Senza parole. Abbiamo letto il comunicato stampa sui lavori nel lungo di fiume di Teramo. Chi conosce passo dopo passo, ogni pietra e buca del lungo fiume si sarebbe aspettato il rifacimento della parte alta del Vezzola con un tratto senza manutenzione dai tempi di Sperandio e il tratto finale della Cona che oramai, nonostante un po' di breccia è diventato quasi impraticabile a piedi.
Si sarebbe aspettato un accordo quadro con l'asl di Teramo per conoscere le reali intenzioni dell'azienda sanitaria sulla gestione dell'edificio ex diurno anche per dare vitalità a una zona che d'estate e non solo, diventa luogo di facile spaccio per la vicinanza con il centro storico. Si sarebbe aspettato una riqualificazione ambientale con il divieto di parcheggio e i relativi controlli nel tratto di via Nicola Dati, la Cona e della Fonte della Noce, zone diventate solo angoli di sosta che servono il tribunale e il centro. Invece? Si segue il percorso della Fiera dell'Agricoltura e qualcosa in appendice. Visione ambientale e urbanistica? Invitiamo gli assessori di riferimento a passeggiare con noi per tutto l'anello e a prendere appunti. Senza auto. I parcheggi abusivi sono pieni.
Comunica Stampa.
La giunta comunale, nell’ultima seduta, ha approvato il progetto esecutivo relativo al secondo lotto dell’intervento di valorizzazione del parco fluviale. Un intervento dell’importo di 600.000 euro, su un totale di 1.2000.000 euro finanziati in parte con fondi comunali e in parte sui fondi per lo sviluppo urbano sostenibile, che prevede il completamento della pista ciclopedonale, con il rifacimento del tracciato in terra stabilizzata, e la sistemazione dei nodi di accesso al parco dal centro storico.
In particolare, con questo secondo lotto, saranno individuati e segnalati in maniera precisa gli accessi in via del Vecchio Mattatoio, Ponte San Ferdinando e Fonte della Noce, che dal centro conducono ai “nodi” sul parco del Ponte degli Impiccati, lungofiume Vezzola, via Maestri del Lavoro e Fonte della Noce, e l’installazione di appositi totem informativi.
La filosofia che ispira il progetto complessivo, elaborato dallo studio di Architettura Ca.Se Atelier in collaborazione con lo studio di Architettura del Paesaggio LAR tenendo conto delle indicazioni dell’amministrazione comunale, è quello di rendere il parco una città verde nella città, considerandola e valorizzandola come vera e propria infrastruttura ambientale, sulla base di una visione orientata alla riqualificazione complessiva e organica del parco fluviale che, avviata negli anni scorsi con l’ex Assessore Martina Maranella sta trovando piena continuità e sviluppo.
“Con questo secondo lotto andremo a completare un progetto di particolare valenza, che si inserisce nel più generale programma di rigenerazione urbana della città che questa Amministrazione sta portando avanti fin dal primo mandato – commenta l’Assessore con delega alla rigenerazione urbana Graziano Ciapanna – l’obiettivo è quello di promuovere sempre più il parco per la sua valenza strategica sia per quanto riguarda l’aspetto ambientale, rappresentando un polmone verde di inestimabile valore, sia per quanto riguarda la sua funzione di cerniera tra diverse aree della città. In questi anni abbiamo investito molto sul parco fluviale, riqualificandolo e valorizzandolo anche come teatro naturale con numerose iniziative e proseguiremo convintamente su questa strada, anche in virtù della sua centralità all’interno del processo di rigenerazione urbana della città”.
Soddisfazione viene espressa anche dall’Assessore con delega alle politiche ambientali, climatiche, energetiche e di sviluppo sostenibile Graziella Cordone.
“Il primo lotto dei lavori ha interessato tre aree dell’anello verde, quella del Vecchio Mattatoio, di Ponte a Catena e di Via Vecchia, dove sono individuati e segnalati in maniera puntuale i tre accessi che dalla città conducono ai nodi sul parco e realizzati il primo tratto di pista ciclopedonale in terra stabilizzata e le due casette – ricorda Cordone – ora con questo secondo lotto andremo a completare un progetto strategico il cui obiettivo è quello di valorizzare il parco in tutte le sue potenzialità. Un parco che oggi, grazie a questa amministrazione, è finalmente interamente fruibile da parte della cittadinanza e posto in reale connessione con il resto della città”.
Foto di repertorio.
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Commenti
ma la polizia locale esiste a Teramo?
Ciao Giancarlo, volevo solo aggiungere e provare ad invitare qualche responsabile dell'amministrazione a fare una passeggiata appena fa buio su tutto il lungofiume, io personalmente provo tanta rabbia e tanta angoscia.
La terra stabilizzata va ovunque. Dietro ai campi da tennis dell'Interamnia se piove è solo fango.
c'è da dire che diverse segnalazioni sono state fatte anche ai vigili urbani , senza riscontro.
E dal ponte a catena alla Cona (un obbrobrio)?
Ci credo e dove si dovrebbe parcheggiare e tutto a pagamento non si può spendere ogni mese 100 euro per i parcheggi a pagamento ho sprecare ancora più soldi in benzina girando alla ricerca di un parcheggio non a pagamento io ho speso 600 euro per un monopattino super sicuro con luci frecce ammortizzatori ruote da 12 pollici e adesso dovrei passare sulla strada a 20 km orari con la paura che un'auto mi mette sotto perché il monopattino non può andare su una pista ciclabile mai vista una legge più idiota così non credo che ci saranno meno incidenti anzi molti di più se si continuerà ad usare i monopattini come prima ...a proposito forse non tutti sanno che i monopattini sono fatti per le pianure in salita perdono quasi del tutto potenza e per salita intendo al massimo 25 %per monopattini da mille euro quelli a noleggio per intenderci sono giocattoli inutili e iguidabili non c'è paragone con altri tipi molto più sicuri ..volevo solo dire la mia non si può fare una legge appena si presenta un problema ma bisognerebbe studiare bene il problema così si fanno più danni che altro ..adesso anch'io dovrò parcheggiare lungo il parco fluviale visto che la mia jeep è lunga 5 metri e consuma tanto perché girare al parco lo trovo subito un posto anche in mezzo all'erba visto che non posso più usare il monopattino
I Teramani non vogliono camminare a piedi, suv e BMW inquinanti da tutte le parti, non riescono a fare nemmeno 2 km a piedi, Teramo la città dei macchinoni, dei cani e dei bar