La strage causata dall’amianto non si arresta: solo lo scorso anno, in Italia, ha provocato 7.000 vittime, per un totale di 60.000 morti nell’ultimo decennio. Il nostro Paese detiene il triste primato europeo per numero di decessi da mesotelioma, una malattia subdola e letale, superando persino Germania e Francia. A livello globale, i decessi legati all’amianto superano le 200.000 unità, secondo dati osservati con crescente allarme dalle Nazioni Unite. Tuttavia, come segnala l’Osservatorio Nazionale Amianto, questi numeri potrebbero essere significativamente sottostimati, poiché non includono i cosiddetti Stati 'canaglia' che non segnalano né registrano i casi di malattia e morte dovuti all’amianto, né quelli derivanti da esposizioni ambientali.
La situazione della Provincia di Teramo è peggiorata dopo la nevicata del 2017. Tante strutture, in particolare nelle zone rurali, sono crollate sotto il peso del manto nevoso. Tante coperture in amianto invece di essere smaltite come prevede la legge sono state abbandonate o seppellite. Il lungo fiume di Teramo presenta diverse piccole strutture con coperture in amianto che presentano delle lesioni. Andrebbero censite e andrebbero obbligati i proprietari a norma di legge ( legge 27 marzo 1992, n. 257).
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Per evitare gli abbandoni andrebbe modificata la norma favorendo una maggiore collaborazione tra chi deve bonificare le strutture con coperture in amianto e l'Amministrazione Pubblica che potrebbe attivare un sistema di raccolta riducendo, sensibilmente, i costi di smaltimento.
Sono stato il responsabile dell'Ufficio Pianificazione e Programmi del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche della regione Abruzzo e di questa problematicaa me ne sono occupato e quindi sono a disposizione per collaborare a strutturare un sistema di raccolta atto a ridurre i costi e, nel contempo, contrastare gli abbandoni.
Io abitavo in via Adelchi Fioredonati e tutte le palazzine avevano dietro casa le baracche con eternit ! L' ho segnalato e dopo 5 anni sono ancora lì!