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Ecco le motivazioni per le condanne Cirsu. Chi aveva ragione?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Garantisti fino all'ultimo e con la capacità di riscrivere la verità.
Quando abbiamo iniziato la battaglia per il Cirsu, insieme e per merito degli ex operai di Sogesa, Diego Di Matteo e il sindaco di Notaresco, ora anche presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura, avevamo contro tutti gli esperti sui rifiuti compresi i sindaci Cirsu.
Un gioiellino fu definito dagli allora Primi Cittadini.
La sentenza?
I responsabili del mancato controllo sulla fuoriuscita del percolato, per esempio e altri episodi?
Angelo DI Matteo, presidente Cirsu condannato a otto mesi e 4500 euro di multa, insieme a Massimo Martinelli e Maria Francesca Siciliani, 600 euro di ammenda per Diego De Carolis.
Il giudice Enrico Pompei nelle motivazioni ha inchiodato alle responsabilità i condannati oltre che per lo sversamento, per le immissioni odorigene e la gestione che abbiamo sempre denunciato dei rifiuti.
Contenti?
No, mortificati di rabbia per aver respirato quell'aria e aver visto il nostro fiume, il Tordino e mare il Adriatico, inquinati.
Nessuna condanna potrà mai garantire la giusta responsabilità....



 

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Commenti

Le condanne, saranno sicuramente in linea con le leggi, non rendono giustizia del grave danno ambientale in quanto il vulnus non viene riequilibrato dalla sentenza ed e’ ancora una volta a carico della collettivita’... però rappresenta un passo nella direzione giusta.

Che condanne sono? Con 14.000 € cosa si risarcisce?
Lo sversamento di percolato che danni ambientali (quantificabili) provoca?
Che danni di immagine riceve il turismo in generale, ma soprattutto quello costiero, considerato che il tutto sia finito nel fiume?
Le attività commerciali, e non, vicine al Cirsu, che danni economici hanno ricevuto?

...che schifo! Poteva veramente essere un fiore all'occhiello sia per il trattamento dei rifiuti che per le possibilità lavorative, in un periodo di crisi tremenda! Non è giusto!