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Nasce a Teramo la futura Cittadella della Cultura. Assente senza invito il sindaco D'Alberto...

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Il Rettore dell'Università di Teramo, Christian Corsi,  alla presenza del Presidente della Regione, Marco Marsilio, del Presidente della Commissione Sanità, Paolo Gatti, della consigliera regionale di Fratelli d'Italia, Marilena Rossi, del Direttore della Asl, Maurizio di Giosia, del Presidente Adsu, Manuela Divisi, di Stefano Cianciotta, capo di Gabinetto del Presidente della Regione, davanti la assenza del sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto ha chiesto un maggiore impulso da parte della Governance cittadina, presentando il conto alla rovescia per i lavori nella futura Cittadella della Cultura a Teramo. Il futuro che nasce dalle radici del passato.

Guardate https://youtu.be/aKda0VhVpf0?si=H4DM0OJKXUJoVrVQ

 Prosegue con un nuovo avanzamento l’iter del progetto strategico dell’Università degli Studi di Teramo per la realizzazione della “Cittadella della cultura”, grazie a un finanziamento di 20 milioni di euro della Regione Abruzzo. Dopo il processo di valutazione delle 35 proposte ricevute, l’Ateneo ha deliberato il 3 novembre l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione che si avvieranno a gennaio 2026 per concludersi entro il 31 dicembre 2028.

L’obiettivo è quello di creare un polo dedicato all’alta formazione, ricerca e cultura, in grado di generare un impatto significativo sullo sviluppo socio-economico della città e del territorio, grazie alle attività promosse e al recupero e alla riqualificazione di spazi oggi abbandonati. Il progetto rappresenta un tassello fondamentale per la rinascita del centro storico che consentirà nuove modalità di fruizione del patrimonio culturale e ambientale che lo caratterizza.

Il progetto strategico che si intende realizzare è quello di connettere il programma progettuale di recupero degli spazi con la messa a sistema del patrimonio storico, culturale e ambientale, per costruire un’offerta innovativa di fruizione delle città e delle sue risorse, promuovendo la propria identità culturale come fattore distintivo. In tal modo il patrimonio culturale potrà divenire un motore di sviluppo effettivo e un valore aggiunto per accrescere la competitività e la capacità di attrazione del centro storico e dell’intera città di Teramo nel contesto regionale e nazionale.

L’iter del progetto ha ripreso impulso con la firma del nuovo atto di concessione per la realizzazione dell’opera, siglato dal Magnifico Rettore Christian Corsi con la Regione Abruzzo il 27 gennaio 2025, atto che ha permesso il recupero di 20 milioni di euro di finanziamento. L’Ateneo ha potuto così procedere con la pubblicazione della procedura per l’affidamento dei lavori, che si è chiusa lo scorso 20 giugno. I lavori interesseranno una superficie di 8.094 metri quadrati che saranno in grado di ospitare:
■    I Dipartimenti di Scienze della Comunicazione e di Scienze Politiche, con i relativi Corsi di Laurea;
■    Le strutture laboratoriali dell’Università degli Studi di Teramo;
■    Le Associazioni culturali della Città di Teramo;
■    Un Polo museale sugli Istituti manicomiali e sui relativi Archivi;
■    Un Centro di formazione artistico per i portatori di disabilità mentale lieve “Arts for Brain”.
 

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha fatto il punto, questa mattina, a Teramo sulla riqualificazione dell’ex Ospedale psichiatrico, uno dei complessi storici più significativi della città, destinato a diventare un nuovo polo culturale, formativo e istituzionale.

Il progetto prevede il recupero degli edifici e degli spazi esterni, che ospiteranno funzioni accademiche, laboratori, servizi e attività culturali, restituendo alla città un luogo strategico per lo sviluppo culturale e sociale.

"Con questo intervento - ha dichiarato Marsilio - proseguiamo il percorso di recupero delle grandi strutture storiche del territorio, rendendole nuovamente funzionali e al servizio dei giovani e della comunità".

Il Presidente ha sottolineato l’importanza strategica del complesso. "Si tratta di un’area estesa, con caratteristiche uniche, che funge da porta d’ingresso al centro storico - ha detto Marsilio - Negli anni, ha perso funzioni e vitalità, anche a causa del sisma del 2016-2017. Oggi possiamo finalmente avviare un primo lotto concreto dei lavori, un vero punto di svolta".

Marsilio ha ricordato come le risorse provengano dall’Accordo di Coesione firmato con il Presidente Giorgia Meloni e ha sottolineato la necessità di una gestione accurata della gara d’appalto.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Direttore Generale della ASL, Maurizio Di Giosia. "Non va dimenticato - ha sottolineato - che questo complesso apparteneva alla ASL. La disponibilità e il supporto della Direzione Generale sono stati fondamentali per far partire il progetto e per evitare che restasse fermo. Grazie al loro impegno, siamo riusciti a riportare alla luce un patrimonio storico che rischiava di rimanere abbandonato"..

Marsilio ha, inoltre. ricordato la collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo. "Ringrazio il Rettore e l’Ateneo per il lavoro condiviso - ha affermato - abbiamo concentrato le risorse su questo intervento senza lasciare incompiuti altri progetti, come lo sviluppo della Facoltà di Veterinaria".

Il Presidente ha, infine, evidenziato il contesto storico degli ospedali psichiatrici. "Il recupero di strutture come questa non riguarda solo Teramo. La chiusura degli ospedali psichiatrici negli anni ’70 ha eliminato barriere e luoghi di segregazione, ma ha lasciato senza una destinazione edifici complessi e importanti. Oggi valorizzarli in modo moderno - ha concluso - è un segnale di responsabilità e di attenzione verso la comunità».

L’investimento complessivo sull’ex Ospedale Psichiatrico, insieme ai 18 milioni destinati al raddoppio della Facoltà di Veterinaria, ammonta a 38 milioni di euro, rappresentando uno dei più significativi interventi di rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio pubblico nella storia recente della città di Teramo. 

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