Nell'essere tutti felici che la risposta dell'Asbuc sia arrivata nel giro di 24 ore, la nostra gioia si spezza inevitabilmente, quando leggiamo nella pec le richieste che si traducono in un effettivo ennesimo ostacolo sull'infinito percorso della riapertura degli impianti. Ricordiamo che l'Asbuc deve concedere l'uso dei suoli per permettere all'attuale gestore, la Marco Finori srl come da sospensiva della Corte d'Appello che deciderà poi nel merito il 16 settembre, di iniziare manutenzioni e revisioni necessarie per aprire gli impianti e tentare di salvare qualche settimana della stagione estiva. La pec di oggi fa seguito allo scambio di ieri.
Leggiamo le richieste dell'Asbuc oggi:
- 13.616,00 euro sono richiesti per "l'occupazione pregressa sine titulo suoli derivante da risoluzione anticipata del contratto di 12 mesi sottoscritto tra le parti in data 20/06/2024, risolto per inadempimento in data 20/12/2024, quindi con decorrenza 21/12/2024 fino al 12/05/2025 (sentenza primo grado Tribunale Civile di Teramo)".
Leggiamo bene, per un periodo di tempo che fa seguito alla risoluzione anticipata del contratto: si richiedono quindi le somme per un periodo di tempo non disciplinato dal contratto.
- Poi, a differenza di ieri in cui si chiedevano somme fino al 16 dicembre, nonostante l'udienza in Corte d'Appello che deciderà sulla gestione si terrà il 16 settembre, per la nuova concessione si chiedono 9.876,67 euro per il periodo che va dal 5 giugno (giorno della sospensiva della Corte d'Appello), al 16 settembre (giorno dell'udienza) e ulteriori eventuali "8.873,67 euro dal 17/06/2025 fino al 16/12/2025 in caso di conferma della sospensiva".
Quindi, tralasciando il post udienza, l'Asbuc chiede a Finori somme che partono dal momento in cui è rientrato in possesso degli impianti (5 giugno) per l'utilizzo di un suolo che in realtà non può utilizzare perché non ha l'autorizzazione che l'Asbuc deve rilasciare.
Se Finori dovesse pagare quelle somme saremmo i primi a chiederci cosa ha fatto allora dal 5 giugno a oggi, visto che salderebbe un periodo in cui non ci risulta che l'Asbuc abbia in realtà concesso l'uso del suolo. Il risultato? Impianti chiusi e un'estate appesa a una Pec.
N.S.
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