Quando si parla d'amore la cultura s'inchina come segno di saluto.
L'amore è un t'amo t'ode di un tomo da tenere a mente.
L'amore è un suono tuono a cono che ti giunge al cuore.
Echi lontani.
La sala piena.
Ognuno con i propri silenzi; ognuno con le proprie vite lasciate; ognuno con la propria nostalgia perchè un amore non vissuto non ha il sapore del rammarico ma della saudade.
Blues.
Un canto di dolore.
La voce di Alba Riccioni è calda, pronta, dotta, rusticana; sa di fuoco come il carretto mobile del Bucci colorato, come le foto di Marco Divitini e la luna di Giorgio Cauchi.
Catullo parla con il Professore Befacchia e Cutuli omaggia di luce l'arte.
Si consigliano.
" Dice la mia donna che non sarà di nessuno, soltanto mia, dovesse tentarla pure Giove. Dice: ma ciò che donna dice a un amante, Scrivilo nel vento o nell'acqua che va rapida".
L'aspettativa dell'amore è per Befacchia, un'attesa, l'attesa che si alimenta con se stessa, che si basta e allora il suo Catullo, si ferma, immobile, rapito e racconta di Lesbia " Odi et amo. Quare Id faciam,fortasse requiris. Nescio,sed fieri sentio et excrucior. Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non lo so, ma sento che ciò accade, e mi tormento".
Pensieri rapidi in sala che non sanno di mormorio ma di assonanze e note libere.
Totò e Mina insieme avrebbero ripreso l'amico di Lino, Caio Valerio.
Totò con la Mala femmina " Femmena,tu si’ a cchiù bella femmina …Te voglio bene e t’odio,nun te pozzo scurdà".
Mina con Grande, Grande, Grande " ti odio, poi ti amo, poi ti amo, poi ti odio, poi ti amo…Non lasciarmi mai più: sei grande, grande, grande, come te sei grande solamente tu".
L'amore cos'è?
Befacchia che ricorda Leopardi, il primo vero uomo sulla Luna.
" Il tuo volto apparia, che travagliosa. Era mia vita: ed è, nè cangia stile, O mia diletta luna. E pur mi giova. La ricordanza, e il noverar l'etate.Del mio dolore".
Antonino era nell'aria.
Hikmet e una parte di Troisi.
Doppio funerale vissuto dallo stesso cortile.
" L'Amore è quella cosa che tu stai da una parte, lui dall'altra, e gli sconosciuti si accorgono che vi amate...chest'è".
"Vorrei leggerti un pò...e tenere il segno con le dita".
L'amore a Teramo è un pomeriggio a San Nicolò: l'amore a Teramo è in uno studio medico; dove centinaia di persone sono state rapite dal ricordo di Antonino Daidone, dalle parole di Raffaele, dalle lacrime di Donatella e dal silenzio di Mario.
Il resto è quell'uomo con la sciarpa lunga, le sue eterne timberland, l'abito elegante, il cappotto alle ginocchia mai flesse ma gentili, il fumo di spalle, una più scesa in discesa di quella strada e l'idea di essere una comparsa nel suo eterno film di vita.
L'amore oggi era con noi.
Perchè?
Si sentiva e ci ha fatto bene.

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