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Giardini Pubblici: Teramo in emergenza rifiuti

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Una notizia da Prima PAgina.
Non tutti i teramani hanno la possibilità di andare la domenica al mare, in montagna, in campagna, nelle città d'arte.
Per tante ragioni.
Pigrizia, amore per il proprio comune, salute e poi, in ultima ma in ultimissima analisi, per motivi economici.
Che cosa succede quando un cittadino decide di andare con i nipoti, con i propri pensieri, con un giornale nei giardini pubblici?
Trova la compagnia di un silenzioso fetore molesto.
I rifiuti non ritirati da molti giorni che si mostrano oltraggiando ogni fantasia.
Ogni rispetto.
Ogni senso civico.
Questa è Teramo. 
La Cona moltiplicata per gli altri giardinetti pubblici. 
Un'operazione che puzza.

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Non succede solo nei giardini pubblici in periferia, anche davanti alla scuola S.Giorgio, in pieno centro, il cestino ricoperto da almeno una decina di buste accuratamente equilibrate una sopra l' altra. È Teramo che sporca e sono i teramani, non tutti, che ricoprono di pattume le nostre strade!
una città di merda...
I cestini sono collocati per raccogliere un pacchetto di sigarette vuoto, un fazzoletto, una carta del gelato una bottiglietta, una lattina ma non sacchetti di organico. La verità è una sola: il teramano è sporcaccione. La riprova? Dopo una pulizia accurata, ripeto accurata di una strada con spazzatrice e operai una decina di minuti riappare come novella araba fanice il pattume sotto forma di buste, di bottiglie di plastica ecc.
Proprio questa mattina ai giardini di viale Mazzini un operatore TEAM vuotava i cestini dei rifiuti. Dopo aver aperto il contenitore metallico ha sollevato il sacchetto nero pieno di rifiuti solidi e liquidi, ha vuotato il contenuto del sacchetto sul furgone ed ha ricollocato lo stesso sacchetto ancora sgocciolante nel cestino portarifiuti. Risultato: tutto intorno un fetore indescrivibile e sotto al cestino una chiazza di liquido maleodorante. Sorge spontanea una domanda: agli operatori che vuotano i cestini vengono consegnati i sacchetti di plastica da sostituire quotidianamente?