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La " setta" di Campli. Attraverso il sesso si arrivava alla energia sacra. Il racconto...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Sono ancora due le parti offese ascoltate nell'udienza di ieri pomeriggio presso il Tribunale di Teramo, per il processo a carico di Pietro Tamburella e Valeria Ficarra, presidente e segretaria della comunità spirituale di Campli "Umani in divenire", imputati per violenza sessuale nei confronti di 11 parti civili.

 I due, difesi dagli avvocati Giampaolo Magnanimi e Lauro Tribuiani, sono stati rinviati a giudizio su richiesta del sostituto procuratore Silvia Scamurra. Secondo l’accusa, in concorso tra loro avrebbero attuato “un collaudato schema comportamentale in cui rituali pseudo-religiosi dissimulavano vere e proprie aggressioni di natura sessuale”.

Nell'udienza di ieri due ragazze hanno raccontato di aver frequentato la comunità negli anni passati. Una di loro avrebbe subito i presunti abusi, sempre con la stessa tecnica: quella della induzione. Una violenza che avverrebbe senza costrizione fisica, ma attraverso particolari riti posti in essere dai due imputati, noti per la divulgazioni di filosofie in materia di radionica, figure archetipe, esoterismo, olismo, chakra e kundalini. La ragazza ha raccontato poi di aver subito da Tamburella una sorta di asfissia: attraverso una mossa particolare l'uomo avrebbe fatto pressione sulla sua gola facendole perdere i sensi. È stato a quel punto che la ragazza si sarebbe ritrovata inconsapevolmente senza vestiti sul letto. Secondo il racconto della vittima, Tamburella con l'aiuto di Ficarra, cercava di inculcarle che attraverso il sesso avrebbe raggiunto una certa energia sacra: aveva infatti ricevuto dai due imputati il testo "Il manoscritto Maddalena", di Tom Kenyon e Judi Sion, che propone l’ipotesi che Maria Maddalena fosse non solo una discepola di Gesù di Nazareth, ma anche sua compagna rituale o partner sacra, e che insieme condividessero un percorso di “relazione sacra” capace di trasformare spiritualmente le persone. Attraverso il sesso, racconta la vittima, si sarebbe sprigionato questo stesso livello di sacralità.

L'altra ragazza, invece, ha raccontato di due episodi in cui si è ritrovata inaspettatamente di fianco nel letto lo stesso Tamburella, riuscendo però a rifiutare qualunque tipo di induzione. In questo caso la ragazza conosceva l'imputato già da molto tempo, da quando aveva 11 anni, poichè figlia di un'altra parte offesa già ascoltata, che sarebbe stata invece vittima di un vero e proprio abuso sessuale. La ragazza aveva deciso di trascorrere circa 40 giorni ospite della casa dei due imputati, proprio in virtù di questa conoscenza che la portava a reputare Tamburella come una sorta di zio o amico di famiglia.

A dicembre saranno ancora due le parti offese. Tutte sono rappresentate dai legali del CeSAP – Centro Studi sugli Abusi Psicologici – gli avvocati Paolo Florio e Donatella Casini. Le vittime si sono rivolte all’associazione, con sede in provincia di Bari e presieduta dalla psicologa Lorita Tinelli, che da anni si occupa della prevenzione e del contrasto agli abusi su tutto il territorio nazionale.

La maggior parte delle vittime che figurano in questo proccesso, sarebbero state scelte in base alle “condizioni di vulnerabilità fisicopsichica” in cui si trovavano e sarebbero state adescate “abilmente in internet attraverso una piattaforma denominata TARDIS”, come riportato nel fascicolo dell'accusa.

L’impianto accusatorio fa riferimento a numerosi episodi: in molti avrebbero donato ingenti somme di denaro per sostenere la comunità, mentre altri hanno raccontato di violenze subite dopo aver disobbedito a ordini come “ostentare il preteso sorriso” o fissare incessantemente la luce del sole. Alcune punizioni inflitte, secondo l’accusa, avrebbero avuto lo scopo di instillare un atteggiamento di soggezione e sottomissione nelle vittime.

N.S.

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