi pericolosa.Vedi Cartina C
Zona Campotosto/Monti della Laga :lunghezza circa 20km , max Mw 6,6
Gran Sasso:zona L’Aquila :Campo Imperatore-Assergi-Monte San Vito-Monte Cappucciata lunghezza circa 38km , max Mw 6.9 , faglia silente ,quindi pericolosa
Valle Dell’Aterno:zona L’Aquila , attivatasi nel 1703 con circa max Mw 6.7 ;nel 2009 in zona limitrofa con Mw 5.6 dopo la scossa principale dell’Aquila,zona limitrofa;lunghezza ,insieme alla collegata faglia della Valle Subequana,25Km ; composta da 4 faglie parallele:
Monte Pettino,Capitignano,Monte marine,San Giovanni
Norcia : faglia attivatasi nel 1703 con Mw 6.65 ,lunghezza 30Km max Mw 6.8;riattivatasi nella sua parte Nord(monti Preci) il 30 ottobre 2016 con Mw 6.5
Amatrice-Accumoli epicentro faglia del Monte Vettore considerata faglia silente fino a 24/8/2016 attivatasi con con Mw 6.0 ;lunghezza 18km max Mw 6.5
Per ulteriori dettagli su queste faglie à(****) documento 4 tab1 pag7
Per altri dettagli sulla sistema di faglie Valle Dell’Aterno
http://www.osservatorioapuano.org/2_08_Galadini.pdf pag 3-4
Per quanto riguarda invece la faglia del Gran Sasso essa è costituita da una serie di faglie di lunghezza non elevata (se prese singolarmente nel tratto affiorante in superficie )e poste a poca distanza una dall’altra.
Ma l’enorme scarpata di faglia del Monte San Vito-Monte Cappucciata,lunga però solo 15km (quindi incapace ,da sola,di dare sismi elevati tali da produrre quella rilevante scarpata) insieme alle relative dislocazioni dei depositi del tardo Pleistocene ,si può dedurre si sia formata sotto l’azione di un sisma di magnitudo molto più rilevante di quello producibile da quella sola faglia .Conclusione :le faglie affioranti in superficie sono una unica faglia collegate in profondità con le faglie di Assergi e Campo Imperatore che corrono parallele.
Ecco perché il sistema di faglie del Gran Sasso è considerato come un’unica faglia di lunghezza complessiva di 38km il che può dare un sisma di magnitudo 6.9(precisamente 6.95)
à (***) documento 3 pag 17 e 19 .La faglia è silente in epoca storica( à(*)documento 1 tab 1 pag 18) per questo pericolosa (vista anche la sua lunghezza/dimensione)
Sebbene ‘silenti’ in epoca storica,lo studio dell’INGV (à(*)documento 1) attribuisce i sismi del 1950 e del 1951 circa 5.4-5.6Mw (à(*)documento 1 pag 34 e schema pag 36 ) proprio rispettivamente alla faglia del Gran Sasso e quella di Campotosto deducendolo, secondo gli archivi storici, dall’indice della scala Mercalli dei danni allora riportati.
Ci sono altri studi (e la stessa ipotesi alternativa dell’INGV)che invece individuano gli epicentri entrambi nella faglia di Campotosto
Poco importa se i sismi del 1950-1951 furono entrambi con epicentro Campotosto o
Campotosto/Gran Sasso,rimane il fatto che sotto al Gran Sasso corre una faglia che può dare al max Mw6.9 e nei pressi di Campotosto max Mw6.6
Considerazioni geologiche-sismologiche-ingegneristiche e microzonazione :
Tra i sismi quelli particolarmente distruttivi sono quelli le cui onde sismiche contengono picchi (per un sisma si hanno picchi tra 0.1-20hz )sulle stesse frequenze delle principali frequenze proprie di oscillazione della struttura(cosiddetto fenomeno della risonanza) generalmente tra 1-10hz per costruzioni tipiche,perché questo porta alla massima oscillazione(e quindi deformazione elastica o plastica fino anche alla rottura)della struttura sottoposta a stress meccanico; vedi simulazione quià
https://www.youtube.com/watch?v=LV_UuzEznHs
Un fenomeno ancora più distruttivo ,la risonanza doppia , ossia quando la struttura da costruire ha le principali frequenze proprie troppo vicine ai picchi di frequenza del terreno perché se un sisma ha quelle stesse frequenze,la struttura subisce un amplificazione dell’accelerazione e delle oscillazioni che quindi diventano distruttive.Questi sono stati tra i principali fenomeni causa di abbattimenti di edifici ,costruiti senza prevedere l’amplificazione del terreno.Quindi necessaria una microzonazione( che comune e provincia di Teramo hanno solo parzialmente) per individuare le aree con massima amplificazione quindi studiare la stratigrafia del terreno per conoscere i diversi strati(contrasto di impedenza) senza fidarsi di quello che si trova in prossimità della superficie nonché individuare zone con possibili fenomeni di diffrazione,intrappolamento ,focalizzazione,interferenza , effetti di valle oppure effetti topografici ,quindi metodi vari tra cui metodo HVSR,indagini fisiche,geofoniche etc..
à
http://www.aracneeditrice.it/pdf/9788854844957.pdf
à
http://www.geostrutture.eu/images/download/adeguamento-sismico/sapienza-risposta.pdf
Esempio di microzonazioneà (*******)documento 7
Edifici critici presenti nel territorio teramano.
Esistono 2 edifici critici presenti vicino a quelle faglie,la diga di Campotosto ed il laboratorio del Gran Sasso(LNGS),occupiamoci in questo articolo solo del secondo(anche se il primo è altrettanto critico).
Il laboratorio è a 1000slm ,posto in profondità dentro il massiccio del Gran Sasso,incrocia (o è in prossimità)a 1400metri di profondità,sotto la roccia, la faglia di Campo Imperatore –Assergi,motivo per cui occuparsene in questo articolo.
Esso è di fatto sotto tutela del Ministero della Difesa( d’altronde sin dalla sua progettazione è stato coinvolto nelle procedure di acquisizione dei pareri e sui nullaosta ) il che è quanto meno improprio se si tratta, come è dichiarato ufficialmente ,solo di un laboratorio di ricerca di tipo civile ,tra l’altro sarebbe l’unico caso in Italia che gode di simili tutele. A causa di questa tipologia di inquadramento,pur essendo un laboratorio di ricerca civile, nessun ente civile ed indipendente può avere accesso per verifiche di sicurezza e vulnerabilità sismica e questo viola la convenzione di Aarhus
https://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_di_Aarhus
Già nel sisma del 2009 nessun ente pubblico (come invece avviene per tutti gli edifici civili )ha potuto avere accesso per verificare eventuali danni alla struttura ...ma ci si è dovuti fidare di quanto dichiarato dall'LNGS.Nemmeno oggi dopo i sismi del 24 agosto e di ottobre 2016 fino a quello di 6.5Mw nessuno è potuto accedere alla struttura a verificare i danni eventuali...
Aldilà dei danni eventuali causati alla struttura dai sismi 2009-2016 cosa sappiamo di questo laboratorio costruito su una faglia sismica enorme(quella appunto del Gran Sasso capace di 6.9Mw)o nei pressi di essa e sulla sua vulnerabilità sismica?
Esistono ,dove sono e quale ente ha effettuato le prove sismiche per stabilire la vulnerabilità sismica dell’edificio?
Come ha reagito ai sismi 2009-2016?
Esistono simulazioni su cosa accadrebbe se si attivasse la faglia chiamata appunto Gran Sasso (ossia Campo Imperatore-Assergi-Monte Cappucciata) nei pressi di cui il laboratorio è costruito?
Quali simulazioni da ente terzo sono state fatte sull’impatto che tale sisma avrebbe sulla struttura?
Esiste uno studio di impatto ambientale sia delle attività del laboratorio?
Perché non esiste un piano di evacuazione della popolazione dei paesi circostanti in caso di incidente?
Appurarlo è di notevole importanza visto che nel laboratorio sono contenute sostanze pericolose tra quelle dichiarate come lo pseudocumene,ma soprattutto Argon liquido( 760tonnellate usate per l’esperimento Icarus che per fortuna col suo rivelatore sarà trasferito nel 2017,pare, al Fermilab in USA
https://en.wikipedia.org/wiki/ICARUS_(experiment) ed è una buona notizia! ) .
L’Argon liquido è infatti incolore ed inodore,quindi subdolo e difficile da rivelare ma può produrre nubi più pesanti dell’aria ed in scarsa concentrazione di ossigeno divenire asfissianti à
http://www.siad.it/pagina.asp?m=4&id=262 à
http://www.firest.eu/documenti/1283843442Pericoli_dei_gas_inerti_e_della_carenza_di_ossigeno.pdf pag 6-7-8
Per l’ esperimento GALLEX ,poi divenuto GNO , ci sono invece 103 tonnellate di tricloruro di Gallio GaCl3(contenenti 30,3tonnellate di Gallio) sostanza molto solubile in acqua sia fredda che calda quindi potenzialmente una perdita o un incidente potrebbe inquinare pesantemente fiumi e quindi la fauna o penetrare nella pietra calcarea di cui è costituito il Gran Sasso e quindi inquinare la falda acquifera sottostante con cui si disseta mezzo Abruzzo.Il triclocloruro di Gallio è un mutageno oltre ad essere potenzialmente mortale per inalazioneà(*********) documento 9 pag 1398
Ma lo stesso Gallio di per se è molto tossico per inalazione ,anche in minima quantità, può portare ad edema polmonare e morte à (*********) documento 8 pag 1397
Inoltre pare siano stipate parecchie(qualcuno afferma 1800) tonnellate di isoalcani (miscelati con altre sostanze)che ,come da letteratura scientifica,possono formare nubi di gas,più pesanti dell’aria,quindi asfissianti ma anche miscele vapori/aria esplosive.Inoltre costituiscono un pericolo cronico di bioaccumulo in ambiente acquatico;tossici per l’uomo,mutagenicità ancora in studio dipendentemente anche dalla miscelazione(quando col benzene,sicuro mutageno)
Una menzione a parte va fatta allo Pseudocumene (1-2-4 Trimetyilbenzene)oltre 1000 tonnellate ,liquido scintillatore/rivelatore,il cui sversamento portò all’incidente del 16agosto 2002 quando pur soli 50litri dell’esperimento Borexino,furono sversati ,per errore,nell’acque bianche ,tramite tombino,dove finiva abitualmente anche l’acqua inquinata di risciacquo dei vasconi(procedura non permessa,perché finisce nei fiumi ,e nessun permesso di questo tipo di scarico era stato mai concesso, dagli enti preposti al Laboratorio,quindi abusiva! ) d’altronde il tombino non era presente in planimetria,come accertato dai tecnici
http://www.agenziadistampa.eu/nucleare/wwfincidente056.html
Pertanto l’incidente più che a fatalità è stato solo una conseguenza della ‘cattiva’ pratica di smaltimento delle acque di lavaggio dei vasconi.Dopo la chiusura di alcuni parti del Laboratorio richiesto dalla Magistratura si attuarono lavori di miglioramento della sicurezza con introduzione del concetto di ridondanza(la stessa che si usa sui sistemi e strumentazioni degli aerei,ma cadono lo stesso ogni tanto!) ma non si è mai capito se i miglioramenti siano solo ridotti alla Sala C dove era posta la strumentazione.
Ecco il racconto delle notevoli lacune ravvisate durante l’ispezione dei tecnici
del magistrato all’interno del Laboratorio e ‘dei famosi buchi pieni d’acqua nel pavimento della sala C’
http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/90000/85687.xml?key=iervasi&first=891&orderby=0&dbt=arc
La sostanza fini’ nei fiumi inquinando il Mavone(come accertato dall’Arta) e decimando i macroinverbrati(specie i gamberi,considerati bio-indicatori).
Lo pseudocumene è una sostanza volatile poco solubile in acqua e risulta dagli ultimi studi principalmente mutageno/cancerogeno delle cellule germinali(quindi trasmissibili alla progenie) classificato come tale con codice rischio salute GSH08 (Health hazard:tossico per la salute umana )che comporta rischio mutageno per le cellule germinali e cancerogeno, entrambi di categoria 1A, categoria 1B, categoria 2 ,dallo stesso produttore Sigma-Aldrich (proprietà della Multinazionale Merck)
http://www.sigmaaldrich.com/catalog/product/sial/45996?lang=it®ion=IT
Queste 3 categorie 1A,1B,2 (all’interno del codice GSH8) insieme,indicano rischio non solo probabile ma dato per accertato non solo in vitro(ossia su cellule in provetta) ma anche in vivo(sull’essere vivente)ed infine acclarato anche con numerosi studi epidemiologici condotti sull’uomo su campioni statisticamente significativi .
http://www.schc.org/assets/docs/ghs_info_sheets/schc_ghs_fs6_mutagenicity.v4.pdf
https://www.osha.gov/Publications/OSHA3844.pdf
Lo Pseudocumene ,anche in piccolissime quantità,si accumula nel tempo(effetto cronico: bioaccumulo) principalmente nei tessuti grassi dove può permanere per anni e da dove può svolgere la sua azione mutagena/cancerogena
Il livello di pericolo per l’ambiente,soprattutto acquatico, invece è GHS09 (Hazardous to the aquatic environment :’tossico per l’ambiente acquatico’)
e precisamente:
a) Acute hazard (pericolo acuto ) categoria 1 : ossia una quantità di sostanza minore od uguale ad 1mmg/Litro che distrugge in 96ore di esposizione alla sostanza tossica ,il 50% del campione di pesci giovani, esposto alla sostanza (analogamente per altri tipologie di esseri viventi acquatici come i crostacei ed anche alghe/piante marine)
b) Chronic hazard(pericolo cronico,bioaccumulo) categoria 1,2 :ossia una quantità di sostanza tra 1 e 10 mg/L ma in altri casi anche minore od uguale ad 1mg/L che causa ,dopo un esposizione di 96ore alla sostanza tossica, al 50% di pesci adulti fertili (o uova fecondate, o embrioni esposti alla sostanza ),danni che si manifesteranno nel loro ciclo vitale (analogamente per crostacei e alghe/piante marine)
http://www.sigmaaldrich.com/catalog/product/sial/45996?lang=it®ion=IT
http://www.ilo.org/legacy/english/protection/safework/ghs/ghsfinal/ghsc14.pdf
Per approfondimento e per la metodologia di armonizzazione del rilevamento del danno acquatico ( (********)documento 8 cap 4.1 ) quindi una bassissima quantità(piccola anche per una sostanza poco solubile in acqua)può essere disastroso per l’ambiente marino.
Lo Pseudocumene è anche altamente infiammabile come liquido,gas,aerosol ed autoinfiammabile sotto certe condizioni
http://www.sigmaaldrich.com/catalog/product/sial/45996?lang=it®ion=IT
Se ne conclude che il rischio sismico,nel caso del laboratorio indurrebbe,o potrebbe indurre, un rischio di enorme impatto sull’ambiente e sull’uomo senza contare che del resto vista la scarsissima trasparenza sulle sostanze presenti(altre eventuali) ,nulla si sa con certezza,non essendo possibili ispezioni da parte di enti terzi ed indipendenti
Giova anche ricordare,come lezione della storia, che la totale mancanza di dati certi, non teorici, ma reali sul sistema geologico ed idrogeologico del Gran Sasso(quelli che si hanno sono datati ,parziali,estrapolati) non sono solo un problema reale per oggi ma lo sono stati anche per il passato quando a causa di evidenti errori di superificiali perizie geologiche che situavano la falda acquifera più in basso ,si distrusse, con la perforazione, il bacino della falda che si abbassò di ben 600metri(dimezzandone di fatto la portata totale ),danno idrogeologico senza precedenti nella storia…di fatto furono completamente distrutte alcune ricche sorgenti vedi tabella
https://it.wikipedia.org/wiki/Traforo_del_Gran_Sasso
Esistono solo 2 altri laboratori al mondo analoghi a quello del Gran Sasso ma uno è lontano 150km dal più vicino centro abitato ai confini del deserto del South Dakota negli USA( Sanford Underground Research Lab
https://en.wikipedia.org/wiki/Sanford_Underground_Research_Facility ) ed un altro è in Russia nascosto tra i monti del Caucaso, è il laboratorio sotterraneo di Bakasan (dove fu effettuato l’esperimento STAGE simile al GALLEX , ma col gallio metallico invece che liquido) la distanza dai centri abitati minimizzerebbe il danno sugli abitanti nel caso di un incidente o in caso di sisma..
Il nostro laboratorio invece è in un parco naturale(Parco Gran Sasso-Laga)densamente abitato(lo era anche all’epoca della costruzione,ovviamente ).In ogni caso costruire queste 2 strutture (Laboratorio e diga di Campotosto)sopra o nei pressi di grosse faglie potenzialmente distruttive (note da tempo prima della loro costruzione) , è stato un azzardo ed un atto di incoscienza a cui si dovrebbe porre rimedio quanto prima iniziando a garantire la trasparenza almeno per poter stimare la vulnerabilità sismica,da ente terzo ed indipendente,ed in secondo tempo valutare la quantità e la compatibilità di sostanze pericolose , stipate nel laboratorio stesso,con un ambiente abitato(che solo un ente terzo ed indipendente può appurare mediante ispezione ).
Per alcune delle sostanze sopraccitate l’unica misura di sicurezza efficace è la raccomandazione principale per ogni sostanza chimica pericolosa,non stiparla in grosse quantità,come raccomandato dalle agenzie di sicurezza ambientale internazionali,stante pure il fatto che in caso di incendio/esplosione di codeste immense quantità non esiste un metodo efficace di spegnimento (non essendo mai stato provato per simili quantità di elementi così pericolosi a contatto più o meno ravvicinato di altre grosse quantità di sostanze altrettanto pericolose ).Ma a quanto risulta ad oggi(come in passato) non è nell’agenda di nessun programma di governo di nessuna forza politica,neanche abruzzese,eppure dovrebbe.
Un’unica nota sulla diga di Campotosto per dire che essa non solo preoccupa perché ha vicino una grossa faglia che potenzialmente può dare Mw 6.6 ma secondo tutti gli studi internazionali sono proprio le dighe e gli invasi stessi ad essere un problema grave di per se in quanto possono innescare,esse stesse,la rottura di faglie vicine(come in questo caso)o comunque essere concausa della rottura o fagliare essi stessi il terreno in profondità,creando appunto nuove faglie.
In uno studio della società sismologia americana , come nello studio Ichese, gli invasi sono ritenuti responsabili di sismi anche di magnitudo molto elevata e questo in un tempo,dalla loro costruzione, che non è possibile determinare a priori in quanto dipendente dal singolo caso,terreno,tipo di invaso e cicli/livelli di riempimenti/svuotamenti.
Lo studio americano si riferisce all’invaso artificiale Swift Reservoir nella zona di Washington
http://bssa.geoscienceworld.org/content/76/6/1573 mentre lo studio internazionale Ichese riporta esplicitamente: ‘Reservoir impoundment (2.0 - 7.9 ML)’
ossia la magnitudo minima e massima che può provocare un invaso che appunto va da magnitudo 2 a 7.9 ,il che è per nulla rassicurante!
à (******) documento 6 pag 12
_______________________
(*)Documento 1 dell’INGV scaricabile al link :
http://m.provincia.teramo.it/aree-tematiche/sicurezza-e-prevenzione/protezione-civile/scenari-speditivi-di-danno-in-caso-di-terremoto/relazione%20finale%20TE_2.pdf/at_download/file
(**)Documento 2 dell’Università di Siena scaricabile al link:
http://www.dsfta.unisi.it/sites/st01/files/allegatiparagrafo/23-10-2014/assetto_tettonico_e_potenzialita_sismogenetica_appennino_tosco_umbro_marchigiano_parte-1.pdf
(***)Documento 3 del CNR/INGV/DPC scaricabile al link:
http://www.annalsofgeophysics.eu/index.php/annals/article/download/3456/3501
(****)Documento 4 dell’INGV scaricabile al link :
ftp://ftp.ingv.it/pro/gndt/Pubblicazioni/Meletti/2_06_Calamita.pdf
(*****)Documento 5 scaricabile al link :
https://www.researchgate.net/publication/27774102_Analisi_dell'attivita_quaternaria_delle_faglie_normali_della_Montagna_dei_Fiori_e_del_bacino_di_Leonessa )
(******)Documento 6 scaricabile al link :
http://www.bollettinoadapt.it/wp-content/uploads/2014/04/ICHESE_Report.pdf
(*******)Documento 7 scaricabile al link :
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Impaginato_MCZ_2010_parte_IV_M_Z.pdf
(********)Documento 8 scaricabile al link :
https://www.unece.org/fileadmin/DAM/trans/danger/publi/ghs/ghs_rev04/English/ST-SG-AC10-30-Rev4e.pdf
(********)Documento 9 scaricabile al link :
https://static.compliancetrainingonline.com/docs/Sittigs-Handbook-of-Toxic-and-Hazardous-Chemicals-and-Carcinogens-2012.pdf
'' link all'articolo completo ''
https://www.docdroid.net/ywPIY1b/pericolosit-sismica-del-teramano-e-i-laboratori-del-gran-sasso.pdf.html
NICK
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ma amche molte sciocchezze tutte confusamente messe assieme e vista la delicatezza dell"argomento è sempre opportuno che chi pubblica queste cose lo faccia citando l"autore.".
Bene quali sarebbero le sciocchezze?
Buona lettura.
Per la completezza.
'' link all'articolo completo ''
https://www.docdroid.net/ywPIY1b/pericolosit-sismica-del-teramano-e-i-laboratori-del-gran-sasso.pdf.html
Caro Venieri, pesanti allusioni sulla sua persona?
Nel suo primo commento non si è presentato.
Ha solo sentenziato senza giustificazione.
Non si è obbligati a correre su google e controllare il suo nome.
Ora ha motivato la sua invettiva e sta a Nick risponderle.
Un sano confronto è anche un bel modo per informare, confrontarsi e crescere. Senza nessun altra presunzione. Ho avuto nella mia trentennale carriera di intervistare ricercatori di fama mondiale. Margherita Hack, per esempio, era molto più aperta a ogni forma di invasione sulla sua materia di tanti altri che non avevano la sua preparazione. Tutto qui. IL fatto che alcuni concetti non siano stati scritti da nessun altra parte può anche implicare il fatto che lei che lei non li abbia letti o altro., che siano fonte di altre ricerche non pubblicate. Ancora non rese pubbliche.Lo so è un dubbio che potrebbe cambiare la vita di molte persone e ricercatori. Mi stia bene.
Opinioni.
Ringrazio il dott. Venieri per le critiche che trovo garbate e informate. Sarà nick a dichiarare il suo nome e rispondere personalmente, se vorrà...
Caro anonimo informato quale panico in rete?
I report che pubblichiamo sono ufficiali del comune di Teramo e le scosse sono dell'Ingv.
Terza cosa, visto che sono stato oggetto di minacce ( anche di danni fisici all'auto e altri oggetti personali) per le indagini sui rifiuti e sul mondo bancario, ho l'obbligo di segnalare ai carabinieri e alla Procura di Teramo ogni forma di intimidazione e così sarà costretto a fare domani mattina con il suo indirizzo internet.
La cordilaità di sempre per una buona giornata.
Un sentito ringraziamento a Giancarlo Falconi per il suo impegno. Francesco
Parlare della faglia dei monti dei fiori e aggiungerei dei monti gemelli come inattiva o silente da millenni, dimostra una grande mancanza di informazioni. Basta consultare la mappa su iside dell'anno 2010 per trovare una 20ina di scosse con magnitudo massima di 3.6 proprio sulla montagna dei fiori. Si ignorano faglie più piccole verso Crognaleto(magnitudo massima 2016 3.7); nel database dell'ingv è possibile ritrovare 2 terremoti nel teramano il più recente(1888) di magnitudo 5.1 epicentro teramo( Piano della lenta- faglia della montagna dei fiori); ci sono addirittura terremoti con epicentro ad Atri e non parlo di terremoti di san benedetto(marche) ma proprio ad Atri. Scosse minori sono avvenute anche sui monti gemelli (2006) 3.2 profondità 10km cosa alquanto curiosa rispetto ai terremoti del 2010 profondità 22/24km.