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Teramo: La Città post-Covid Mazzitti

di Anonimo
5 minuti

LA CITTÀ POST COVID-19: «Reinventare una città esemplare».

«Reinventare una città esemplare», frase presa dalla IDEA PROGETTO PER UN PARCO ARCHELOGICO URBANO NELLA CITTÀ DI TERAMO di Walter Mazzitti.

È inevitabile, bisogna fare i conti con la nuova situazione in cui oggi siamo. Il lungo isolamento tra le mura domestiche ci porta, come un controcanto, alla importanza dello spazio urbano: luogo fisico e del pensiero, in cui ricostruire un nuovo rapporto con l’ambiente. Il suolo pubblico base per la rigenerazione integrata dei territori.

Il PROGETTO PER UN PARCO ARCHELOGICO URBANO NELLA CITTÀ DI TERAMO è una strada possibile per la città post-covid. Un nuovo indirizzo.

Il PROGETTO è uno strumento di trasformazione territoriale. Esito degli studi di Mazzitti, delle sue sperimentazioni fatte altrove, e strutturato sulla conoscenza, da dentro, del Codice dei beni culturali e del paesaggio (il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42).  È un progetto di ri-centralizzazione partendo dalla storia archeologica di questo territorio. Una macchina produttiva che fa della cultura il suo carburante.

Il progetto dell’avvocato Mazzitti è molto complesso. Non facile da riassumere.

Provo a farne una estrema sintesi usando le parole dell’Autore.

  1. Parco Archeologico UrbanoIl Piano del Parco Archeologico è lo strumento per cambiare il destino di Teramo, economicamente e culturalmente. «Un grande e innovativo progetto di riqualificazione e valorizzazione a fini turistici dell’ambito urbano ed extraurbano di Teramo, che completerà attraverso nuove indagini, integrerà e rafforzerà il potenziale già disponibile e assumerà proporzioni oggi inimmaginabili». Un potente fattore di attrazione sarà il recupero del teatro romano. «Quello che oltre due millenni fa ha rappresentato il più grande luogo di spettacolo della città di Interamnia, tornerà a svolgere il suo ruolo, consentendo di aprire le porte a stagioni concertistiche, liriche, teatrali, premi letterari e spettacoli di ogni genere»
  2. Teramo Hub Turistico Territoriale - Il progetto del PARCO ARCHELOGICO URBANO vuole fare della nostra città un polo attrattore strategico (Il territorio considerato va dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e la costa adriatica, ad Atri, Castelli, Campli e Civitella del Tronto). «La vocazione turistica del territorio sarà sostenuta da azioni virtuose all’insegna della qualità ambientale e della innovazione, con l’obiettivo di accrescere l’orgoglio e il senso di appartenenza delle popolazioni chiamate a dare impulso al progetto».

Il Parco archeologico è il cuore di un sistema territoriale diffuso che vuole fare di Teramo una città archeologica, della cultura e della ricerca. Teramo centro di convergenza territoriale. Il progetto, che analizza nel dettaglio le procedure amministrative di cui qui non dirò, si struttura per fasi. La Giunta municipale della città di Teramo nomina il Gruppo di Lavoro, che dovrà redigere il Piano del Parco, affiancato dal Comitato Scientifico. Allo stesso tempo si attiverà sia il protocollo di intesa con soggetti istituzionali (Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Sindaci dei comuni interessati all’hub turistico) sia l’accordo di valorizzazione con la Sovrintendenza archeologica, così come previsto dal Codice dei beni culturali.

Il progetto ha una visione sincronica degli eventi. Mentre il Gruppo di lavoro sviluppa l’esecutivo, in città si devono iniziare una serie di attività che vanno a caratterizzare il futuro dei luoghi, con iniziative alla scala nazionale di valorizzazione del patrimonio culturale ed enogastronomico. «D’intesa con l’Assessorato alla Cultura andrà da subito progettato un grande evento di rilievo nazionale: una prestigiosa esposizione archeologica in grado di richiamare l’attenzione del mondo culturale e dei mass media nazionali  e con l’obiettivo di annunciare e illustrare, da quel prestigioso palcoscenico che si andrà a realizzare,  il progetto Teramo, una città del domani, dotata di un Parco archeologico innovativo, ma anche un centro di influenza nazionale, un polo di attrazione per studiosi, ricercatori di talento e manager culturali, un crocevia di studenti, centro di ricerche e di cultura, con tutte le potenzialità per assurgere a leader nel paese di valori come creatività, innovazione e idee progettuali».

Il PROGETTO PER UN PARCO ARCHELOGICO URBANO NELLA CITTÀ DI TERAMO si articola in 28 punti. Inoltre, si considerano 11 azioni culturali ed enogastronomiche da compiere contestualmente e nell’immediato, 16 sono i siti di interesse archeologico, 13 gli edifici storici da inserire nel progetto, 10 gli edifici religiosi e 4 le strutture culturali.

« (…) oggi i turisti sono mossi dal desiderio di conoscenza per la cultura e la tradizione, dalla curiosità e le esperienze coinvolgenti, dalla attenzione all'autenticità, alla sostenibilità e al benessere, il progetto diverrà un’occasione fondamentale per dare avvio ad una massiccia attività di costruzione di una rinnovata immagine della città di Teramo e del suo territorio provinciale, vocati ad accogliere nuove attività economiche, turistiche e ricreative, complementari e nel contempo alternative, a tutto ciò che già si muove con successo nei territori attigui (…) ».  

Per la città post-covid una azione di ampia strategia.

(continua)

Luca Falconi Di Francesco

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Commenti

Il Parco Archeologico non la definirei neanche utopia.
Giusto il sogno romantico di una persona affezionata al suo territorio, nata nel posto sbagliato.
L'archeologia a Teramo (ben poca cosa) è roba dei Romani, non dei Pretuzi.
Ai Pretuzi lasciate piuttosto Piazza Orsini libera.
E i fiumi di birra, necessari per dimenticare la loro pochezza...
Passatemi la crudezza.

La cosa migliore mai letta sulla nostra città

Sarebbe fantastico realizzarlo e averne cura

Progetto validissimo che merita attenzione

Non è questione di parco archeologico o meno, semplicemente bisogna portare la gente a Teramo, con accordi con hotel della costa ed agenzie di viaggi altrimenti il turista di sua volontà difficilmente verrà...occorrono pacchetti turisti e di viaggio che includano una visita a Teramo, non sono un assessore ma non occorre un genio per capirlo...

Certe pagine visionarie, trascrizioni di antiche conversazioni, mi rimandano a tempi andati, quando era possibile immaginare un mondo diverso, una città a misura d'uomo, sintesi di bellezza, funzionalità e storia, quando l'impegno civile e politico per un rinnovamento-trasformazione del mondo, piccolo o grande, era reale e non vuota retorica, esercizio affabulatorio o salottiero. Purtroppo in questa città molte Voci, molti Protagonisti sono stati ignorati, derisi o confinati in un aureo o grigio silenzio. A Teramo, forse anche altrove, vige ancora l'antico pensiero "che nessuno sia migliore..."

Per attuare il progetto occorre un Mazzitti. L'avevamo, ma i politici locali non l'hanno voluto (troppo diverso e sopra di loro) e ora dove se ne trova un altro? Dio l'abbia in gloria accogliendolo come i suoi concittadini non hanno fatto