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L'asl di Teramo e il conflitto d'interessi...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Chiedo aiuto alle vostre capacità di analisi storico, cultuali, sociali, politiche, sanitarie.
Ricapitoliamo tutti insieme.

1) Il Governatore D'Alfonso, ora Senatore e autoimmune senza bisogno di vaccini, come primo atto pubblico si recò a pregare sulla Tomba del compianto Emilio Mattucci.
2) Dopo poco tempo, Maria Mattucci fu scelta come Direttore Sanitario Generale dell'asl di Teramo, lasciando il posto di Direttore Sanitario dell'Ospedale di Atri, ancora da ricoprire di ruolo.
3)La visione Atricentrica ha portato nell'Ospedale validi professionisti come il dott. Paone, il dott. Narcisi e la d.ssa Franzone. 
4) Il consigliere Regionale, Luciano Monticelli, ha benedetto Maria Mattuci molte volte e forse, si pensa anche a una candidatura a sindaco di Atri.
5) La d.ssa. Mattucci è stata confermata alla direzione di Atri a Febbraio.
6) La d.ssa Mattucci è stata nominata direttore f.f  della direzione sanitaria di Teramo e Coordinatore dei presidi il 6 Marzo. ( delibera numero 361 del 6 Marzo 2018.).
7) Vi ricordiamo che a Teramo era facenti funzioni perchè era una UOC  quindi non potrebbe essere nominata senza concorso....
8) La d.ssa Mattucci è stata confermata Direttore Sanitario Generale.
La domanda al caro Direttore Amministrativo Di Giosia e all'avv. Fagnano, manager dell'asl di Teramo, rimane banale nel pieno rispetto di una licenza etica e morale.
Non ravvedete un leggero conflitto d'interessi, in un apicale che gestirebbe la Direzione Sanitaria di due presidi su quattro, coordinatore di tutti e quattro e direttore sanitario generale.
Controllore e controllato?

Fate Vobis....

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Commenti

Spero che si capisca, che uno dei motivi per cui da Teramo emigrano in altre strutture ospedaliere delle eccellenze della nostra medicina ,e che con molta difficoltà si riesce a rimpiazzarli,e' il modo in cui da almeno venti anni,questa struttura viene gestita a livello provinciale e regionale........
E pensare che negli anni 7o/80,nella nostra struttura ospedaliera ,primari e medici di reparto,facevano a spallate per poter venire a prestare la loro opera a Teramo.