Non entriamo nel merito giuridico. A casa nostra se esiste un vizio di forma nella prima convocazione, lo stesso si tramanda anche per la seconda convocazione del consiglio comunale. Una questione di lana caprina ( le pec non arrivate anzi la pec della Procvisiero se non consegnata aveva bisogno della ricevuta) che con trenta gradi ( da denuncia il sistema di condizionamento del Parco della Scienza) ha costretto al rinvio la seduta del consiglio comunale di Teramo.
Ci piacerebbe ricordare ai migliori, agli eletti che nello stesso consiglio comunale di Teramo Città Capoluogo che dovrà discutere del PNRR, del biodigestore, della fusione Te.Am /Mo.Te, (una aggregazione di debiti) del prossimo rendiconto, della Ricostruzione, di centinaia di milioni di euro che potrebbero cambiare il volto della Città e del Pil interno, ci piacerebbe rimembrare che lo stile rappresenta la sostanza. Non si entra, cari uomini, in aula con le maniche corte perchè non siamo allo Chalet come bagnini anzi bagnanti e soprattutto, non ci si siede come tifose al posto degli assessori. State al vostro posto di consiglieri. Lo scranno della Giunta è sacro e richiama un certo rispetto istituzionale. A casa vi guardano anche i bambini ma soprattutto gli anziani. In mezzo ci siete voi e ho scritto tutto.

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Nonostante tutto continuo a preferire la sostanza alla forma.
Di chiacchiere e fuffa ne abbiamo avuto abbastanza in passato e le scorie sono e saranno sulle spalle della città e dei cittadini ancora per tanto tempo.
È importante piuttosto iniziare a lavorare e farlo in fretta.
Buon lavoro a tutti.
I DISPETTI DELLA MINORANZA
hanno determinato il rinvio del Consiglio Comunale, che con un minimo di buona volontà si poteva "giuridicamente" evitare! Questo rinvio ci è costato 2.000 €uri!
E pensare che la Professoressa Provvisiero, che ha provocato il costoso e forse inutile "INCIDENTE " è reputata "UNA DI QUELLE BRAVE".
Aaah annamo bene......proprio bene!
Com'è triste Venezia
Aznavour
Ma a parti invertite, cosa sarebbe successo. Dai, lo sapete tutti: la stessa, identica, cosa...
Disgustosi! Tutti.