Questa mattina, dopo una commovente visita commemorativa al cimitero monumentale delle vittime del Vajont, insieme al mio collega Roberto Padrin abbiamo sottoscritto un patto di amicizia tra il Comune di Teramo e il Comune di Longarone.
Non un mero atto formale, ma l'unione di due comunità che si riconoscono nella memoria condivisa, nella solidarietà e nella volontà di costruire insieme il futuro.
Teramo e Longarone sono unite da storie segnate dalla sofferenza e dalla capacità di rialzarsi. Dal Vajont al cratere sismico dell’Appennino centrale, sappiamo cosa significhi affrontare la perdita, lo spaesamento, la fatica della ricostruzione.
Ma sappiamo anche quanto possa essere forte il legame che nasce da esperienze condivise, dalla cura reciproca, dalla consapevolezza che nessuna comunità è sola quando sceglie di guardare avanti con dignità.
Questo patto di amicizia, con le azioni che ora lo renderanno vivo, rappresenta una straordinaria opportunità per tutti noi, costruendo nuovi ponti tra le nostre due comunità.
Ponti che partiranno dalle scuole, con incontri e progetti che riguarderanno sia la promozione culturale della memoria condivisa sia lo sviluppo di scambi formativi sulle attività dei rispettivi istituti d’eccellenza del territorio.
Grazie a chi ha reso possibile tutto questo e a chi ha creduto in questo legame e lo ha coltivato con dedizione. Un pensiero particolare va ad Andrea Di Antonio, concittadino che ha saputo unire percorsi e persone con grande passione e competenza.
Oggi è una giornata importante per le nostre due comunità. Da qui nasce un’amicizia che non cancella il dolore, ma lo trasforma in responsabilità, cura e speranza.
Viva Longarone, viva Teramo, viva la nostra amicizia.
Gianguido D'Alberto
Sindaco di Teramo
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