Era il 13 Agosto del 2020.
Si leggeva " Nella nottata di ieri i militari appartenenti alla Stazione Navale della Guardia di Finanza di Pescara, nell’incessante sorveglianza costiera volta a reprimere ogni tipo di attività illecita, hanno sequestrato circa 100 kg di polpi di mare ad un’organizzazione di pescatori di frodo provenienti dalla provincia di Napoli, che da tempo faceva razzia lungo la costa teatina, per rifornire il redditizio mercato nero del pesce in Campania.
L’operazione è frutto di una costante e sempre attenta presenza assicurata anche dal Nucleo Sommozzatori della Guardia di Finanza di Pescara i quali, a seguito di svariati appostamenti fatti in diversi punti della costa teatina e seguendo nottetempo tutti i movimenti dei vari pescatori, riuscivano ad individuare il gruppo di persone intento alla pesca di frodo. L’intervento di 2 pattuglie è avvenuto nel cuore della notte, quando il bottino di pesca era ormai acquisito, i militari tempestivamente intervenuti hanno potuto verbalizzare i 5 soggetti trasgressori colti in flagrante e sequestrare tutto il prodotto pescato, circa 100 kg di polpi oltre a tutta l’attrezzatura utilizzata. I 5 trasgressori, sono stati identificati ed a loro carico è stata elevata una sanzione amministrativa pari a circa € 23.000.Tutto il prodotto ittico veniva sottoposto a sequestro e, dopo i controlli sanitari, è stato devoluto in beneficenza a vari enti caritatevoli e alla” Casa di Riposo per anziani Santo Volto” di Montesilvano".
Stessa scena, la settimana scorsa, nella zona di Cologna Spiaggia.
Un palo a fare uomo di guardia, due sub armati di torcia per stordire i polpi e contenitori pronti sulla spiaggia o vicino alle auto.
Chiamata in generale a tutte le forze dell'Ordine con l'intervento di due gazzelle dei carabinieri.
L'appello a fare rete è dei pescatori locali che pagano a caro prezzo la frode di vere e proprie partite di pesca da altre regioni in particolare dalla Puglia e dalla Campania.
L'intero Habitat marino risulta ridotto all'osso perchè i pescatori di frodo non rispettano le minime regole sul ripopolamento e sui tempi di cattura.
Il richiamo è alla coscienza di tutti i cittadini di vigilare e segnalare al minimo avviso di presenza.
Solo creando una sorta di cortina di coscienze civili si possono creare i presupposti per difendere le bellezze della costa abruzzese.
I suoi abitanti.
Foto internet
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