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Andate in Pace. Quei selfies davanti alla salma di Papa Francesco sono un peccato di volgarità...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Se qualcuno ci dovesse chiedere che cosa possa rappresentare nel quarto di secolo del secondo millennio, il cattivo gusto, in pochi non citerebbero i tanti selfies davanti alla bara di Papa Francesco.
Dalla salma ai salmi, a quelle preghiere, suppliche che rivolgiamo ai tanti fedeli in fila per salutare il Santo Padre.
La pretenziosità che diventa oziò e rifugio di chi nella vita ha sempre corso più veloce della eleganza e della raffinatezza.
Un autoscatto che non significa esserci e neanche avere. Una foto che rappresenta il disvalore di una rappresentazione effimera e vuota.
"Io ci sono" ma non sei.
La "Scenità" che diventa pubblica violazione dell'intimità del cordoglio. Un circo dell'apparire per apparenze senza apparizioni. 
Il vostro è un addio che di osmosi, suono e assonanza, diventa la nota muta dell' A Dio di Papa Francesco. 



 

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Commenti

Selfie Control.
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Ho visto una rappresentanza politica di destra abruzzese fotografarsi durante la visita al papà defunto. Quanta mediocrità

Una vergogna!!

Andate nel Comune di Giglje. Foto della bara da politici collezionisti di selfie, foto e commenti religiosi a pene di segugio....

Sono pienamente d’accordo, è stato un vero schifo. Non avrebbero dovuto permettere foto o video. La chiesa del dopo Francesco non è ancora cominciata e già ha fallito. Ha perso un’occasione importante per insegnare il rispetto, nel nome proprio di quel Papa. Comunque, il vero, il più sentito e il più emozionante funerale è stato tra la folla che lo ha accompagnato a Santa Maria Maggiore. Qui non si tratta di religione, ma di spirito e di umanità. È unico, Papa Francesco ♥️

@ Li politici.
Anche io li ho visti. Alcuni sono politici di Giglje, vero? Che però appaiono pii e devoti!