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Paolo Cialini...quando un padre muore di fronte la propria figlia...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Impossibile dormire.
Quella scena.

Quella macchia di sangue in viale Orsini a Giulianova non è solo di Paolo Cialini o del suo assassino, ma è nostra.
Dove abbiamo sbagliato?
Nella natura reale dell'uomo animale, l'omicidio è veramente un atto così banale?
Elso Simone Serpentini ha scritto e descritto una miriade di delitti rendendoli letterari ma il dramma che si è vissuto a Giulianova, rimane agghiacciante.
Una figlia e un padre.
Un trauma che segnerà la giovane vita di una bambina per il resto della sua vita.
Si muore per un ideale, per difendere un'inclinazione di pensiero, di etica, sessuale, per fame, per soldi, per guerra e nulla di queste ragioni vale una sola vita umana.
A Giulianova, una figlia ha perso il proprio padre per una precedenza stradale.
Un auto e un furgone.
Due vite umane.
La follia che si scatena in un attimo.
Il litigio che ha preceduto l'omicidio.
Il doppio dolore di una figlia sola nell'abitacolo.
Occhi grandi.
Mani che coprono i sensi per non vedere e sentire.
Quelle urla.
Perchè accettare un duello in presenza del bene più prezioso per un genitore?
Il mio tormento. 

La domanda è anche un'altra..."Quanti mostri esistono coperti e difesi dall'omertà cittadina?".
Poi altre questioni.
Quante violenze non vengono denunciate?
Quanti possibili assassini vanno in giro pronti ad esplodere di violenza?

C'è chi descrive Dante Di Silvestre, il presunto omicida come una brava persona.
Vi prego, i bravi di Manzoni, avevano maggiore nobiltà d'intenti.
I luoghi comuni uccidono come una lama inferta.
Due volte.
Quel coltello al cuore della vita.
Quella bambina  di sette anni orfana di papà. 

 

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Commenti

Finalmente qualcuno che ha avuto il coraggio di scrivere qualcosa in più. Dando per scontato la brutalità di tutto l'accaduto, la futilità delle cause e condannando fermamente l'omicida, come può un padre mettersi a fare botte due volte di seguito con la figlioletta in macchina? Io ci sono passato in quella situazione due volte e, nonostante mio padre sia tornato in auto integro e vivo, tutt'ora ho un bruttissimo ricordo pieno di paura. Non oso immaginare quanta sarà la sofferenza per la figlia.
L'omicida viene descritto come "una brava persona" ? 'azz e se era cattivo cosa faceva...una strage ? Finiamola di fare i buonisti del cazzo , se la smettiamo di trovare sempre giustificazioni a qualsiasi azione deleteria verso gli altri ( in questo caso poi ) il mondo tornerà ad avere dei valori e dei principi ,chi sbaglia deve pagare duramente e seriamente senza se e senza ma ed i delinquenti devono stare in galera senza sconti e senza pietismo stupido.
caro Tex concordo completamente con Lei, ma lo sgomento che mi ha preso dopo aver letto di questo fatto, mi porta a rivedere le "ovvie" conclusioni. Non voglio essere buonista ne garantista, non voglio giustificare nulla, mi preme solo capire come può una persona normale come me e (sicuramente) Lei, possano trasformarsi per un attimo di follia omicida in assassini. Conosco Dante professionalmente da forse più di quindi anni e mi stupisce quello che è successo è stato fatto da una persona che mai aveva dato segni (evidenti) di insofferenze e squilibri, non riesco a capire, forse Lei Tex è più capace di me a riempire questa mia mancanza... Condannarlo certo è evidente che si, per il fatto in se, ma condannarlo umanamente come "delinquente" questo no non ci riesco, gli sono vicino, perché sicuramente per sempre questo DRAMMA lo ha condannato per tutta la vita, prima che la giustizia ordinaria lo faccia in tribunale. Questo è quanto devo a Dante per i suoi 57 anni di vita da persona normale.
Io non metto in dubbio che questa persona prima di questo tragico evento possa essere stata una brava persona. Ma oggi il discorso è un altro. Un gesto talmente efferato e brutale per un diverbio stradale non è tollerabile da una società che si ritiene civile. Si parla di un raptus d'ira scaturito a seguito di una prima aggressione avvenuta 300 mt prima che avrebbe visto la vittima aggredire l'assassino, che per tutta risposta avrebbe inseguito la vittima per poi colpirla con una coltellata. Ma quello che non riesco ancora a capire, è come si possa uccidere per così poco. Stiamo regredendo ad uno stato più animale che umano. E questo mi spaventa molto. Detto questo, raptus o non raptus, l'atto va punito e represso in maniera categorica. Omicidio Volontario = Ergastolo Ma la piccola bambina questo, purtroppo, non lo dimenticherà MAI. Che tristezza!
È accaduto a due passi da casa mia, conoscevo Cialini, è stato mio cliente. Mi arrendo di fronte al fatto inconfutabile di non poter capire: nella mente umana accadono a volte cose generate da cause oscure che all'improvviso scatenano reazioni di una ferocia inaudita. Le vite di quei due uomini ieri non avrebbero dovuto incrociarsi, probabilmente erano due ordigni inesplosi. Dietro un nome, delle sembianze, un'apparenza di "normalità", si celano vicende a noi sconosciute, vite private con tutto il loro carico di ansie, frustrazioni, dispiaceri... il subconscio di qualcuno è una polveriera che aspetta solo una miccia accesa. Ecco perché un coltello in macchina, portato "per ogni evenienza", può fare la differenza tra la vita e la morte. La vera è sola vittima è una bimba di appena sette anni: le auguro un futuro di solo amore.
Mauro ma sta scherzando? Una persona normale gira con un coltello in macchina? Mi spiace ma probabilmente non aveva capito nulla di quell'uomo... Se di uomo si può parlare...
Finalmente qualcuno ha nominato il coltello, perché portiamo armi con noi? Stiamo diventando giustizieri spiccioli, perché? Abbiamo una costituzione, (ancora per poco), che ci dovrebbe tutelare da ogni aggressione, invece le forze dell'ordine hanno carburante solo per effettuare i rilievi a fattaccio avvenuto. Speriamo solo che perizie tecniche non sentenzieranno che il deceduto era stato colto da infarto prima della coltellata.
Ho appreso della tragedia avvenuta nel pomeriggio di ieri a Giulianova, nonostante di tragedie ne siamo pieni ogni momento, ormai di persone uccise sotto i nostri occhi siamo inondati dalla TV, dai Media, dai social. etc. etc. Quello che accaduto ieri a Giulianova mi ha toccato, vuoi perché è accaduto a pochi kilometri, vuoi perché Giulianova è parte di noi teramani. Non riesco a capacitarmi come 2 persone definite serene, tranquille non dediche all'alcool o a sostanze tossicologiche, possano scendere da un'auto entrambi per regolare una mancata precedenza e ancora più grave prendersi a pugni davanti ad una bambina di pochi anni, mi chiedo che cavolo siamo diventati? come è possibile si trattava di una mancata precedenza, di una inezia che ne capitano ad ognuno di noi più volte nella settimana, e magari dopo una sfuriata verbale se accade, nelle rispettive autovetture si procede nella vita normalmente, come dovrebbe essere. Purtroppo a Giulianova si sono incrociate 2 persone che della riflessione non ne hanno fatto uso, nessuno dei 2. E' accaduto una disgrazia che vista oggi ci sembra inaudita, purtroppo la tragica realtà ci porta nello sprofondo del male. Il risultato è stato di un padre ucciso, di un altro padre in carcere dove rimarrà per lungo tempo, due famiglie distrutte, figli travolti dalla tragedia e soprattutto una bambina orfana di cui nessuno dei contendenti ha tenuto conto. Ecco per me la figura della bambina mi ha letteralmente sconvolto. Mi auguro che almeno in ognuno di noi possa instaurarsi il racconto insieme ad un giudizio negativo, senza scuse perché la tragedia può avvenire in ogni uomo, ogni uomo che dimentica di esserlo e si ritrova animale feroce privo di quella amore che i bambini dovrebbero vivere quotidianamente.
Non mi sento assolutamente di essere giudice non conoscendo i fatti. Dovremmo tutti essere più' tranquilli,evitare con razionalità' certe cose,il mio pensiero va alla persona uccisa,ma anche per chi ha ucciso ,ma il mio pensiero, da ieri pomeriggio è' sempre rivolto a questa innocente bimba che ,oltre ad aver perso il suo papà',cosa per altro gravissima,dovrà' purtroppo crescere con queste cruenti immagini di sangue e del papà' che si accascia a terra. Sarà' per lei una cosa che si portera' dietro per tutta la sua esistenza, la tragedia nella tragedia,spero tantissimo che A questa bimba si possa offrire l'aiuto oltre che dai suoi cari, anche quelli soprattutto quella di uno psicologo ,nella speranza di cercare di allontanarle il più' possibile queste immagini violente. Piccola mia ,sei e sarai nei cuori di tutti noi , un bacione da un nonno
Tutta la mia solidarietà alla bimba. E solo alla bimba. Per chi c'è ancora e per chi non c'è più, nessuna solidarietà. Due uomini egoisti che se la sono cercata entrambi. Uno ha avuto la peggio.
Sono entrambi ingiustificati! Aggressore e aggredito! Sopratutto l'uomo padre..ma quale insegnamento dai a tua figlia? Che per una stupida precedenza si scende e si risolve con la violenza? Che nel 2016 viviamo nel far west? Sono indifendibili entrambi!
Questo è il primo articolo imparziale che leggo. In effetti bastava che solo uno dei due fosse stato meno "orgoglioso" e forse nulla sarebbe successo. Mi spiace per chi non c'è più ma è vero... Solidarietà solo alla bimba.
Sig. Mauro, per me uno che uccide una persona davanti ad una bambina è un assassino senza pietà, punto, senza distinguo. Dovrebbe prendere l'ergastolo senza nessuna attenuante. Nel vecchio West almeno ci si sfidava a duello e c'erano dei codici d'onore, oggi in Italia è peggio non c'è più rispetto, morale, niente, soprattutto per colpa delle Istituzioni che hanno portato l'Italia in un degrado totale. Parliamo di recupero, rieducazione ed altre balle simili, non facciamo gli ipocriti un assassino deve stare in galera a vita.
un gesto ingiustificabile! ma vorrei fare un test con tuti voi. domani vi tampono poi vi insulto a voi e le vostre famiglie poi vi prendo a calci e pugni e poi voglio vedere la vostra reazione. che ne dite? siamo troppo arroganti e maleducati fuori casa (in casa tua fai quello che.... ti pare) grazie ad uno stato che ci lascia fare il porco comodo. in certi paesi ti fanno la multa se hai la lampadina della bici bruciata. qui ti fanno la multa se sei parcheggiato in terza fila e sei sfortunato! appena finiamo di lamentarci di quello che ci ha tagliato la strada poi al primo parcheggio per invalidi ci infiliamo. ci lamentiamo del comportamento degli altri senza guardare il nostro porco comportamento. sono cattive abitudini che stiamo tramandando di generazione in generazione .... teniamocelo caro caro ehhhhhh??????
Siamo vittime del nostro orgoglio maschile, vittime di ingiustizie..stiamo veramente vivendo un'era in cui la razionalità e l'irrazionalità sono divise da un filo sottilissimo! Avere la freddezza di compiere un atto simile, non è da persone normali..solo debolezza! Uno che ti pianta un coltello in pancia non è degno di essere libero, ma ha sicuramente bisogno di curare l'altra identità.. Che Dio aiuti entrambe le famiglie! Una
Si sta equiparando un assassino alla sua vittima: la vita, per molti a quanto pare, non ha più alcun valore. Ho i brividi. Anche se la bimba si porterà dietro questo per tutta la vita...
una persona che va in giro con un coltello pronto per essere usato non credo sia una brava persona e tanto meno in buona fede. Come si fa a fare un gesto simile vedendo che una persona porta con se un figlio piccolino. Bisogna essere proprio una "merda" di uomo, altro che brava persona. Che possa marcire in galera fino alla fine dei suoi giorni.
I fatti sono stati raccontati dall assassino . Non da terzi. Quindi diamo per certo che una persona che va in giro con un coltello a serramanico , che ha ucciso una persona davanti la figlia, abbia detto la verità . I commenti immediati dopo che hanno ucciso Paolo ma è' uno zingaro? Uno straniero ? No il vicino , brava persona eh! Ha solo avuto un piccolo raptus !
Anche il mio primo pensiero è stato per la bambina.... '' Quanti possibili assassini vanno in giro pronti ad esplodere di violenza? '' Più di quanto si pensi, immagino. Sono anche le circostanze, le coincidenze di personalità frustrate e violente, di stati d'animo esasperati, di strade che si incrociano e di una miccia che accende la polveriera di menti poco illuminate. Se non ci fosse stato il coltello sarebbe finita ''solo'' a calci e minacce. Non è la prima volta, purtroppo, che persone apparentemente normali diventano protagonisti di efferati episodi. Se in Italia le armi fossero alla portata di tutti o quasi, come vorrebbe qualcuno,, le vittime dei fuori di testa aumenterebbero in modo esponenziale. Fortunatamente, mi tocca dire, il protagonista dell'agghiacciante e tragica vicenda non era un migrante dalla pelle scura, perchè non oso nemmeno pensare come il sincero sbigottimento di tanti si sarebbe potuto trasformare in conflitto di civiltà, di razze e di religione.