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Teramo, i libri, i librai, la politica, i lettori e la Mondadori...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Ci sono parole che la Politica non dovrebbe pronunciare.
Ci sono parole che i politici in soccorso di altri politici non dovrebbero confermare.
Ci sono parole che non dovrebbero essere lette.
Christian Simonella della libreria "Tempo Libero" è un eroe.
Antonio Topitti della libreria "Sapienza" è un altro eroe.
Corso Cerulli e San Giorgio a Teramo.
Continuano a vendere libri e storie teramane, romanzi di teramani e storie locali, editoria piccola e grande, nel senso di copie e non di letteratura.
Il Primo libro di Paolo Di Sabatino che ho acquistato ieri e l'immenso universo del Professore Elso Simone Serpentini.
Ci sono parole che un libraio che lavora da solo tutto il giorno con i pensieri della notte, non dovrebbe pensare ma poi accade che il confronto venga fuori dai numeri.
Christian racconta dei suoi 30 mila euro annui di affitto per 90  metri quadri, contro la nuova Mondadori che in via  Carducci affitterà i locali della Provicnia di Teramo per 27 e 600 euro al cospetto di undici vetrine e 220 metri quadri di area vendita.
Un confronto spietato che non poneva in dubbio la regolarità della gara, il Presidente Di Sabatino e i Dirigenti rimangono l'unica seria garanzia, ma diventava un ulteriore grido di dolore.
La differenza e la difficoltà di un giovane imprenditore.
Mi sarei aspettato un altro tono oltre alla velata minaccia di querela del Presidente Di Sabatino e dal moto sarcastico del consigliere Verna che ricordava il suo stretto rapporto con Amazon.
La politica che querela e che invita a non acquistare in un locale della propria Città?
Maurizio Verna è stato mai a una presentazione nella libreria Tempo Libero?
Ha mai assaporato quell'aria di vita e confronto?
Ha mai parlato con Topitti senza le ragioni politiche?
Oltre al baffo c'è molto di più...
Ieri, ho toccato quei libri, ho parlato con Christian, mi consigliava, sono anni che ci raccontiamo di passaggi, quarte di copertina, occasioni.
Ho acquistato un testo del Professore Serpentini sulla storia del nostro teatro, ( primo omaggio Natalizio in cassaforte), Tienimi dentro te, di Paolo Di Sabatino e un capolavoro che sto leggendo con l'ansia da prestazione, di Giordano Meacci, "Improvviso il Novecento" Pasolini professore.
Domani il Mio Presidente Di Sabatino dovrebbe andare da Christian e acquistare un bel romanzo, dopo un nutrito caffè e il buon Maurizio Verna dal suo Topitti e acquistarne almeno due, senza caffè in omaggio.
Può ordinarlo da Amazon.
La politica dovrebbe comprendere le sfumature del quotidiano. 

Per il resto benvenuta alla Mondadori, alla Feltrinelli e a tutti i libri del mondo.
La lettura consapevole è una droga che crea indipendenza.

 

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Commenti

Mi rammarico dell'introduzione indecorosa di pochissimo spessore  e di indubbio  bassofondo politico della ricerca incondizionata di approvazione e auto esaltazione del presidente della provincia di Sabatino che ha stonato e imbrattato l'anima umile e rispettosa e il senso di umanità che Paolo di Sabatino é riuscito a contagiare alla presentazione del suo libro

Ho letto su facebook la risposta del presidente della Provincia e l'ho trovata davvero esagerata e maleducata. Minacciare in quel modo una querela denota una scarsa capacità di confronto con idee e critiche dei cittadini.
Ti sei dimenticato l'unica vera libreria rimasta a Teramo, Empatia: quelli che citi sono negozi dove si vendono libri. E c'è una bella differenza.

A Frank? Sono basito. Empatia l'unica vera libreria rimasta a Teramo? Me tu che librerie frequenti? Citi come unica libreria rimasta un bar con dentro dei libri? La libreria è amore per i libri, spiegazione dei libri, presentazione dei libri. Ti assicuro, credimi se vuoi e se puoi... non dico questo solo perché Empatia è l'unica libreria di Teramo dove NON sono in vendita i miei libri. E perfino l'Eni Cafè di via Po è più libreria di Empatia, perché, pur essendo un bar con in vendita dei libri, ha ospitato eventi letterari, reading di poesia dialettali e in lingua... Onore e merito alle librerie e ai librai indipendenti. Invitiamo le catene di distribuzione libraria a non fare la guerra all'editoria locale e agli autori locali, ai quali è affidata la cultura locale del territorio.

Caro Frank, ma sei proprio "cattivello"...mi presento, mi chiamo Christian Simonella...ci siamo mai conosciuti? Abbiamo mai condiviso assieme la passione per un libro ? Non mi pare...cmq consiglio a tutti di acquistare libri anche in tutte le librerie indipendenti possibili come faccio io...non sai cosa vi perdete a non farlo...le librerie indipendenti sono tutte diverse...le librerie indipendenti emanano un odore particolare...i loro libri sono come bottiglie d'annata di vino un po' impolverate...le librerie indipendenti sono come delle biblioteche in miniatura...le librerie indipendenti sono anche un po' caotiche...le librerie indipendenti sono piene di pacchi...le librerie indipendenti dipendono dal buon senso di tutti...le librerie indipendenti non vanno giudicate a priori ma aiutate.. le librerie indipendenti sono fuori dalle mere logiche di sfida, fidelizzazione e campanilismo...ogni libreria indipendente ha il suo fascino e non vanno confrontate in quanto diverse...tra di loro non esiste competizione ma condivisione di un amore comune...i libri.
Gentile Dott. Falconi, Pongo a lei e a tutti gli altri esperti di informazione e comunicazione, un quesito. Sui blog e sui social, la possibilità di intervento e la libertà di espressione sono uguali per tutti o vale la regola che chi riveste un ruolo politico debba subire passivamente senza poter contraddire, anche con durezza se lo ritiene necessario? Glie lo chiedo perché quando la persona oggetto di critica risponde per le rime sui social , noto sempre, da parte di chi è più avvezzo all'invettiva, una certa permalosità ed una levata di scudi che a me fa spesso sorridere. E veniamo al merito. Per me é un onore essere l'attuale Presidente della Provincia di Teramo (che per tanti sarà anche inutile e da abbattere ma che in realtà resterà pur trasformandosi) per cui sento il dovere di difenderne l'immagine, a maggior ragione quando le critiche non sono fondate. Il Sig. Simonella sul suo profilo ha scritto: "La Provincia di Teramo si è venduta per la misera cifra di 27.600 denari annui." e su quello di Maurizio Di Biagio ha rincarato: "La Provincia di Teramo è come Giuda...si è venduta per pochi denari..." Una comprensibile preoccupazione, che egli non avrebbe avuto se ad aggiudicarsi la gara fosse stata una ferramenta, diventava occasione per una pesante critica all'operato della Provincia, responsabile di aver svenduto i suoi beni ed ammazzato la cultura indipendente. Io non ho assicurato querele per quanto già scritto, bensì ho invitato tutti a "misurare le parole" altrimenti si, avrei rifilato querele. Ho raggiunto il risultato che sapevo. Tutti i commenti successivi, quasi nessuno condiviso da me, sono stati più prudenti e rimasti comunque nell'alveo della continenza, anche se Topitti continua a dare i numeri...inesatti. Quanto alle mie compere librarie, ieri sera, mentre gli amici del Sig. Simonella mi prendevano a pallate su fb, ho acquistato dalla Libreria Tempo Libero, il libro di Paolo Di Sabatino "Tienimi dentro te". Renzo Di Sabatino

 Caro Presidente Di Sabatino, 

conosco bene il linguaggio dei Blogger essendo stato definito da un blogger che ho cresciuto, omossessuale ( che non ritengo un'offesa ma solo un'apposizione lontana dalla mia natura), incapace, venduto, mendicante e potrei continuare a far di elenco.
Continuo a subire minacce, messaggi anonimi e dai vigliacchi, stati di facebook che fanno riferimento alla mia persona.
Tutti amici di amici, grassi esperti di comunicazione, giornalisti vissuti intorno alle briciole della politica, non mi guardo di loro, hanno una vita poco interessante e si occupano del mio quotidiano, non migliorano il loro lavoro e criticano il mio.
In questo caso ho letto in Christian molto altro e non l'eccezione di voler mettere in dubbio la gara pubblica de La Provincia.
C'era preoccupazione, c'era un senso forte di ingiustizia e di un mercato tra pubblico e privato che non si può condividere.
Le ripeto, lei rimane attualmente una vera e propria garanzia.






 

Gentile signor Serpentini, sono Franco Di Battista e da un anno Rachele Palmieri e io ci occupiamo dello spazio dedicato ai libri di Empatia. Vengo al punto: Empatia è una libreria: in un anno esatto abbiamo organizzato undici iniziative letterarie ospitando autori emergenti (Marco Peano, L'invenzione della madre, minimum fax 2015; Mario Toffanello e Laura Pistacchio, L'estate del cane bambino, 66thand2second, 2015; Ho portato sulle spalle mio padre, Armando Minuz, Nutrimenti, 2014); case editrici abruzzesi, come Neo Edizioni che quest'anno ho portato Paolo Zardi in finale al premio Strega con il suo romanzo XXI secolo; una poetessa teramana, giovane e bravissima come Mariagiorgia Ulbar, con Gli eroi sono gli eroi di marcos y marcos e fresca del premio Dessì per la poesia; professionisti dell'editoria, come Riccardo Falcinelli, grafico di fama nazionale che lavora con decine di editori italiani come Einaudi stile libero, minimum fax, Carocci, Newton Compton. Empatia è una libreria e il sei novembre ospiterà Pierfranco Brandimarte e il suo romanzo L'amalassunta, edito da Giunti e vincitore del premio Calvino 2014. Empatia è una libreria, come le altre che ci sono a Teramo, con un suo target, un suo fatturato, e come le altre è sul mercato e che con le altre si confronta tutti i giorni. A questo punto dovrei invitarla a passare da noi per verificare (come ha verificato che non vendiamo i suoi libri), anche a dispetto delle sue affermazioni che trovo altamente offensive nei confronti del lavoro che tutti i giorni facciamo. Ho deciso di risponderle, andando anche fuori tema e di questo mi scuso con gli altri commentatori e con Giancarlo Falconi, perché trovo le sue affermazioni completamente prive di fondamento, palesemente false e, di fatto, errate. Lei non si è limitato a non considerarci, come anche è stato fatto in questi giorni di polemiche - cosa che non ci disturba più di tanto, siamo piccoli ma facciamo la nostra parte, i nostri clienti lo sanno e per questo ci apprezzano - lei ha condensato in pochi righi improperi, inesattezze e un confronto che voleva essere denigratorio: ci spiace per lei ma per farci offendere ci vuole ben altro.
Mi scrive in privato il titolare della Libreria Empatia, precisando, con tono un po' inviperito, che in un anno il suo locale ha ospitato undici iniziative culturali. Ne prendo atto, me ne compiaccio e spero che ne saranno organizzate tante altre. Dice che i suoi frequentatori hanno un target e una connotazione. Ne prendo atto. Prendo anche atto dela conferma che non sono in vendita i miei libri né quelli della casa editrice che mi pubblica. Non ne conosco le ragioni, ma mi auguro che Empatia possa proseguire nelle sue scelte indipendenti e non risentire troppo della logica commerciale delle grandi catene di distribuzione. Aggiungo che in passato la libreria aveva in deposito i miei libri e ospitò alcune mie presentazioni di libri, ma poi in "qualche" passaggio di gestione non fu possibile riprendere tutte le copie lasciate in deposito.
Il cattivo gusto e la sua introduzione di ieri sono da querela!!!!

 Caro Franco, 

non sto qui a difendere nessuno tantomeno il Professore Serpentini che ha solo espresso un parere.
La sua libreria non è stata citata semplicemente perchè non era entrata nella polemica.
Se lei avesse avuto l'accortezza di leggere il Messaggero e La Città, anche gli altri valenti giornalisti hanno riportato la Sapienza e Il Tempo Libero.
Non per una forma di ostraciscmo ma per cronaca. 
Semplice cronaca. 







 

Vado per gradi e ripeto, mi spiace inquinare questo post, ma mi sento in dovere di rispondere: Al signor Serpentini: il messaggio che le ho inviato in privato è uguale, identico a quello pubblicato qui; mi tocca quindi tornare a confutare le inesattezze da lei scritte: in nessun caso ho scritto di essere il titolare di Empatia; mi fa piacere il suo compiacimento, ma di fronte alle sue affermazioni che, ripeto, trovo molto gravi considero più adatte delle scuse No, i suoi libri non sono in vendita da noi: non mi ha chiesto il perché, non vedo perché io dovrei spiegarle le scelte che facciamo in merito a cosa proporre e non vedo perché questo dovrebbe essere un discrimine tra una "buona" e una "cattiva" libreria. Per quanto riguarda le copie non pagate, la informo che Empatia ho cambiato ragione sociale ormai da due anni e mezzo, non c'è stato un passaggio di gestione ma una vera e propria vendita: la invito quindi a rivolgersi a chi di dovere e non continuare con le inesattezze: verifichi, magari chieda, prima di affermare il falso. Al signor Falconi: nessun problema, ripeto: non ci offendiamo con facilità, abbiamo la scorza dura. Come tutti gli altri abbiamo letto delle polemiche, anche sulle pagine de Il Centro e Il Messaggero, ma a differenza di altri non ci sentiamo in alcun modo discriminati forse perché crediamo nella bontà del nostro lavoro e non mettiamo in dubbio la bontà del suo.
Gentile Presidente Io nei miei post su fcb se ho dato dei numeri insesatti in merito alla superficie realmente affittata è stato solo pechè basandomi su quando letto sui mezzi di comunicazione, da persona pratica qual sono , mi son recato sul posto e contanto i passi di circa un metro lineare cadauno ho avuto le seguenti risultanze perimetrali esterne : 15 passi lato via Delfico con rispettive tre imponenti vetrine , 35 passi su via Carducci con rispettive cinque vetrine , 15 passi su via Comi sempre con tre imponenti vetrine . Dall'esterno in linea generale ho valutato che sostanzialmente tutta la superfiche di vendita rientrasse in tale perimetro a forma rettangolare, non ho fatto altro che fare il semplice calcolo di base per altezza per calcolarne l'area. Ovvero 35 miei passi = a 35 m lineari ci rca x per i 15 passi diciamo di altezza. 35 x15 = 525 mq lordi . Valutando muri portanti , divisori vari , eventuali magazzini , servizi vari ,tenendomi stretto ho messo per ircritto pubblicamente che la superficie di vendita era di 400 mq circa , ripeto ritenendo che oggetto dell'asta fosse tutta l'area da Via Delfico e Via Comi . Tu hai chiarito che l'area è di 224 mq ritengo quindi che ne sia stata affittata una metà . Adesso rimane da chiarire quante vetrine sono di pertinenza della superficie interessata.Ciò è importante perchè nei costi di locazione di un locale commerciale sul prezzo al mq incide molto a rialzo se il locale ha una o più vetrine oltre all'ingresso. Nel nostro caso a dir poco ne sono da un minimo di cinque a un massimo di sei, con la tua precisazione il prezzo al mq di fatto è raddobbiato da circa 5,00 € 10,00 €, SEMPRE UN TERZO DI MENO DAI CIRCA 15 € a tenersi bassi dal prezzo di mercato, perchè ripeto a livello commerciale sul prezzo di affitto incide molto la visibilità esterna .Quando su fcb mi hai precisato la metratura io non l'ho contestata ,anzi la ho pure rilanciata nei vari commenti . Per chiudere mi confermi in linea generale che i locali sfitti si aggirano intorno ai 450 -500 mq lordi di cui una metà andranno al franchising Mondadori ? Così sgomberiamo il campo da ogni eventuale equivoco e soprattutto dal dare numeri fasulli. Ciao e buon lavoro ! Topitti
Franco, certi libri vanno a ruba. Continutate con il vostro splendido lavoro.
Gent.mo Renzo Di Sabatino, quel che è successo è successo, e, come normale che sia, non si può tornare indietro. Intanto La ringrazio per aver acquistato il libro di Paolo Di Sabatino, anche se bisognerebbe ringraziare Paolo Di Sabatino per aver scritto il libro che Libreria Tempo Libero ha avuto l'onore di vendere e Lei di acquistare. Ritornando al discorso di ieri, Le volevo dire che inizialmente ho peccato di leggerezza nella forma, ma subito dopo ho spiegato la sostanza delle mie parole senza avere alcuna sterzata come qualcuno ha voluto far apparire. Il motivo per cui molte persone, tra le quali Giancarlo Falconi, l'hanno attaccata è perché Lei si è fossilizzato solo sulla forma senza poi badare alla sostanza di ciò che avevo scritto successivamente. Le faccio presente che non ho mai dubitato della regolarità della gara (qualcuno subdolamente ha voluto far intendere il contrario) ma ho soltanto scritto quello che penso in merito al canone annuo di affitto che non reputo congruo al reale valore dell'immobile da affittare. Ed infatti lo avevo rapportato pubblicamente a quello che io invece pago in Corso Cerulli 53 ( locale di 89 mq a 30000 l'anno ). Avrei ugualmente criticato anche se il locale in questione fosse stato destinato ad altre attività commerciali così come ho fatto per i locali comunali ex Oviesse. Detto ciò, vorrei finirla qui senza ulteriori e inutili polemiche. Cordialmente, La saluto.
Nell'interesse di tutti , oltre che per scomberare il campo ad ogni ipotetica voce sulla regolarità giuridica dell'asta ma anche sulla regolarità etita, è possibile far conoscere alla città di Teramo in quante ditte hanno partecipato al bando di gara per l'affitto dei locali in questione ?
Quanto mi manca la libreria Ipotesi... La Mondadori ha già fatto un tentativo in questa città, non mi pare sia finito bene. Sosteniamo le librerie indipendenti!
gentile Giancarlo tu scrivi " la differenza e la difficoltà di un giovane imprenditore" e commenti "non per forma di ostracismo ma per cronaca. semplice cronaca." per semplice cronaca dal tuo blog, un tuo assiduo collaboratore e/o opinionista da dei "ladri" ad altri giovani (giovanissimi) imprenditori, e scrive che l'unica non libreria che NON vende i suoi libri (aggiungerei sti) è quella gestita da dei giovani (giovanissimi) imprenditori. semplice cronaca. bilancia: dal 23 settembre al 22 ottobre.

 Krafka secondo me si sta esagerando.
Non ho letto nessuna definizione di ladri o quant altro.
Il Blog è di chi ama scrivere e leggere.
Anche vostro.
Ospiterei volentieri vostre recensioni o altro, in modo assolutamente gratuito.
Le ricordo che esiste lo strumento della querela che non va minacciata ma depositata.
Esiste anche quello della contro querela.
Tutto verrà archiviato e servirà ad intasare la macchina della Magistratura.
Gli uomini litigano, fanno le guerre,  quando molte volte basterebbe un buon caffè o una tazza in compagnia per darsi una mano.
Fate Vobis. 











 

Banca dati delle quotazioni immobiliari -Agenzia delle Entrate RisultatoRisultato interrogazione: Anno 2015 - Semestre 1 Provincia: TERAMO Comune: TERAMO Fascia/zona: Centrale/ZONA CENTRALISSIMA: CORSO SAN GIORGIO, PIAZZA MARTIRI, CORSO CERULLI, CORSO DE MICHETTI, VIA CARDUCCI, VIA VENETO, PIAZZA DANTE Codice di zona: B4 Microzona catastale n.: 0 Tipologia prevalente: Abitazioni civili Destinazione: Commerciale Tipologia Stato conservativo buono Valori mq minimo 10.2 Euro/mq mese max 20.00 mq/ mese Mi sembra una polemica sterile : vista la crisi la Provincia ha affittato a prezzo giusto. Ottimo! Considerando anche il pagatore.. Chi è per il Corso Vecchio, forse paga troppo. A 12 euro mq/mese in Zona B4 si trovano tutti i locali che si vogliono...anche a meno... Buona giornata a tutti i librai...e a tutti gli scrittori....grandi e piccoli...
A Elso: parlare di se stesso e dei propri libri quando “non richiesto” dà la misura di come si è. La faccio breve: arcale da ‘sa piant! Non sta a me difendere Empatia: basta semplicemente scorrere l’elenco delle presentazioni che hanno organizzato e confrontare queste presentazioni con quelle fatte negli altri negozi di libri cittadini. Le chiacchiere stanno a zero. Caro Christian, da Tempo Libero sono venuto, ci ho pure comprato 4-5 libri e oggettistica varia perché ritengo che chi vende libri vada comunque supportato, almeno all'inizio. Sinceramente non so che dirti ché criticare qui sopra, nell’anonimato, non ha senso. E poi perché non ho alcuna intenzione di aprire un contradditorio. Tu fai quello che vuoi, ci mancherebbe. L’attività a tua, sai tu cosa vuoi vendere e a chi lo vuoi vendere, quali case editrici trattare e quali no, come improntare la tua attività commerciale (che in quanto tale merita rispetto, sia chiaro). Da lettore, ripeto da lettore e appassionato di libri, penso ci sia un abisso tra Tempo Libero e Ipotesi: cito una libreria cittadina scomparsa non a caso.
Sono d'accordo con Gialcarlo, tra uomini di cultura meglio un caffè... ma la sinergia dalle nostre parti é cosa poco nota. Poi due cose. Intanto, secondo la mia modesta opinione, un libraio indipendente ha il dovere di proporre e promuovere gli scrittori e l'editoria locale... tutta... soprattutto se questi propongono e promuovono la cultura e le tradizioni del territorio e soprattutto se il libraio in questione si ritiene proprietario o collaboratore dell'unica libreria degna di questo nome in città. Poi, per quanto riguarda la politica... si commenta come sempre da sola. Anche in questo caso penso che un politico locale debba promuovere e non affossare la cultura locale, cosa che inevitabilmente accadrà... e quel politico per questo sarà ricordato, con un busto ai Tigli magari! Io, come dice Anto continuerò ad acquistare libri nelle librerie indipendenti, ma mi manca tanto La Scolastica!
Mammia mia quante mattità nei commenti a questo post! Ricapitolando: alcuni librai teramani sbroccano contro la provincia, nella persona del presidente Di Sabatino, ma se avessero avuto prove che la gara per l'assegnazione dell'immobile di via Carducci fosse irregolare, perché non sono corsi a fare un esposto per saperne di più? No, si parte con le parole in libertà, tanto su facebook, quanto ammont pe lu cors: a me non pare proprio la strategia vincente - il vittimismo in questi casi non paga. Che poi basta fare come Czar, documentarsi un po' e riconoscere che la provincia ha fatto una scelta, sicuramente giusta dal suo punto di vista, E come si fa a non essere d'accordo col presidente Di Sabatino quando scrive che se in quel locale fosse stata aperta una ferramenta nessuno si sarebbe esercitato in questa levata di scudi per la cultura a Teramo? E infine, ma dove sta scritto che uno debba per forza scegliere di vendere certi libri? Questa è l'idea di cultura che avete voi? Bianco o nero? O con me o contro di me? Duv' a ite a finì le sfumature, i toni fi grigio, i dubbi che dovrebbero contraddistinguere questo tipo di discussioni? E poi, di quale cultura locale parliamo? Quella promossa da chi presenta libri di revisionismo storico sul fascismo e collabora con associazioni culturali di dubbio? Faciat' ammattì!
Caro Frank, rispetto la tua opinione ma sinceramente non riesco a capire il senso del tuo inutile attacco. Paragonare una libreria nata solo da due anni (Tempo Libero) ad una come Ipotesi ( a cui sono ancora legato nonostante non sia più ) che ha maturato un percorso trentennale iniziato tra l'altro in tempi non di crisi, è totalmente fuori luogo. Chiaramente scelgo io la mia linea editoriale che cmq non ha nulla da invidiare ad altre librerie...e basta vedere la qualita' dei libri proposti nella pagina facebook della libreria. Libreria Tempo Libero è in controtendenza rispetto al mercato perche' vende piu' saggi che romanzi. Mi piacerebbe accostare il tuo nome ad un volto per guardarti negli occhi e verificare la tua onestà intellettuale. Conscio che non si può essere perfetti e che non si può essere congeniali a tutti, ti saluto con la speranza che possa farti cambiare idea.
Questa discussione è così interessante che avevo provato a commentare anche ieri: si vede che il mio intervento si è perso nei meandri del webbe. Allora c'arprove. Trovo molto interessanti i commenti a questo pezzo che sebbene Falconi consideri di cronaca, nella mia opinione di cronaca non ha nulla. Mi fanno un po' sorridere le reazioni allo sbarco di Mondadori nell'immobile della provincia: mi chiedo se questo sbrocco possa essere giustificato e mi rispondo da solo, no. Bene ha fatto il presidente della provincia a richiamare tutti a toni più bassi, anche perché se qualcuno ha dei dubbi sulla regolarità del bando l'unica scelta sarebbe quella di fare un esposto alla procura: che senso ha strepitare così, proprio non me lo spiego, il vittimismo non pare essere la strategia giusta visto che, come giustamente ricordato dal presidente Di Sabatino, se la gara l'avesse vinta Bricofer nessuno avrebbe detto nulla (anche perché l'utente Czar ha dimostrato, in due semplici passaggi, quanto queste recriminazioni siano sterili). Poi c'è sta polemica tra intellettuali e librai: non mi permetto di entrarci, però una cosa interessante c'è. Pare che a Teramo ci sia qualcuno che pensa di potersi arrogare la legittimità di dare patenti: questa è una cosa che trovò odiosa. Eppoi dove sta scritto che un esercizio commerciale ha il dovere, come è stato scritto in un commento, di proporre alcuni libri? Davvero pensiamo che dovere e cultura possano andare a braccetto? O forse così la pensano alcuni, quelli con la nostalgia dell'olio di ricino, quelli che presenziano e presentano e sono coinvolti in iniziative che propongono alla pubblica opinione testi e autori intrisi di revisionismo un merito al periodo più buio della nostra storia: il fascismo. Ecco, io affermo che su questo nessuno deve permettersi di dare lezioni. Buona giornata a tutti.
Auà, per magia è ricomparso pur lu cumment di ieri. Me ne compiaccio (cit).
Lorenzo Siclari o Matteo Siclari ? Questo è il dilemma! Quante inesattezze hai scritto e nemmeno te rendi conto. A mio avviso, il revisionismo storico ti ha tolto la lucidità di giudicare in maniera obiettiva quanto accaduto. Ma non eravate proprio voi gli indignati e i paladini delle giuste cause ? Rabbrividisco...Lo dico e scrivo pubblicamente per l'ultima volta : "Christian Simonella, proprietario di Libreria Tempo Libero, NON È FASCISTA"...che sia BEN CHIARO e non me ne voglia nessuno !!!
Gentile Christian Simonella, mi chiamo Lorenzo Matteo Siclari (sa, anni fa le famiglie ebree ce la usavano a dare il doppio nome ai figli). Non si scaldi tanto, io non ho accusato nessuno, se si è sentito offeso dai miei commenti me ne scuso: ho solo rilevato un dato di fatto citando un avvenimento di cronaca che alcuni mesi fa ha scosso la città. Le auguro una buona giornata e un buon lavoro.
Gent.le Lorenzo Matteo Siclari, anche mio fratello ha il doppio nome (Simone Andrea), mia sorella addirittura tre (Alessandra Maria Azzurra) ed io ne avrei 2 con una virgola tra l'uno e l'altro (Christian, Ernesto)...a questo punto che sia anche la mia famiglia ebrea ? Non mi pare, ma poco conta, perché esula dal discorso. Sarei potuto essere anche di pelle nera ma sono nato bianco, sarei potuto essere "giallo" ma non ho gli occhi a mandorla, oppure "verde" ma sono nato sul Pianeta Terra...ma tutto ciò, ripeto, poco conta...le questioni di razza non mi interessano affatto, anzi, le reputo noiose. Non mi sono scaldato ma ho risposto semplicemente ad un suo commento che in conclusione mi attaccava e, io dico, senza alcun motivo e per di più con affermazioni inesatte e di natura politica opposta alla mia presunta...che poi manco io so con precisione quale essa sia. La mia attività, Libreria Tempo Libero, non ha mai ospitato presentazioni con a tema il "Revisionismo Storico". Quella a cui si riferisce lei (tra l'altro è passato un anno) era un semplice ma veramente semplice romanzo (non me ne voglia nessuno per il giudizio), come tanti altri, scritto da un ragazzo, sicuramente con tendenze a destra radicale e vicino all' Associazione Culturale Nuove Sintesi. Il reale problema, non per me ma per altri e anche vostro, di questa presentazione fu proprio questo, che Libreria Tempo Libero diede spazio a Nuove Sintesi. Su questo discorso mi potrei dilungare ma mi fermo qui in quanto fuori dalle mere logiche politiche locali e nazionali. L'unica cosa che posso dirti è che chiesi alla fazione risentita e indignata di replicare con un proprio evento culturale dove si poteva anche raccogliere qualche fondo per Davide Rosci ma non ho ricevuto picche ma ancor peggio un silenzio tombale. Christian Simonella e la sua Libreria Tempo Libero non ambiscono ad essere riconosciuti come polo culturale della città...la cultura è una parola troppo grande...grande e' soltanto la mia passione per i libri. Cordialmente Saluto
tranquilli, com'è risaputo a Teramo non si leggere, chiuderà i battenti la mondadori con i suoi best seller dell'ultimo minuto e, ahimè, avrà poca fortuna la suddetta libreria che aprì i battenti all'alba della chiusura della più vecchia (e meglio fornita) "Ipotesi". (ma una ricerchina di mercato piccola piccola no??)
Con tutto il rispetto per le ferramenta paragonare i chiodi ai libri a me é sembrata una grande immensa stronzata. Ma non mi meraviglio, quello é il livello.