Pier Paolo Pasolini è stancante. Ti pone davanti te stesso con inserti subliminali che scavano nel profondo.
Leggerlo è un po' come andare al cinema con Musil o al bar con Joyce. Si torna a casa diversi. Non peggio. Non migliori ma diversi. Un grandangolo empatico per una nuova visione. In fondo parlare con la propria Città è un rapporto puramente estetico, viscerale ma la responsabilità del futuro rimane collettiva. Le menti illuminate hanno il dovere di rendere semplice un concetto astratto come gli scultori che eliminano il superfluo. Ecco, la leggerezza.
A Teramo c'è un nuovo Corsi con una stazione appaltante da 46 milioni di euro.
Scusate il ritardo. Oggi nasce la Cittadella della Cultura.
Guardate https://youtu.be/rERBb0kmSv4?feature=shared
Un nuovo polo dedicato alla cultura, alla formazione e alla ricerca sorgerà nel cuore del centro storico di Teramo. Questa mattina, il Magnifico Rettore dell’Università di Teramo, Christian Corsi, ha illustrato il progetto strategico della Cittadella della Cultura, che prenderà vita all’interno del complesso dell’ex ospedale psichiatrico Sant’Antonio Abate.
L’iniziativa si inserisce tra le priorità del mandato rettorale, insieme al raddoppio della sede di Medicina Veterinaria e alla nascita del Centro di ricerca AgroBioServ. Un piano ambizioso di rigenerazione urbana e accademica che mira a rafforzare il radicamento dell’Ateneo nel tessuto cittadino, restituendo nuova centralità al centro storico e rafforzando il ruolo dell’Università come presidio culturale e sociale.
Durante la presentazione, il Rettore ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita del progetto, a partire dal Masterplan Abruzzo – Patto per il Sud firmato nel 2016 con la Presidenza del Consiglio e la Regione Abruzzo, con uno stanziamento iniziale di 30 milioni di euro per la riqualificazione dell’area. Dopo la chiusura del concorso di idee nel 2018, il progetto ha vissuto una fase di stallo legata alla revoca dei fondi, per poi ripartire con la firma del nuovo atto di concessione del 27 gennaio scorso, che ha permesso di recuperare 20 milioni di euro.
La procedura per l’affidamento dei lavori è già stata avviata: il bando, chiuso il 20 giugno, ha raccolto ben 35 proposte. Ora toccherà alla commissione di valutazione, nominata dall’Ateneo, selezionare il progetto vincitore entro 60 giorni. Gli interventi interesseranno un’area di oltre 8.000 metri quadrati – parte di un progetto più ampio da 21.000 mq – con termine dei lavori previsto per il 31 dicembre 2028.
Per garantire trasparenza e informazione pubblica, l’Università ha lanciato il sito ufficiale dell’opera, www.cittadella.unite.it, dove saranno pubblicati aggiornamenti, documenti e stato di avanzamento.
Il Rettore ha sottolineato la portata strategica del progetto, che punta a trasformare Teramo in un centro di eccellenza culturale e scientifica. «Con la Cittadella della Cultura – ha dichiarato Corsi – vogliamo dare un nuovo volto alla città, rilanciandone l’identità attraverso innovazione, cultura e ricerca. È una risposta concreta alla crisi del centro storico, colpito dallo spopolamento, dalla perdita di uffici pubblici e dalla crisi del sistema manifatturiero e bancario. Teramo ha bisogno di un nuovo modello vocazionale. Questo progetto può essere il volano di una rinascita, capace di proiettare la città su scenari nazionali e internazionali».
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