Vi ricordate il clamoroso caso di ludopatia a Teramo?
Una persona era arrivata a cercare di impegnare o vendere le proprie lenzuola del corredo per dei Gratta e Vinci.
Scrivevamo "
Spacciatore e centro di recupero.
Da una parte si combatte la ludopatia con leggi, regolamenti e dall'altra, si incassano soldi dalla vendita dei giochi autorizzati per curare anche i casi di vera e propria dipendenza.
Siamo alla follia. I mass media pubblicizzano solo le vincite, illudendo e nascondendo la verità che la maggioranza perde e perde il futuro di intere generazioni.
Leggete la piccola testimonianza di un tabaccaio di Teramo.
Tutti i giorni e moltiplicateli per tutti i tabaccai d'Italia.La ludopatia è una malattia vera e propria inserita nella lista delle malattie psichiatriche. Ogni giorno vivo situazioni inimmaginabili , persone (soprattutto donne sulla cinquantina) che spendono tutto quel che hanno nel portamonete con la speranza di vincere qualcosa. "Un altro e poi basta" questa è la frase che precede l'acquisto e poi un altro un altro..... Nessuno si azzardi a dire "adesso basta ha giocato abbastanza" diventano delle bestie subito si discolpano dicendo " ma io gioco ogni tanto al massimo una volta a settimana!" Una volta a settimana perché loro non sanno che tra tabaccai si parla, ci si racconta, ci si sente in colpa. "quanto ha speso da te oggi?" . Il gioco nasconde un disagio interiore, care famiglie monitorate le tasche dei vostri mariti dei vostri figli attenti alle loro bugie.... concludo con la storia più triste di tutte. Una mattina una signora si è presentata in tabaccheria con delle lenzuola molto antiche da barattare con qualche "grattino" e naturalmente non ho accettato.
Dopo un pò è tornato lo stesso con dei soldi...e con una profonda tristezza negli occhi.
Non è finita.
Sabato pomeriggio.
Un motorino rosso, immacolato.
Quelli che farebbero la felicità di ogni adolescente e che avrebbe fatto la felicità di un quindicenne, se il padre non l'avesse preso in prestito dal garage di casa e portato in Tabaccheria.
" Vale duemila euro, è tuo per 1200 euro che però mi paghi in gratta e vinci".
Il tabaccaio teramano ha rimandato a casa il genitore smarrito con un fare molto duro da ramanzina in stile paternale.
Ha fatto bene e si è comportato in maniera seria e professionale.
Immaginate il mercato degli strozzini in Città.
In realtà questi episodi sono quasi all'ordine del giorno.
Se pensiamo che nel 2014 era 10 milioni gli italiani che avevano giocato almeno una volta, oggi sono 17 milioni; 400 mila i giocatori problematici, nel 2010 erano 230 mila e nel 2013 erano 260 mila; il 39,1% dei giocatori ritiene di poter diventare ricco.
Chi tra i giocatori ha il profilo più a rischio?
Il 72% chi scommette nello sport, il 67% chi gratta e perde, il 38% chi punta sui videopoker.
Lo studio è dell'Ipsa Italia 2017 ma la realtà è ancora peggio.
Una via di mezzo tra le lenzuola del corredo e il motorino.
L'inferno per le famiglie e per il lavoro.
Grattiamo solo dentro di noi per vincere quella serenità smarrita.
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colpa anche di chi vende i gratta e vinci....a credito.
Non è dovuto da un punto di vista legale, ma umanamente sì: il commerciante che si trova di fronte una persona che per il gioco svende corredo o motorino del figlio (si priva cioè di beni di forte valore affettivo, vere e proprie "radici"), ha l'obbligo di intervenire. Presso il diretto interessato (non credo con una ramanzina), presso i suoi familiari, presso i servizi sociali del Comune. Ci si trova al cospetto di un soggetto malato affetto da ludopatia. Si ha di fronte una persona con gravissimi problemi familiari. Si ha di fronte un'intera famiglia sull'orlo di un precipizio, alla quale con il nostro intervento potremmo evitare il passo verso la rovina e la disperazione. Ogni cittadino ha il dovere di intervenire concretamente nell'espressione di solidarietà verso l'altro: solo così, attraverso il "reciproco scambio", la società di cui tanto ci lamentiamo a parole, potrà cambiare. Io personalmente non riesco ad essere indifferente a tutto ciò.
Se posso avere il nome del commerciante ed un recapito per contattarlo agirò in tal senso se non vi si è già provveduto, altrimenti non vedo utilità in questa triste e gravissima denuncia, se non quella di rafforzare e cronicizzare la nostra indifferenza verso le disgrazie altrui.
Ecco cosa hanno fatto diventare Teramo : la citta' ideale per ubriaconi, nullafacenti e giocatori.
Grande merito va alla nostra illuminata classe politica.