C'è un progetto della nuova Casa di Comunità di Roseto che risale al 2018 e poi 2019 dell'epoca di Fagnano. Siamo nel 2025 e ancora lontana la luce che dovrebbe portare alla copia del poliambulatorio, si spera. Gli ospedali di Comunità sono una risorsa ben collaudata nelle regioni virtuose con l'Emilia Romagna o la Lombardia. Ciò che stona in un Abruzzo da crisi sanitaria, in una Teramo che è in attesa del nuovo ospedale, la vera e propria annuncite cronica.
Le foto delle inaugurazioni dei cantieri con i caschetti senza le scarpe antinfortunistiche sembrano generate da una basica intelligenza artificiale senza visione e prospettive.
Ci rende emotivamente fragili come le Cittadelle. La Cittadella della politica, richiama una casta di destra e di sinistra.
Tutto si può comprendere anche la cultura della propria immagine ma la Sanità non ha veli ma le trasparenze del quotidiano. Il Re in sanità è veramente nudo, si è raffreddato gravemente e con poche possibilità di essere rianimato. La comunicazione sociale è mutata ma la politica fa fatica a stare al passo.
Andrebbe inaugurata la fine di un cantiere ma soprattutto andrebbe inaugurato il miglioramento delle liste di attese, della attesa di una operazione essenziale, l'accesso alla giusta cura, lo stesso tempo di un medico pubblico da quello che esercita l'attività privata, l'innalzamento dell'offerta sanitaria, le nuove assunzioni di medici e operatori sanitari.
La vera cultura della Sanità fa la differenza nella prevenzione e nella cura tra la vita e la morte.
Appunto.

Commenta