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Teramo. Truffe agli anziani – tecnica del finto maresciallo – in tre finiscono nella rete dei Carabinieri

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Ieri sera in Teramo i Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Teramo hanno tratto in arresto tre persone provenienti da fuori provincia per il reato di truffa aggravata.  
Infatti nel precedente pomeriggio una settantasettenne di Teramo veniva contattata sulla propria utenza telefonica fissa da un sedicente maresciallo dei carabinieri il quale, comunicandole che suo figlio si trovava in stato di fermo presso una caserma dei carabinieri a seguito dell'investimento di una persona anziana e che questa versava in gravissime condizioni di salute all’ospedale, le chiedeva il pagamento in contanti di euro 12.000 per liberare il figlio. La vittima, che aveva recentemente partecipato ad incontri informativi della campagna “consigli contro le truffe agli anziani” promossi dal Comando Provinciale Carabinieri di Teramo sul territorio della provincia, inviava messaggio whatsapp sull’utenza telefonica di un maresciallo in servizio alla sezione operativa con scritto “sono al telefono con truffatori, aiutatemi”. I militari della sezione operativa intervenivano tempestivamente posizionandosi sia all'interno che all'esterno dell'abitazione dell'anziana riuscendo a bloccare uno dei tre all’interno dall'abitazione dopo che si era introdotto ed aveva ricevuto i monili e denaro contante dall'anziana, mentre i complici venivano bloccati fuori dall'abitazione, in attesa del ritorno del loro “compare”, a bordo di una autovettura presa a noleggio. A seguito di immediata perquisizione veicolare e personale, venivano recuperati la somma contante di euro 2.500 e preziosi in oro per un peso complessivo di 850 grammi, restituiti alla vittima. L’autovettura in uso ai malviventi veniva sottoposta a sequestro unitamente ai telefoni cellulari utilizzati dagli stessi. Il PM di turno alla Procura della Repubblica di Teramo, disponeva il trattenimento degli arrestati nelle camere di sicurezza dell’Arma, in attesa di rito direttissimo previsto per oggi. Il Giudice del Tribunale di Teramo dopo aver convalidato l’arresto ha accettato il patteggiamento dei tre condannandoli ad una pena di mesi quattro e 800 euro ciascuno.
Sul conto degli stessi è stata avviata la procedura per l’adozione di una misura di prevenzione che li allontani da questa provincia non avendo alcun interesse né di tipo lavorativo né affettivo.
Anche nell’episodio odierno è servita la strategia di prevenzione promossa dal Comando Provinciale Carabinieri di Teramo che già da tempo in modo strutturale porta avanti varie iniziative quali:
-    Riunione nelle Chiese, nei centri ricreativi per anziani;
-    riunioni con i direttori degli uffici postali della provincia al fine di captare persone sospette che accompagnano anziani a prelevare ingenti somme di denaro;
-    presenza dei comandanti di stazione all’interno degli uffici postali, nei giorni di pagamento della pensione, al fine di interloquire con gli anziani per metterli in guardia dalle truffe;
-    Presenza dei comandanti di stazione nella fase iniziale delle riunioni condominiali per parlare dell’argomento;
-    incontri nelle scuole per parlare di questo fenomeno e creare un patto generazionale tra i ragazzi e i propri nonni;
-    accordo con la ASL di Teramo e la ditta  “Trade Service” , concessionaria esclusiva  per la pubblicità nelle aree interne dei Presidi Ospedalieri di Teramo, Atri, Giulianova e Sant’ Omero,  per trasmettere  lo spot dell’Arma dei Carabinieri    contenente alcune precauzioni da adottare che  ha la  durata di 1 minuto e viene  passato 150 volte al giorno dalle ore 07.00 alle ore 22.00  in contemporanea su un  circuito di n° 33 monitor informativi/pubblicitari installati nelle aree di maggiore transito e attesa all’interno dei Presidi Ospedalieri di Teramo e provincia;
-    accordo con il Comune di Martinsicuro e Tossicia per la trasmissione del medesimo spot informativo nei totem digitali presenti nel territorio. Tale iniziativa si sta estendendo anche ad altri comuni;
-    affissione in esercizi pubblici e commerciali che si sono resi disponibili della locandina circa i consigli contro le truffe agli anziani edita dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
In seguito saranno messe in campo altre iniziative che hanno sempre lo scopo di pubblicizzare il fenomeno ed accrescere e rafforzare la “rete sociale” per la protezione delle persone anziane da tali reati. 
Questa strategia preventiva sta funzionando anche in virtù del ruolo fondamentale assunto sull’argomento   dagli organi di stampa locale che non si sono mai tirati indietro nel pubblicizzare ogni iniziativa dei Carabinieri, di fatto raggiungendo un numero importante di persone quindi facendo emergere il fenomeno.  Pertanto anche in questa circostanza si ricorda che: nessuna Forza di Polizia, ente, assicurazione etc. chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare una assicurazione o un debito etc. Nei casi dubbi è sempre consigliabile prima di intraprendere qualsiasi iniziativa contattare il 112, ovvero rivolgersi ai propri congiunti, a un conoscente o a un vicino di casa e mai cedere alle richieste. 
Inoltre qualora dovessero arrivare delle telefonate da parte di sedicenti forze di polizia che invitano a recarsi in caserma, chiamare sempre il 112 e chiedere spiegazioni sulla convocazione. In seguito a telefonate di tale tipologia, dove il  proprio telefono risultasse isolato, ovvero l’interlocutore non chiude la chiamata, rivolgersi a un vicino di casa   o comunicare all’interlocutore la propria intenzione di rivolgersi alle Forze dell’Ordine.

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