La nota è stata spedita dal Procuratore Generale de L'Aquila.
Protocollo numero 5038.
Sezione D.N.A. ( direzione anti mafia e terrorismo) nella quale si demandava al Procuratore Generale di Teramo, Antonio Guerriero, di intensificare i controlli sui plichi e lettere, inviate ai magistrati o funzionari giudiziari, per l'eventualità che le stesse, potessero contenere materiale incendiario o esplosivo.
Identico allarme in altri tribunali abruzzesi.
Stessa attenzione richiesta con altra nota è stata spedita anche ai direttori delle poste provinciali per effettuare maggiori controlli su plichi potenzialmente sospetti.
Negli ultimi mesi lettere contenenti batteri di antrace sono state spedite tramite Poste Italiane al capo del Califfato Islamico.
Protocollo 1693.
L'allarme sale quindi di livello in un periodo storico in cui la guerra fredda degli anni 50, tra Russia e America, appare solo come un romantico e diplomatico ricordo.
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Commenti
Forse le vere buste esplosive che minacciano l' Abruzzo sono quelle che contengono mazzette per la cricca della ricostruzione!
Le catastrofi naturali si stanno rivelando le migliori amiche dei corrotti......e fanno vacillare la libertà.
Com'è triste Venezia
Aznavour