Salta al contenuto principale

Val Vibrata. Otto extracomunitari senza permesso di soggiorno sfruttati in un borsettificio...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo hanno deferito alla competente A.g. una 57enne extracomunitaria per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, violazione prevista dall’art. 603-bis del codice penale. I militari hanno riscontrato che la titolare di un borsettificio vibratiano, approfittando dello stato di bisogno dei suoi dipendenti (n. 8 extracomunitari, tra l’altro, privi di permesso di soggiorno), li costringeva a lavorare in luoghi privi dei requisiti di igiene e sicurezza.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Almeno lavorano...come si fa a farli lavorare regolamente da clandestini????

Boicottaggio ad oltranza...

E' questa la val Vibrata? Può essere che nessuno sapeva, diceva, si interessasse è della sicurezza di questi sfortunati lavoratori, cittadini comunque presenti sul nostro territorio. Abitavano lì, mangiavano in quei luoghi, consumavano in quelle comunità locali, ed allora perchè non si interviene prima? Ovvero prima della polizia? Cercando di umanizzare al meglio quella realtà di lavoro, di rapporto di lavoro, di orari, di residenza di questi lavoratori, di stabilizzazione di questi lavoratori? Ma è questa la Val Vibrata? La sua storia produttiva. No, non credo, ed allora? Cari Sindacati, Sindaci di quel territorio, che ne dite? Cosa avete fatto per evitare o almeno allievare e far accettare quelle realtà? Oppure il denaro, il profitto è sempre quello che comanda in qualsiasi situazione? E poi, quei locali di chi sono? Le bollette dei servizi/utenze, a chi sono intestati? Chi li paga? Mario Marchese.