Ecco come è stata ridotta Fonte della Noce a Teramo.
"Lo storico Mutio dè Muzji ha narrato, con dovizia di particolari, tutti gli accadimenti del soggiorno della regnante e della sua corte, tra i quali la visita alla Fonte della Noce.
Secondo quanto riportato dal Muzji, Giovanna d'Aragona rimase particolarmente colpita da queste acque, limpide e fresche, ed ordinò di allestire il banchetto di una cena, allietata da musici e danzatori, da consumare presso l'area della fontana.
«Si trattenne la Regina in questa Città per lo spatio di cinque giorni, dove hebbe grandissimo gusto, e soddisfazione, havendo visitate tutte le Chiese, e Reliquie, che in essa vi sono, et havendo anche per gusto voluto andare a vedere l'Acquaviva luoco di molto spasso in questa Città per li molti herbaggi, et acque limpide, che vi sono, che la regina, e tutti quei Signori, che l'accompagnavano si hebbero gran gusto, le fu anche dalla Città fatta una cena alla fonte della Noce che ricevé gusto mirabile».Mutio dè Muzji, Storia della città di Teramo, 1588
Lo storiografo Nicola Palma, riprendendo dalle parole del Mutji, ha tramandato anch'egli i particolari dell'allestimento per il banchetto voluto dalla regina d'Aragona nel secondo giorno della sua presenza a Teramo. Per accogliere il convivio della sovrana, i Signori del Reggimento composero intorno alla fonte due boschetti di piante e di rami intrecciati di pioppi che ombreggiassero e rendessero più dilettevole lo spazio. Un boschetto fu sistemato tra la fonte e le mura della città, mentre l'altro nell'area più a destra del perimetro. Nei due albereti, così ricostruiti, si nascosero i musici e 12 danzatori, vestiti «alla moresca», che con varie uscite intrattennero i commensali. Furono, inoltre, formate due fonti artificiali, una in cui scorreva copiosamente l'acqua e nella seconda del vino rosso.Giovanna d'Aragona ebbe una tavola separata, rispetto al resto dei cortigiani del suo seguito, in cui desinò con sua figlia. La reale comitiva rimase presso la fonte fino al calar della sera.
A ricordo di questo evento, una lapide che reca scolpite le parole della descrizione del Muzji, è stata posta in occasione del quattrocentesimo anno dalla visita della sovrana".( fonte W).
Oggi, Fonte della Noce si presenta imbratta con scritte volgari e senza talento, accanto all'abbandonato centro Diurno dell'asl di Teramo.
Dal 2016 il comune di Teramo non ha mai formalmente chiesto all'asl di Teramo, la destinazione d'uso di un immobile lasciato senza cura e rispetto.
Ci scrivono " Buongiorno Falconi, volevo segnalare una situazione di pericolo e degrado in via Fonte della Noce, presenza di siringa senza protezione sul muretto di contenimento (qualche bambino potrebbe prenderla) Ipotizzo che ce ne siano altre tra i rovi, il comune dovrebbe bonificare l'area. "
Oggi Fonte della Noce è ridotta in questo modo
https://www.youtube.com/watch?v=R0qFHe5ZYkM
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