TAR Abruzzo n. 504/2025.
L'intervento del consigliere regionale del partito democratico, Dino Pepe è la sintesi di ciò che sta accadendo tra il vertice dell'Atc Vomano, del presidente Franco Porrini, la squadra ricorrente, la politica regionale, gli uffici, la sentenza del Tar e altri esposti che si aggiungeranno nelle prossime ore e che potrebbero toccare la Corte dei Conti e il regime penalistico.
Lo stesso assessore regionale, Emanuele Imprudente nella replica al consigliere Pepe è apparso in forte imbarazzo.
Guardate https://www.youtube.com/watch?v=yPQM6vSxMTY
Per Porrini vige il criterio della scelta. Ha ricordato-in una recente conferenza stampa- come la sentenza del Tar si baserebbe su di un regolamento oramai abrogato ma che l'avrebbe fatta rispettare. " Come ATC, non condividiamo la decisione nel merito, e per tale ragione abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato. Tuttavia rispettiamo la sentenza, applicandola nella prossima assegnazione dei distretti" .
Porrini aggiunge " Curioso constatare che le squadre presenti non abbiano nessuna raggiunto gli obiettivi, qualcuna addirittura con zero abbattimenti per un totale complessivo di circa 30 sui 150 richiesti. Dobbiamo pertanto, nostro malgrado procedere alla loro esclusione nel corso del prossimo Consiglio, in base alla disposizione firmata dalla dirigente del settore caccia della Regione, dott.ssa Antonella Gabini. Sottolineiamo che detta disposizione è già nota alla Polizia Provinciale di Teramo".
Il Tar sentenzia la restituzione del distretto di caccia A9 alla squadra “Lotaresco 2006” guidata da Nico Di Pasquantonio ma secondo Porrini non avrebbe raggiunto gli obiettivi di abbattimento. Quindi nonostante la sentenza del Tar non andrebbe confermato.
Lana caprina o urticose setole gestionali?
Gli uffici regionali hanno espresso i 15 giorni di tempo per dare seguito all'esecuzione della sentenza del Tar.
Quindici giorni scaduti da settimane.
Segnali di fumo? Nessuno.
Lo stesso Pepe ha citato l'immediata applicazione della legge del 28 gennaio 2004 art 32. " 10. In presenza di violazioni alle prescrizioni di legge o gravi inadempienze ai compiti di cui all'articolo 28, la Giunta regionale, attraverso il Dipartimento competente in materia di caccia, diffida il Comitato a provvedere assegnando un termine di sessanta giorni. Qualora il Comitato non adempia, il Dipartimento competente in materia di caccia provvede alla nomina di un commissario ad acta per l'adempimento da assolvere. ([51])10-bis. In caso di impossibilita' di funzionamento dell'ATC la Giunta regionale provvede allo scioglimento dell'organo e alla nomina di un commissario straordinario per la durata di massimo sei mesi entro i quali si da' corso alle procedure per il rinnovo degli organi dell'ATC. Il Presidente e i componenti responsabili delle violazioni non possono essere nuovamente designati".
Dove fallisce l'arte della mediazione, sopravvive quella delle denunce.
Da una parte il Consiglio di Stato, dall'altra parte la Corte dei Conti e la Procura.
Perchè?
Commenta