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Teramo. L'accoglienza. L'altra faccia della medaglia. Dopo i documenti vogliono rimanere in Città...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Noi continuiamo la notte con pizze, coperte, ascolto e tensioni. La notte come le notti in tante altre città di provincia che si aprono a problematiche di accoglienza senza mezzi e senza preparazione. Teramo non ha un centro di accoglienza notturna ma ha gli uffici che funzionano tra Prefettura e Questura; ha le mense della Caritas e della Multa Paucis, ha la stessa Caritas che in alcuni locali riesce a dare l'assistenza temporanea. Arrivano in furgone, arrivano con i mezzi pubblici ma tutti sanno dove trovare la prima sistemazione a riparo dalle intemperie. L'altra faccia della medaglia? Dopo che hanno risolto i quesiti burocratici, in tempi, vi assicuriamo da primato, chi è ospite in una stanza d'appartamento non vuole lasciare Teramo, bloccando quel sistema di temporaneità che riusciva a dare con fatica le risposte, in un ciclo virtuoso tra chi arrivava e chi ripartiva. Ecco la necessità delle regole e di uno Stato che controlla e verifica. Si rischia, in un prossimo presente, l'implosione. Questa notte erano ancora in undici a dormire per strada. C'erano due gradi. Presto tra problemi di igiene e di salute sarà una emergenza nella emergenza.  Perchè chi ha la documentazione non lascia Teramo e la propria camera?

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Basta non farli entrare e problema risolto.