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Campli: Catechista al quarto giorno di sciopero della fame per il trasferimento del Parroco Don Massimo...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non è uno sciopero della fame contro qualcuno ma a favore di una intera comunità.
Don Massimo, parroco di Campli sarà trasferito a Nereto.
Una notizia che i parrocchiani hanno appreso dai media ad inizio settimana mentre ha raggiunto solo qualche settimana prima  lo stesso Don Massimo.
Marco, Catechista e Camplese di adozione, nato e cresciuto a Bologna, si è trasferito a Nocella per amore, ha deciso di iniziare uno sciopero della fame.
Si trova al quarto giorno e chiede solamente di essere ascoltato da Sua Eccellenza, il vescovo di Teramo e Atri, Lorenzo Leuzzi.
Ricostruire e non distruggere; amore e non odio; solidarietà, attenzione e quel senso cattolico della famiglia intesa come oratorio e ascolto. 
Ascoltate https://www.youtube.com/watch?v=uL0mB7_F5Nc

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Nella relazione finale del Cammino sinodale della nostra Diocesi voluto da Papa Francesco veniva riportato che "Anche l'ufficio del laicato ha partecipato al lavoro di sintesi delle relazioni pervenute, elaborando dei dati statistici, scaturita dall'analisi stessa dei contributi, così sono stati individuati due aspetti importanti comuni a tutti: la Comunione e l'Ascolto". Qui di seguito segnalo il link riguardante la nostra Diocesi di Teramo-Atri dove si potrà scaricare e leggere la relazione citata con una dettagliata analisi dei vari aspetti riguardanti la vita di Chiesa desunta dalle relazioni dei tanti gruppi composti da laici e sacerdoti che si sono venuti a creare nelle parrocchie e nelle foranie nei mesi scorsi.

https://www.diocesiteramoatri.it/relazione-di-sintesi-del-cammino-sinod…

cavolata, un prete vale l'altro...

In risposta a Mauro: non so se il commento sia rivolto a me nello specifico o meno, comunque la ringrazio anche perchè conosco bene quel testo (che spero sia piaciuto) avendo io stesso partecipato, essendo stato delegato per la parrocchia di Campli (Campli-Nocella-Pastinella) alla stesura della sintesi finale, insieme ad altri due amici delegati. Ripensandoci oggi, il tema spostamenti-tempi-modi (soprattutto modi), punto cardine della mia protesta (passatemi il termine un po' netto, per brevità) probabilmente non è stato ben affrontato, anzi, ed è questo che mi dispiace molto. Si sarebbe potuto proporre o perlomeno citare. Ad ogni modo, è stata davvero una bella esperienza.

Per Arturo: mi spiace pensi che sia una cavolata. Il punto è che non discuto sul fatto che un prete vale l'altro, ma su quello che hanno fatto a questo prete e come l'hanno fatto. E ciò che hanno fatto azzoppa ancora una volta una comunità che stava ripartendo. Non fermarti al primo pensiero, all'apparenza. Altri chiarimenti li ho scritti nei commenti della pagina social. Grazie comunque.

@Marco
Non era rivolto a lei ma ai tanti cittadini che probabilmente non erano a conoscenza di questa relazione importante che sottolineava il valore dei due aspetti citati nel mio precedente commento e che per lungo tempo e, come testimonia la sua esperienza, ancora oggi hanno fatto e fanno fatica a caratterizzare la vita della Chiesa locale delle diocesi. Mi auguro e ci auguriamo che nell'Ottobre del prossimo anno, il 2023, l'Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, insieme a Papa Francesco, tenendo conto del documento finale, sintesi di tutte le relazioni pervenute da tutte le diocesi della Chiesa universale, possa dare le direttive capaci di far camminare insieme il clero e il laicato che Dio si aspetta per il terzo millennio.

Marco
può darsi che il prete nuovo sia meglio...che ne sappiamo che farà...siate seri, non va via san francescco.

Per Mauro: grazie mille, concordo pienamente. Lo speriamo tanto.

Per Arturo: un prete vale l'altro, o il nuovo sia meglio... ripeto, non discuto su questo. San Francesco? Per l'amor del cielo, ci mancherebbe! Ma vogliamo parlare di atti di bullismo? Di falsità? Di influenze denigratorie che hanno scavalcato tutto e tutti, purchè si gettasse fango su un buon uomo? Fatti compiuti e provabili! Come dicevo, per far sì che non ci si fermasse al superficiale, avevo già scritto qualche dettaglio sui social (intendevo su Facebook). E' proprio per questo che siamo seri, serissimi.
Grazie.