Leggevo la cronaca di Roberto Almonti su Emmelle con quei frame dove si vedono nettamente due uomini picchiare un terzo per una sorta di regolamento di conti. Tutto davanti a testimoni; tutto senza paura di essere arrestati o di essere fermati. Tutto a Teramo, in corso San Giorgio. Tanto siamo in Italia e dopo poche ore siamo liberi. Per la cronaca uno degli aggressori è ancora a piede libero, l'altro è stato fermato e rilasciato. Non c'era la denuncia dell'aggredito.
Abbiamo raccolto la testimonianza di una ragazza teramana che non ha fatto alcun video o foto ma ha salvato quel ragazzo a terra, urlando è frapponendosi tra i due aggressori.
L'oggetto del contendere era il presunto furto o tentativo furto di un monopattino. Questa ragazza andrebbe premiata. Andrebbe fatta Cavaliere.
GF.Lei ha fatto un video?
Ragazza teramana " No perché mi sono messa in mezzo cercando di fermarli uno di loro si è fermato appena gli ho urlato richiamando gli altri due all'ordine poi mi sono messa tra loro e il ragazzo picchiato dicevamo che li aveva rubato un monopattino"
G.F. Ha rischiato ma ha fatto bene. Le faccio i miei complimenti. Non si è girata dall'altra parte.
Ragazza teramana " Poi uno dei 3 e scappato e l'unico che aveva il video a poi detto di non averlo fatto quando in realtà era palese credo non lo abbia dato perché aveva paura anche se nel suo video si vedeva chiaramente anche il ragazzo che è scappato. Grazie mille non mi tiro indietro io rivoglio la città sicura come lo era una volta".
Sono circa cinque anni che denuncio tutti i giorni i cambiamenti in strada a Teramo che non erano gli stessi dei tavoli tecnici sulla sicurezza. Abbiamo segnalato, denunciato, fotografato, fatto i video. Siamo stati minacciati e alcuni testimoni hanno anche ascoltato alcuni magrebini dire che ci avrebbero bruciato. Il ridicolo fu toccato quando un assessore, il giorno prima dell'inaugurazione dei giardini Marcozzi, disse che con questo lavoro avevano smantellato una zona di spaccio. Oggi, dopo un pessimo lavoro, prato senza allaccio del sistema di irrigazione, pavimentazione in tilt dopo pochi mesi, il degrado dei giardini Marcozzi è sotto gli occhi di tutti.
Caro sindaco, esiste emigrazione e emigrazione; c'è quella buona e quella cattiva; ci sono uomini bravi e uomini meno bravi; c'è un nostro caro amico della Nigeria che ci chiese un lavoro in una impresa edile, oggi è un operaio specializzato e la sua famiglia è perfettamente integrata. C'è un imprenditore di Teramo che ha dato un'altra occasione a un ragazzo africano. Dopo un po' il suo gruppo ha deciso che doveva lasciare quel posto con assunzione a tempo indeterminato. Non le racconto altro per decoro e umanità.
In un articolo su Limes, la rivista italiana di geografia politica, fondata nel 1993 da Lucio Caracciolo, lessi e rileggo, erano i primi anni del 2000, la preoccupazione di una emigrazione povera e violenta dettata dalla sopravvivenza. Inutile dettare gli errori fatti per non aver portato migliori condizioni di vita in quei Paesi e cercare di limitare un'ondata che ci vede e ci vedrà impreparati. Ricordo anche Prodi e Berlusconi nel 2006 essere d'accordo sulla necessità di intervenire in quelle Nazioni. La sicurezza a Teramo? Finchè risponderete che si tratta di un problema generale, Teramo è condannata a morte. Non ci interessano le altre Città o i ragionamenti nazionali o mondiali o ancora, dell'Anci, delle future candidature, ci interessa il presente e ci interessano le vostre azioni. Tavolo sulla sicurezza aperto e gli uomini delle Forze dell'Ordine in strada per almeno sei mesi e non le teatrali sceneggiate che durano due ore a piazza Garibaldi.
Ci interessa non sentire e vedere la nostra Città, la nostra Provincia, la nostra Regione abbandonata a se stessa...e lentamente muore.
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