Nel silenzio..due fasci luminosi ad incrociarsi e una voce a volersi far ascoltare.
Quel palco non era vuoto in quell'istante, in cui un flusso di pensieri sgorgava dal cuore di una bambina ormai donna...voce di chi sarà sempre grata alla sua maestra di danza. La maestra Mariella Converti.
Il 24 giugno si è svolto il saggio di fine anno della scuola di danza Backstage Dance Academy di Teramo. Occasione per festeggiare i 20 anni della scuola che la direttrice Francesca Di Boscio ha voluto dedicare alla sua maestra di danza Mariella Converti.
A presenziare e a ritirare il ricordo della serata è stata una delle sorelle della maestra, Angela Converti, alla quale Francesca ha donato una targa, un semplice gesto, ma con tutta la gratitudine e la riconoscenza verso una maestra che le ha fatto scoprire il senso di una passione, l'amore per la danza che la accompagna da sempre nel suo percorso di vita, a tal punto, da esserne diventata anche una professione.
Il ricordo della maestra Mariella è impresso nella memoria del cuore di Francesca che non poteva non inchinarsi per renderle grazie.
Alla serata era presente anche Amelia Rubicini dell'associazione UNICEF in sostituzione del Presidente Giammaria De Paulis. Francesca in accordo con le famiglie della scuola ha donato quanto destinato all'acquisto di un omaggio floreale per gli insegnanti, con la speranza di regalare a bambini meno fortunati un sorriso in più.
De Paulis ha gentilmente fatto recapitare a Francesca una targa, quale augurio per l'anniversario della scuola.
Un grazie immenso a tutti gli allievi, artisti, tecnici ed alle famiglie. Tutti sono stati indispensabili per la realizzazione del saggio di fine anno della scuola di danza Backstage Dance Academy.
La lettera di Francesca Boscio dedicata a MAriella Converti.
"Esiste un filo che lega, che scorre, che può aggrovigliarsi e poi sbrogliarsi, grazie a mani che
affondano con delicatezza e trovano il punto tortuoso da svincolare...quel filo mantiene unite le
persone, nel mondo, nei pensieri, oltre.
Quell'oltre non avviene sempre, oggi che sono io ad essere dall'altra parte lo comprendo..oggi
ne parlerei volentieri con te.
Ti ho osservato tanto, solo il cielo sa quanto, arrivavo e non sempre c'eri e forse anche quello
faceva di te l'attesa, la mia attesa, quella che cresce nel cuore di una bambina, quella che al
vederti si sentiva inquieta ma anche felice, ma anche...ecco ora trova qualcosa da
correggere...e menomale! Ne vorrei ancora di tue correzioni!
Oggi da donna vorrei confrontarmi con te, essere ancora guardata dai tuoi occhi..mi mancano e
mi sono mancati tanto, mi sono mancati anche quando mi è stato detto che sarebbe stato
meglio di no...credo si siano incrociati comunque, perchè ti porto nel cuore da sempre e ti penso
da sempre.
Di chi scrivo?
E' il mio cuore a scrivere per mezzo della mia mano e racconto della mia maestra di danza.
Ne ho avuti molti di insegnanti nel mio percorso e quando posso ancora oggi cerco di restare un
po' allieva per rispolverare apprendimenti passati, migliorare ed accrescere le mie possibilità.
Ma di maestra ne ho avuta una sola.
Quello che senza saperlo, o forse lo sapevi benissimo, mi hai insegnato più di qualunque altra
cosa sai qual'è maestra? È stato costruire ed usare il carattere, tirarlo fuori, riconoscersi in un
ruolo ed avere coraggio.
Mi hai insegnato il non conformismo, l'essere fuori le righe, ma non come segno di
ostentazione, anzi, semmai come espressione del sé autentico e puro.
Mi hai insegnato che si può fare arte anche in un piccolo centro, ma che l'arte la devi sentire
dentro, la devi avere sotto la pelle, che non ha una forma precisa, sta a noi dare all'arte la forma
migliore.
Mi hai insegnato che una maestra di danza non si deve fermare ai passi, li deve oltrepassare,
perchè solo in quel modo alimenta la creatività, l'estro, la curiosità, diventa il pilota della propria
navicella e può arrivare lontano con i propri allievi, ma che può anche da vicino, ma come...ecco
è il come che mi hai lasciato in eredità, un'eredità preziosissima.
La traccia di te che non andrà mai via? La voce.
E' strano lo so, si dice che sia la prima cosa che si scordi, non è così, è impressa sulla mia
pelle, la ricordo nella sala, fuori, quando parlavi con la mia mamma, che ti ha sempre dato del
lei, perchè dovevamo portarti rispetto.
La tua gentilezza, eri una persona gentile, dall'animo raffinato.
Tu eri la mia maestra e lo sarai per sempre e non ti nascondo, anzi lo dico a cuore aperto, che
ad ogni spettacolo ho sempre buttato un occhio in platea e mi sono sempre detta, sarebbe bello
vederla lì seduta e a fine spettacolo sentirmi dire: “ Francesca migliora quella cosa.”
Hai lasciato il segno..per me eri, sei e resterai la mia maestra.
Oggi vorrei davvero tu fossi accanto a me, in questo anno in cui raggiungo un numero
importante...20 anni di insegnamento, da vent'anni alla direzione di una scuola di danza, di salite, discese, imprevisti, inciampi, tante bellissime soddisfazioni e qualche piccola
difficoltà..esperienze.
Oggi potrei raccontare i miei primi 20 anni di amore per coloro che hanno deciso di darmi fiducia
nel tempo, dei loro risultati e un po' in loro fregiarmi del mio operato.
No, nulla di tutto questo e non perchè non mi siano a cuore tutti o non tenga conto dei
meravigliosi ricordi che custodisco di loro, ma ho un'urgenza diversa.
Oggi la cosa migliore che posso fare è ringraziare, rendere grazie a te maestra.
Se tu non mi avessi trasmesso l'amore per la danza io non avrei mai potuto attraversare il mio
percorso fino ad ora.
La mia gratitudine oggi è rivolta a te per i miei primi vent'anni di amore.
Anni che dedico al tuo operato, alle tue mani ed ai tuoi occhi.
Grazie maestra Mariella.
Con tutta la mia riconoscenza ed affetto.
Grazie maestra mia.Francesca
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Commenti
Mariella Converti,
io la conoscevo bene !
e io tra di voi
Aznavour