Scusate il disturbo continuo sul parcheggio multipiano del Mazzini di TEramo mentre fuori è tutta una sosta selvaggia.
Ci scuserete se da oltre 18 anni continuiamo a occuparci del parcheggio multipiano dell’ospedale Mazzini.
Ci scuserete, ma riteniamo che il completamento di quello che il compianto amico Sandro Santacroce definì “l’ecomostro” sia oggi assolutamente necessario per il vecchio ospedale Mazzini di Teramo.
Lo è per i dipendenti, che meritano un abbonamento più sostenibile; lo è per i pazienti e i loro familiari, che in fondo sono i veri proprietari di quel parcheggio, realizzato con soldi pubblici.
A dirla tutta, nessuno dovrebbe pagare nulla. Ma questa è un’altra delle tante storie di un mondo alla rovescia.
Ci scuserete se ci scappa un sorriso amaro al pensiero dei numerosi proclami sul nuovo ospedale, sul suo essere di primo, secondo o terzo livello, quando non si riesce nemmeno a completare un semplice parcheggio.
Ci scuserete se vi ricordiamo che l’ASL di Teramo ha acquistato l’intero pacchetto, mentre a noi è rimasto solo... il pacco.
Dovrei forse citare ancora le tante promesse fatte in consiglio comunale, le interrogazioni bipartisan dei consiglieri Fracassa e Pilotti? O i comunicati stampa dell’UGL Salute firmati da Stefano Matteucci?
Tutti gesti e parole che, purtroppo, sono caduti nel vuoto.
Ci scuserete se notiamo come, dal consiglio comunale del 1° agosto 2023, nulla sia cambiato. Neppure un albero è stato piantato per mitigare l’impatto visivo di uno sventra-collina.
Che fine ha fatto la variante alla progettazione del parcheggio multipiano? E la sua realizzazione?
Non ci sarà una banca, né una foresteria, né una mensa, un bar, un ristorante, una chiesa, una sala convegni da 300 posti. Nemmeno un piano di protezione civile in caso di terremoto.
Potremmo andare avanti all’infinito.
Ma le domande restano — anzi, sono due: quando verrà aperto il secondo lotto? E quando verrà finalmente mitigato?
Perchè le persone che si recano in ospedale non per moda ma per salute o per umanizzazione di chi è ricoverato devono essere costrette a peregrinare nei diversi piani alla ricerca di un posto auto?
Perchè l'asfalto intorno all'ospedale è così mal ridotto?
Franco Fracassa, già nel 2022, ha ricostruito perfettamente tutta la vicenda del parcheggio (https://www.youtube.com/watch?v=YF4pIGs-IkU).
Eppure, ancora oggi, non si è sentito nemmeno un colpo di martello.
Nessuno si pone domande, nessuno indaga, nessuno risponde. Tutto tace.
Dopo quasi vent’anni, non si potrebbe almeno iniziare installando un POS funzionante nel primo lotto del parcheggio multipiano?
E c’è ancora chi ha il coraggio di scrivere, convocare riunioni e parlare di un nuovo ospedale a Teramo.
Incredibile, vero?".
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