i Due Punti

La responsabilità è dell'ass. Fracassa.
Nicole non vuole più passeggiare per il corso San Giorgio.
Ha paura della multa o delle analisi delle urine.

Siamo andati lontano dalle illuminate mattonelle cinesi per sederci sui serrati selciati degli scavi di piazza Sant'Anna.
Lontano a pochi metri, il sindaco Brucchi e il vice presidente del consiglio regionale, Paolo Gatti.

Una telefonata ad alcuni amici nel ristorante e le chiacchiere alla teramana di carnevalesca memoria.
Il motivo del convivio era semplicemente un chiarimento personale?

Acquietare le voci di un dissidio umorale?
La verità?
Il voto del Bilancio.
Va bene, la verità?
Chi scriverà l'ultimo discorso alla città?

Al telefono i due commensali negano ogni riferimento politico della serata e il consiglio al sindaco Brucchi rimane da parte nostro lo stesso di ogni tempo.
Senza maggioranza, senza capacità di poter pianificare una seria programmazione di Ricostruzione, di manutenzione, di rilancio urbanistico, il miracolo è sicuramente quello di essere rimasti in sella fino a questo punto.

Il bene di un città passa anche dal tratto generoso del proprio Amministratore.
Un vanto poter dire di essere passato attraverso ogni tipo di avversità, naturale, economica, politica e di aver cercato di rappresentare con orgoglio un'intera comunità.

Ciò che mi piacerebbe leggere, al netto degli evidenti errori gestionali, è un commiato orgoglioso e dignitoso.
Le dimissioni non sono il frutto di un gesto dimesso ma di coraggio.
Domani sarebbe un altro giorno anche per Teramo.