Che dire?
Che raccontare?
Nulla.
Ospedale Mazzini di Teramo, seconda puntata. Si continua con l'inciviltà. Se ieri hanno bloccato l'accesso al Pronto Soccorso delle autoambulanze, oggi hanno "sequestrato" un auto contrassegnata per avere una disabile a bordo.Il metodo? Le quattro frecce che autorizzano gli idioti a sentirsi migliori. Ma per diventare un indiano, bisogna mare la propria natura e quella del prossimo. Oramai, viviamo tutti in una riserva di umanità.
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Che dire... i teramani, almeno alcuni, oltre ad essere dei "deficienti" sono anche "pidocchi" , fanno queste cose per non spendere 70 centesimi al parcheggio multipiano ?! CHE SCHIFO!
Falco' la prossima volta lascia le targhe in chiaro a sta' gentaglia!
Non mascherate le targhe di questi deficienti, fatele vedere in modo che chi li incontra si regalia di conseguenza, magari sputando loro in faccia, perchè questo meritano. Io ho lavorato una vita in ospedale e spesso e volentieri mi sono trovato bloccato all'uscita dal servizio da qualche macchina lasciata da qualche str...diciamo furbetto, va, giusto per non essere volgari. Poi un'altra considerazione. Non mi sembra giusto che chi lavora in ospedale debba pagare la sosta nel parcheggio a pagamento. Forse sarebbe il caso, come più volte è stato proposto dalla RSU ospedaliera, che la ASL faccia un parcheggio riservato per i lavoratori dotato di sbarre azionabili col badge di servizio, così come è stato fatto per i donatori di sangue, per gli emodializzati e per i pazienti sottoposti a radioterapia.
Vox clamantis in deserto (lat. «La voce d’uno che grida nel deserto»). Parcheggio irregolare non solo nella zona ospedaliera - ovviamente - ma un po' dappertutto: alle fermate dei "tram" e degli autobus extraurbani, impedendo, così, ai rassegnati autisti di effettuare soste normali; sui corridoi pedonali, come in Via Pannella, davanti alle scuole durante l'entrata e l'uscita degli studenti ecc.. Tuttavia, senza che ciò serva da consolazione, anche nel "civilissimo" profondo Nord, contrariamente a quanto si potrebbe di solito pensare, si registrano comportamenti simili, come a Varese, dove su "VN Varese Laghi" si può leggere la seguente notizia:
VARESE
Corridoio pedonale contro la sosta selvaggia al Classico
Migliora la sicurezza per gli studenti. I lavori saranno terminati a breve, e fanno parte della rivoluzione della sosta che sta interessando la città e il quartiere di Casbeno
Fine della sosta selvaggia sulla collina delle scuole di Casbeno: da oggi arrivano i dissuasori contro le auto e i corridoi pedonali per agevolare l’entrata e l’uscita da scuola dei ragazzi dei licei di viale 25 Aprile.
Il progetto prevede che tutta la riva della strada sarà resa a protezione totale e che non sarà più possibile, neanche volendo, lasciare l’automobile in una strada che già da oggi è off limits per le automobili.
Termina dunque un'antica abitudine dei genitori dei ragazzi di andare a prendere i figli fino a quasi i cancelli della scuola. I lavori saranno terminati a breve, e fanno parte della rivoluzione della sosta che sta interessando la città e il quartiere di Casbeno.
Almeno a quest'antica abitudine, condivisa con Varese e chissà con quante altre città d'Italia, non si potrebbe tentare di porre fine anche a Teramo?
W L'Italia Unita!
Domenico Crocetti
Per la precisione, il citato articolo su "VN VARESE LAGHI" venne pubblicato l'11 ottobre 2017.
Si coglie l'occasione di questa nota integrativa per ricordare che in Via Piave si soleva "normalmente" parcheggiare davanti alle "casette basse" impedendo, così, ai suoi abitanti persino di poter aprire le persiane della cucina o del bagno. Addirittura c'era chi riteneva persino lecito parcheggiare di fronte all'uscio delle abitazioni.
Finalmente, dopo tante proteste, nella seconda metà degli anni 90, si dispose la sistemazione di segnali di divieto di sosta con rimozione forzata del veicolo sul lato destro della carreggiata, ponendo, così, fine a una situazione diventata oramai insostenibile.
Domenico Crocetti